Mongo95
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Concetti Chiave

  • Il monismo sostiene che tutto esiste come parte di un'unica realtà, distinguendosi dal panteismo che afferma "tutto è Dio".
  • Ibn Arabi e Mulla Sadra sono i principali pensatori di questa dottrina, che vede l'esistenza di tutte le cose come una partecipazione all'essenza divina.
  • Secondo Ibn Arabi, l'unica vera esistenza è quella di Dio, mentre le creature esistono solo in relazione a Lui.
  • Il monismo è supportato da versetti coranici che enfatizzano l'eternità del volto di Dio di fronte alla peritura natura del mondo.
  • C'è un rischio percepito nel monismo di confondere Creatore e creature, avvicinando la dottrina al panteismo, che non è accettabile nella concezione islamica.

Monismo (wahdat al-wujud, la dottrina dell’“unicità del’esistenza”): i pensatori di riferimento sono Ibn Arabi (morto 1240, spagnolo andaluso) e Mulla Sadra (al secolo al-Shirazi, persiano morto nel 1640). A differenza del panteismo (tutto è Dio), si ha che tutto ciò che esiste fa parte, compartecipa ad un’unica realtà, essenza, modo di essere. La realtà ontologica dell’esistente è unica. Ibn Arabi, filosofo sufista, afferma che esiste soltanto Dio, l’esistenza è unica e l’unico che esiste è Dio.

Le creature, che sono state create, sono esistenti soltanto in rapporto a Dio, non in sé stessi. La creatura esiste, non è illusoria, ma è evanescente, perché ciò che esiste veramente è Dio.
Metaforicamente: come l’ombra fa parte dell’uomo, ma l’uomo è una cosa a parte. L’ombra è ancora l’uomo, per rispetto ad esso, che è corpo, è ontologicamente più bassa. Oppure lo specchio: rispecchiandosi, l’immagine è irreale rispetto alla figura umana, però esiste. È identica, ma è falsità, nonostante esista.
L’esistenza è una, però avviene la compartecipazione, depotenziata. Dei versetti coranici sono emblematici al riguardo, citati per sostenere che il Corano in sé afferma la teoria monista: ogni cosa perisce tranne il volto di Dio, che è ovunque ci volgiamo. Anche se tutto non esistesse più, ci rimane comunque il Suo volto, cioè, anche, la sua essenza. Se tutto sulla Terra svanisse, rimarrebbe il volto di Dio. L’unico che esiste veramente è Dio.
L’idea del monismo è molto eterodossa e può risultare pericolosa. Il grosso rischio è quello che non si va più a fare differenza tra Creatore e creature. Sì, si può dire che l’ombra è diversa dal corpo che la proietta, ma se si cancella l’ombra e resta solo il corpo, la distanza dal panteismo diventa minima. I teologi stessi se ne rendono conto e per salvaguardare le loro teorie si inventano che in realtà non esiste unicità dell’esistenza, ma l’unicità della visione. Non è che esiste solo Dio, ma noi vediamo in esistenza solo Dio. Vediamo come se tutte le cose periture fossero una manifestazione di Dio, ma in realtà siamo consapevoli che ontologicamente Dio e le creature sono diverse. Vediamo il corpo, e l’ombra relativamente al corpo. In una concezione come quella islamica, l’idea del panteismo non è assolutamente accettabile, in quanto completamente contraria alla trascendenza (le due, si potrebbe dire, hanno rapporto dialettico). In questo modo il rischio dell’illusorietà non è più su Dio, ma sul mondo. Nel panteismo tutto ciò che esiste è Dio, ergo il nostro vicendevole vederci è una fantasia. Siamo ombre, il mondo è un’illusione, Dio diventa assolutamente pregnante ontologicamente.

Domande da interrogazione

  1. Chi sono i principali pensatori associati al monismo e qual è la loro visione?
  2. I principali pensatori del monismo sono Ibn Arabi e Mulla Sadra. Ibn Arabi sostiene che esiste solo Dio e che l'esistenza è unica, con le creature che esistono solo in relazione a Dio.

  3. In che modo il monismo differisce dal panteismo?
  4. A differenza del panteismo, che afferma che tutto è Dio, il monismo sostiene che tutto ciò che esiste fa parte di un'unica realtà, ma solo Dio esiste veramente.

  5. Quali metafore vengono utilizzate per spiegare il concetto di monismo?
  6. Vengono utilizzate le metafore dell'ombra e dello specchio per spiegare il monismo, dove l'ombra e l'immagine nello specchio esistono in relazione al corpo e alla figura umana, ma sono ontologicamente inferiori.

  7. Quali sono i rischi associati all'idea del monismo secondo i teologi?
  8. I teologi vedono il rischio che il monismo possa confondere il Creatore con le creature, avvicinandosi pericolosamente al panteismo, che è inaccettabile nella concezione islamica a causa della sua contrarietà alla trascendenza.

Domande e risposte