Concetti Chiave
- Le comete sviluppano una chioma imponente avvicinandosi al Sole, a causa della sublimazione dei ghiacci che rilascia polveri nell'atmosfera cometaria.
- La missione Rosetta ha rivoluzionato la comprensione dei nuclei cometari, rivelando che contengono meno del 20% di molecole gassose, contrariamente alla teoria precedente.
- I nuclei cometari sono planetesimi primordiali, residui della formazione del Sistema solare, situati nella Nube di Oort e nella Fascia di Kuiper.
- Rosetta ha evidenziato l'importanza degli effetti stagionali sull'evoluzione del nucleo cometario, legati all'eccentricità dell'orbita.
- I risultati di Rosetta mostrano che i nuclei cometari contengono minerali formatisi a varie temperature, indicando diversità nei processi di trasporto di materia nel Sistema solare primordiale.
Indice
Comete, messaggere con la chioma
Le comete, avvicinandosi al Sole, producono una chioma che si estende per centinaia di migliaia di km, dovuta alla luce solare diffusa dalla polvere cometaria, un insieme di silicati, solfuri, ossidi e materiali organici.
All’avvicinarsi al Sole i ghiacci, principalmente di acqua e di anidride carbonica, presenti nel nucleo sublimano trasportando con sé le polveri.
Al punto di massimo avvicinamento al Sole, si arriva a perdite di massa che vanno dai 100 ai 10mila kg al secondo. Per questo motivo, le comete si evolvono molto rapidamente e hanno una vita piuttosto breve. Ciò le porta a spegnersi (se la polvere forma una crosta e interrompe quindi l’attività di Sublimazione) o a frammentarsi.

La missione Rosetta ha evidenziato come l’abbondanza delle molecole gassose non superi il 20 per cento della massa totale del nucleo. Ciò ha rivoluzionato la teoria precedente. Questa affermava che un nucleo cometario fosse composto principalmente di ghiacci. I nuclei cometari sono planetesimi primordiali, residui della formazione del Sole e dei pianeti. Sono confinati fin dalle prima fase di formazione del Sistema solare (4.5 miliardi di anni fa) nelle parti più esterne di esso. Si possono trovare ella Nube di Oort, che si estende fino a circa 1.6 anni luce (o 100mila unità astronomiche) dal Sole, dove nascono le comete di lungo periodo. Invece, nella Fascia di Kuiper (che si estende fra 30 e 50 unità astronomiche) sono originate le comete di corto periodo. Grazie alle circa 5500 comete che conosciamo, si ipotizza che la Nube di Oort contenga migliaia di miliardi di comete. Questa avrebbero una massa totale pari a 5 Terre.
Studi in corso
La missione Rosetta si concluse in giorno 30 settembre 2016. Ha fornito dati sulla morfologia, la composizione, i processi evolutivi di un nucleo cometario. Si è dimostrato come gli effetti stagionali abbiano un ruolo fondamentale nell’evoluzione del nucleo. Ciò accade principalmente a causa dell’eccentricità dell’orbita cometaria. Questa, infatti, determina forti disomogeneità nel bilancio energetico nei due emisferi. La scoperta di una stratificazione di tipo globale non trova però una spiegazione nello schema attualmente adottato per l’accrescimento di un nucleo cometario. Questo schema sembra essere omogeneo e con una densità di 533 kg/m3 (metà di quella dell’acqua). In tal modo, esso preserva i grani di polvere primordiale.
I risultati di Rosetta hanno evidenziato l’importanza dei processi di trasporto di materia tra le varie parti del Sistema solare primordiale. La componente solida del nucleo contiene minerali formatisi ad alte temperature nelle regioni più interne della nebulosa protosolare (solfuri e silicati magnesiaci), mescolati assieme a materiale organico, la cui formazione necessita di temperature inferiori ai 30 gradi Kelvin (-243 gradi centigradi), riscontrate a distanze maggiori di 20 unità astronomiche.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della luce solare nella formazione della chioma delle comete?
- Come influisce l'avvicinamento al Sole sulla massa delle comete?
- Cosa ha rivelato la missione Rosetta riguardo la composizione dei nuclei cometari?
- Qual è l'importanza dei risultati della missione Rosetta per la comprensione del Sistema solare primordiale?
La luce solare, diffusa dalla polvere cometaria, è fondamentale nella formazione della chioma delle comete. Questa si estende per centinaia di migliaia di km quando le comete si avvicinano al Sole, a causa della sublimazione dei ghiacci presenti nel nucleo che trasportano con sé le polveri.
L'avvicinamento al Sole provoca una significativa perdita di massa nelle comete, che può variare dai 100 ai 10mila kg al secondo. Questo processo contribuisce all'evoluzione rapida delle comete e alla loro vita relativamente breve.
La missione Rosetta ha rivoluzionato la comprensione della composizione dei nuclei cometari, evidenziando che l'abbondanza delle molecole gassose non supera il 20% della massa totale del nucleo, contrariamente alla teoria precedente che li riteneva composti principalmente di ghiacci.
I risultati della missione Rosetta hanno sottolineato l'importanza dei processi di trasporto di materia nel Sistema solare primordiale, mostrando come la componente solida del nucleo cometario contenga minerali formatisi a diverse temperature e distanze, offrendo così nuove prospettive sulla formazione del Sistema solare.