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Concetti Chiave

  • Il primo millennio vedeva una "Chiesa indivisa" che comprendeva la maggior parte delle comunità cristiane dell'Impero romano, sia in Oriente che in Occidente.
  • Le differenze storiche, culturali e politiche tra Oriente e Occidente portarono alla divisione dell'Impero romano e delle comunità cristiane, culminando nel Grande Scisma del 1054.
  • Il 1054 segna la rottura ufficiale tra Chiesa cattolica occidentale e Chiesa ortodossa orientale, con reciproche scomuniche tra il Papa e il Patriarca di Costantinopoli.
  • Nonostante tentativi di riconciliazione durante i Concili di Lione e Firenze, la divisione tra le due Chiese è perdurata, con alcuni passi avanti nel dialogo solo nel XX secolo.
  • Il Concilio Vaticano II ha avviato un processo di riavvicinamento, ma le tensioni storiche e recenti eventi politici in Europa dell'Est continuano a complicare il cammino verso l'unione.

Scisma fra oriente e occidente: chiesa “cattolica” e chiesa “ortodossa”

Per tutto il primo millennio della storia ecclesiastica, nonostante le prime frammentazioni, il nucleo principale era ancora rappresentato dalla “Chiesa indivisa” comprendente, cioè, la maggior parte delle comunità cristiane formatesi all’interno dell’Impero romano, sia nell’Oriente (di lingua greca), sia nell’Occidente (di lingua latina). Le differenze fra queste due grandi aree iniziarono però ad accentuarsi nel corso dei secoli, probabilmente per ragioni storiche, culturali, politiche, tanto che poi queste differenze sfocarono, dal punto di vista politico, nella divisione dello stesso Impero romano in due parti, d’Oriente e d’Occidente: le comunità cristiane orientali continuano a vivere nell’ambito dell’Impero romano d’Oriente, che ha la sua capitale in Costantinopoli e durerà fino al secolo lo XV.
Mentre quelle occidentali subiscono le conseguenze della caduta dell’Impero d'Occidente nel V secolo, delle invasioni barbariche, delle nuove formazioni etniche e politiche europee. In queste diverse situazioni politiche, anche le differenze culturali, già notevoli all’inizio e rafforzate dalla diversità di lingua, cominciarono a risultare sempre più evidenti e senza una possibilità di mediazione, tanto che anche l’impegno missionario assunse direzioni diverse: le comunità orientali si volgono principalmente alle popolazioni slave, quelle occidentali all’Europa del Nord. Tutti questi fattori concorrono ad allontanare sempre più la Chiesa greca da quella latina e all’inizio del secondo millennio porteranno all’aperta rottura, la quale avvenne ufficialmente nel 1054, quando i legati del Papa scomunicarono il Patriarca di Costantinopoli, Michele Cerulario, e questi a sua volta scomunicò la Chiesa romana. Tali scomuniche durarono fino al 1965, quando l’abbraccio fra Paolo VI e il Patriarca Atenagora I, anche se non ricondusse le due Chiese ad una piena comunione, ristabilì certamente un clima di fraterna concordia. Dopo la frattura del 1054, la “Chiesa indivisa” si scinde dunque in due grandi aggregazioni:
    1. Chiesa cattolica, quella occidentale, che riconosce il primato del Vescovo di Roma, fa proprio il nome di Chiesa “cattolica” dal greco katholikòs che significa universale
    2. Chiesa orientale, che si raccoglie intorno al Patriarcato di Costantinopoli, si riserva il titolo assunto dalle Chiese fedeli al Concilio di Calcedonia, cioè si definisce “ortodossa” dal greco orthòs, ovvero giusto e dòxa, che si può tradurre come opinione o dottrina, dunque “che professa la retta dottrina di fede”.
I contrasti s’inasprirono all’epoca delle crociate, quando le armate della cristianità occidentale conquistarono Costantinopoli (1204) e v’imposero un Patriarca latino: cercarono di porvi rimedio i Concili di Lione (1274) e di Firenze (1439): ma non fu trovata la via per una piena riconciliazione. Grandi passi in questo senso sono stati fatti negli ultimi decenni, a partire dal Concilio Vaticano II; ma i profondi sommovimenti avvenuti nell’Europa dell’Est dopo la caduta dei regimi comunisti hanno introdotto nuovi motivi di rivalità e di conflitto.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali che portarono al grande scisma tra la Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente?
  2. Le cause principali furono storiche, culturali e politiche, con differenze linguistiche e missionarie che si accentuarono nel tempo, culminando nella scomunica reciproca del 1054.

  3. Quali furono le conseguenze immediate dello scisma del 1054?
  4. Lo scisma portò alla divisione della "Chiesa indivisa" in due grandi aggregazioni: la Chiesa cattolica occidentale e la Chiesa ortodossa orientale.

  5. Come hanno cercato di risolvere i contrasti tra le due Chiese nel corso dei secoli?
  6. I Concili di Lione e Firenze tentarono la riconciliazione, ma senza successo. Solo nel XX secolo, con il Concilio Vaticano II, si sono fatti progressi significativi verso una maggiore concordia.

  7. Quali eventi recenti hanno influenzato le relazioni tra le Chiese cattolica e ortodossa?
  8. I sommovimenti nell'Europa dell'Est dopo la caduta dei regimi comunisti hanno introdotto nuovi motivi di rivalità e conflitto tra le due Chiese.

Domande e risposte