Concetti Chiave
- Per Paolo, la relazione tra la chiesa cristiana e Israele è fondamentale, in quanto lui stesso è ebreo e si oppone all'idea che per diventare cristiani si debba passare dal giudaismo.
- Nei capitoli 9-11 della Lettera ai Romani, Paolo esprime un profondo dolore per il fatto che il popolo di Israele non ha accolto il messaggio di Gesù.
- Paolo si interroga sul motivo per cui il popolo eletto da Dio non ha seguito il suo cammino di fede, nonostante le promesse divine.
- La sua riflessione non segue un metodo rigoroso, ma intende interpretare e proporre temi che illuminano il significato della continuità tra chiesa e Israele.
- Paolo esplora chi sia realmente Israele, sottolineando che la scelta di Dio è libera e non include automaticamente tutti i discendenti di Abramo.
Rapporto tra chiesa cristiana e Israele
Per Paolo è un concetto centrale perché ebreo, il cammino intrapreso da Paolo non l’hanno fatto gli altri ebrei, ne parla in diversi passaggi, spesso in forma polemica opponendosi a idea che per diventare cristiani si debba passare dal giudaismo, il tema della continuità tra chiesa e Israele lo assilla, la trattazione di maggior respiro è nella Lettera ai Romani [capitoli 9-11]: “ho nel cuore un grande dolore e una sofferenza continua, vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli”.
Quelli che appartengono al popolo di Israele non hanno infatti compiuto il suo stesso cammino, Paolo si interroga sul perché il popolo eletto e privilegiato da Dio per essere depositario delle promesse non abbia accolto il messaggio di Gesù. Il metodo per illuminare questa questione non è rigoroso, lui vuole interpretare, offrendo temi e argomenti che vengono disposti attorno alla questione centrale di cui ne illuminano il significato. Questi argomenti sono:• Chi è Israele? Il principio che indentifica Israele è latto di Dio che lo riconosce come popolo prescelto, Abramo riceve infatti la promessa di una discendenza, da Isacco nasce poi Israele: non tutti i discendenti di Israele sono Israele, “né per il fatto di essere discendenza di Abramo son tutti suoi figli” [c’è una scelta di Dio libera, non tutti i discendenti di Abramo sono per forza parte del popolo di Israele].