francy02d
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Concetti Chiave

  • Encelado, una delle lune di Saturno, potrebbe ospitare un oceano di acqua liquida sotto la sua superficie, reso possibile dal calore generato dalle interazioni mareali con Saturno.
  • I geysers di Encelado rilasciano vapore acqueo e molecole organiche, suggerendo la possibilità di condizioni favorevoli alla vita primordiale.
  • Titano, un'altra luna di Saturno, ha un ciclo idrologico simile a quello terrestre ma basato su metano ed etano, con fenomeni di evaporazione e precipitazione.
  • La presenza di idrogeno e acetilene nell'atmosfera di Titano, ma la loro assenza sulla superficie, suggerisce la possibilità di forme di vita che consumano questi gas.
  • Le future missioni spaziali sono orientate a esplorare queste lune per scoprire potenziali forme di vita e comprendere meglio le loro caratteristiche geologiche e atmosferiche.

Indice

  1. La ricerca di vita nell'universo
  2. Encelado: un satellite promettente
  3. Caratteristiche geologiche di Encelado
  4. Possibilità di vita su Encelado
  5. Titano: scoperta e caratteristiche
  6. Struttura e atmosfera di Titano
  7. Ciclo idrologico e vita su Titano

La ricerca di vita nell'universo

Da sempre l'uomo crede di non essere solo nell'universo; ha sempre cercato altre forme di vita e luoghi ideali dove ci fossero condizioni potenziali alla nascita della vita.

Si ritiene che le condizioni necessarie alla vita, per come la conosciamo, siano l'acqua allo stato liquido, l'energia e la presenza di alcune sostanze organiche (molecole complesse basate sul carbonio); per questo gli scienziati, quando sono alla ricerca di forme di vita, cercano degli habitat con delle caratteristiche simili a quelle della terra.

In questo elaborato ho scelto di approfondire lo studio di Encelado e Titano, due delle principali lune di Saturno.

Encelado: un satellite promettente

Encelado è il secondo satellite di Saturno in ordine di distanza e il sesto per grandezza; è stato scoperto il 28 agosto 1789 da Fredrick William Herschel. Nel 1980, la sonda Voyager 1 è passata vicino a Encelado, a “soli” 202'000 km di distanza; è stato il primo veicolo spaziale a fare delle foto da quella distanza, ma, essendo queste di bassa risoluzione, non hanno rivelato altro che una superficie con pochi crateri d'impatto, il che però ha fatto pensare che il satellite potesse essere “giovane”, ipotesi poi confermata dalle foto ad alta risoluzione scattate della sonda Voyager 2 nel 1981 dalla distanza di 87'000 km.

Caratteristiche geologiche di Encelado

Encelado è un satellite “piccolo”, uno dei più piccoli del sistema solare che presenti forma sferica, ha un diametro di circa 500 km, all'incirca 1/7 di quello della nostra Luna.

Su questo satellite sono presenti diversi tipi di deformazioni, le più diffuse sono quelle prodotte dalla tettonica a zolle, infatti sulla sua superficie si possono trovare canyon lunghi fino a 200 km, larghi 5-10 km e profondi 1 km. Anche le zone senza crateri indicano, che nel recente passato, si è verificata un' intensa attività di rinnovamento geologico.

Possibilità di vita su Encelado

Uno dei principali motivi per cui Encelado ha attirato la mia attenzione è l'alta probabilità che vi sia un oceano d'acqua liquida sotto la sua superficie; la temperatura di questo oceano si ipotizza prossima a 0 gradi, ciò è possibile grazie ad una fonte di calore interna al satellite alimentata dalle interazioni mareali di Encelado con Saturno. Ricordiamo, infatti, che la temperatura superficiale è di -180°C a causa della notevole distanza di Encelado dal Sole.

