Concetti Chiave
- Il regno di Dio è destinato al popolo di Dio, non è un concetto politico ma spirituale.
- Gesù rifiuta l'interpretazione rivoluzionaria e politica degli zeloti, concentrandosi sulla conversione personale.
- Farisei, monaci di Qumran e sadducei rappresentano diverse visioni religiose con cui Gesù si confronta.
- Gesù respinge l'idea farisaica che solo l'osservanza della legge porti al regno, includendo anche i peccatori.
- Condivide con i monaci di Qumran l'attesa del regno, ma lo vede aperto a tutti, non solo ai "figli della luce".
Regno di Dio
Il regno di Dio è per il popolo di Dio, Gesù rifiuta un’interpretazione politica del suo messaggio [zeloti] ma si rivolge all’Israele storico, luogo concreto con cui Dio manifesta il suo regno, non c’è regno senza popolo. I vangeli dicono che questa tentazione di usare Gesù in chiave rivoluzionaria come guida di un movimento di liberazione del dominio romano era presente ed interpretato dagli zeloti. Gesù rifiuta di essere strumentalizzato ma questo non significa che il discorso sul regno sia astratto.
I farisei erano un gruppo importante, che si identificavano come i fedeli osservanti alla legge di Mosè per avvicinarsi al regno di Dio, un secondo gruppo erano i monaci di Qumran [grotte scoperte nel 1947 a sud di Gerusalemme dove vennero scoperti rotoli], ritenevano che l’Israele ufficiale del tempo fosse corrotto e quindi si dovesse andare nel deserto e vivere in questa fraternità di fedeli osservanti della legge e la visione che emerge dai rotoli era quella di una battaglia finale tra loto, ossia i figli della luce, e i figli delle tenebre. Gesù non ha nulla a che fare con queste visioni e non pensa ad un momento di divisione ma predica conversione possibile per tutti, i sadducei erano a classe sacerdotale del tempio erano i più conservatori. Infine il movimento di Giovanni Battista, anche lui va nel deserto ma rivolge messaggio e andare a farsi battezzare nel deserto, ritornare nel deserto vuol dire ritornare alle origini. Con questi gruppi Gesù si misura e la sua idea del regno di Dio si definisce nel confronti con queste convinzioni: coni farisei rifiuta l’idea che l’osservanza della legge sia l’unico criterio [accetta anche peccatori nel regno], con i monaci di Qumran condivide attesa del regno ma che non è il premio dei predestinari figli della luce ma è per tutti, con i sadducei la resurrezione dei morti che loro non condividono.Domande da interrogazione
- Qual è l'interpretazione del regno di Dio secondo Gesù rispetto ai vari gruppi del suo tempo?
- Come si differenzia la visione di Gesù dai monaci di Qumran?
- Qual è il rapporto tra Gesù e Giovanni Battista riguardo al deserto?
Gesù rifiuta un'interpretazione politica del regno di Dio e non si allinea con i zeloti, i farisei, i monaci di Qumran o i sadducei. Egli predica un regno accessibile a tutti, non limitato ai fedeli osservanti o ai predestinati.
Mentre i monaci di Qumran attendevano una battaglia finale tra i figli della luce e delle tenebre, Gesù predica una conversione possibile per tutti, non riservata a un gruppo predestinato.
Entrambi si recano nel deserto, ma mentre Giovanni Battista invita a farsi battezzare e ritornare alle origini, Gesù utilizza il deserto come luogo di confronto e definizione della sua idea del regno di Dio.