L'esistenza di questo oceano è dedotta dalla presenza di geysers sulla sua superficie (vapore acqueo e molecole organiche) e dalla rilevazione di leggere oscillazioni del satellite rispetto alla sua orbita “ideale”, registrate dalla sonda Cassini.

Dall'analisi dei dati forniti dalle missioni spaziali si è potuta stimare la presenza di una crosta esterna spessa circa 30-40 km che ricopre uno mantello liquido profondo 10Km.

L'energia dispersa dalle fratture del suolo, emessa in forma di calore, è pari a 60 watt al metro quadrato.

Su questo satellite sembrerebbe non mancare nulla di ciò che può permettere la nascita della vita. Vari studiosi, infatti, stanno già progettando delle missioni per andare alla ricerca di qualche forma di vita

primordiale.

Titano: scoperta e caratteristiche

Titano è stato scoperto il 25 marzo 1655 da Chistiaan Huygens, anche se era già stato osservato da Johannes Hevelius e da Christopher Wren che l'avevano scambiato per una stella fissa.

Inizialmente venne chiamato semplicemente “Luna Saturni” (cioè satellite di Saturno), il nome di “Titano” gli venne dato da John Herschel, figlio di William Herschel.

Struttura e atmosfera di Titano

Titano ha un diametro di 5'150 km (circa 10 volte Encelado), era ritenuto il più grande satellite del sistema solare a causa della sua atmosfera molto densa che lo faceva sembrare molto più grande di quanto fosse in realtà; oggi sappiamo che il più grande satellite del sistema solare è, in realtà,

Ganimede, luna di Giove, scoperto da Galileo Galilei.

Molto probabilmente Titano ha una struttura a strati formata da un nucleo di roccia, con il diametro di circa 3'400 km, diversi strati di ghiaccio, uno strato caldo liquido di acqua e ammoniaca, il tutto contenuto da una crosta sferica ghiacciata.

Ciclo idrologico e vita su Titano

Ho scelto di parlare di questa luna perché ha un sistema idrologico simile al ciclo dell'acqua della Terra, basato su metano ed etano, caratterizzato da evaporazione, condensazione, precipitazione e infiltrazione.

Le piogge su Titano sono poco frequenti, infatti alcune aree vengono bagnate dalle precipitazioni una volta ogni 1000 anni e piove ogni 100 anni; si è rivelata la presenza della pioggia osservando delle aree diventate scure dopo il passaggio di nuvole, che poi con i giorni si sono schiarite.

Con la missione Cassini si è rilevata la presenza di idrogeno e acetilene nell'alta atmosfera, ma sulla superficie sono assenti; questo, per alcuni scienziati, si spiega con la presenza di alcune forme di vita che come nutrimento consumano questi gas, come sulla terra si consuma l'ossigeno.

Su Titano potrebbe, quindi, esserci qualche forma di vita basata sul Metano, in futuro ci saranno missioni per cercarla.>

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le condizioni necessarie per la vita come la conosciamo?
  2. Le condizioni necessarie includono acqua allo stato liquido, energia e la presenza di sostanze organiche complesse basate sul carbonio.

  3. Perché Encelado è considerato un candidato per la ricerca di vita?
  4. Encelado è considerato un candidato perché potrebbe avere un oceano di acqua liquida sotto la sua superficie, supportato da una fonte di calore interna.

  5. Quali sono le caratteristiche geologiche di Encelado?
  6. Encelado presenta deformazioni tettoniche, canyon e una superficie con pochi crateri, indicando un'attività geologica recente.

  7. Qual è la struttura ipotizzata di Titano?
  8. Titano ha una struttura a strati con un nucleo di roccia, strati di ghiaccio, uno strato liquido di acqua e ammoniaca, e una crosta ghiacciata.

  9. Come si manifesta il ciclo idrologico su Titano?
  10. Il ciclo idrologico su Titano è simile a quello terrestre ma basato su metano ed etano, con processi di evaporazione, condensazione, precipitazione e infiltrazione.

Domande e risposte