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Concetti Chiave

  • Il linguaggio neotestamentario utilizza due forme principali per descrivere la risurrezione di Cristo: l'alzarsi/svegliarsi e l'innalzamento.
  • L'alzarsi/svegliarsi deriva dalla lingua greca e rappresenta la risurrezione come un risveglio metaforico, sottolineando il passaggio dalla morte alla vita.
  • L'innalzamento si concentra sul passaggio dalla condizione di umiliazione a quella di glorificazione, mostrando la nuova condizione di Gesù alla destra di Dio.
  • Il Nuovo Testamento non descrive il momento esatto della risurrezione perché non vi erano presenti testimoni diretti in quel frangente.
  • Le testimonianze sulla risurrezione nel Nuovo Testamento sono suddivise in tre gruppi: professioni di fede e inni, predicazione missionaria e narrazioni evangeliche.

Indice

  1. Il linguaggio della risurrezione
  2. Metafore di risurrezione e innalzamento
  3. Significato e testimonianze della risurrezione

Il linguaggio della risurrezione

Per narrare il fenomeno della risurrezione di Cristo, il Nuovo Testamento non fornisce nella versione originale delle vere e proprie idee che rendano il significato di risurrezione, va soprattutto ad utilizzare due particolari forme di linguaggio:

    Metafore di risurrezione e innalzamento

    • Quello dell’alzarsi/svegliarsi, successivamente tradotto in italiano con «risurrezione», questa concezione proviene dalla lingua greca, in cui l'esperienza delle apparizioni viene espressa con l'analogia di due espressioni. La prima è mettersi in piedi e l'altra alzarsi, come a riprendere in modalità metaforica l'idea del risveglio dopo un sonno profondo. Questa scelta di linguaggio evidenzia quindi la risurrezione nel suo schema temporale: Gesù prima risulta morto e invece poi è ritornato alla vita. Questi termini tuttavia sembrano avere dei forti limiti semantici in quanto non vanno ad esprimere quella che è la rinascita nel regno dell'eternità, la risurrezione infatti non si presenta come una sorta di rianimazione o guarigione. Oppure queste parole potrebbero portare a credere che Gesù continui a vivere semplicemente nel ricordo e nel suo messaggio tramandato, quando in realtà oltre a quello lui è proprio morto per risorgere;

    • Quello dell’innalzamento, successivamente tradotto in italiano con «esaltazione», in questo caso non viene quindi adottato lo schema temporale ma quello spaziale, in cui dal basso si passa all’alto, dalla condizione di umiliazione a quella di glorificazione alla destra di Dio. Il focus in questo caso è puntato maggiormente sulla differenza tra il Gesù morto e il Gesù risorto, mostrando inoltre come questo cambiamento abbia giovato non solo a lui ma anche a tutti gli uomini del presente e del futuro;

Significato e testimonianze della risurrezione

Per esprimere quello che è il vero e proprio significato sottostante e la novità che viene rilasciata della risurrezione di Cristo, il Nuovo Testamento va dunque ad utilizzare un particolare tipo di linguaggio che va a sfruttare le parole-chiave descritte antecedentemente. Inoltre, il Nuovo Testamento non si sofferma mai sulla descrizione del momento preciso della risurrezione di Gesù, questo accade soprattutto perché al momento della risurrezione non era presente in quel momento in quel luogo. Le molteplici testimonianze del Nuovo Testamento sulla risurrezione di Cristo vengono per questa ragione solitamente suddivise in tre gruppi principali, ovvero le professioni di fede e gli inni, la predicazione missionaria e infine le narrazioni evangeliche.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le due forme di linguaggio utilizzate nel Nuovo Testamento per descrivere la risurrezione di Cristo?
  2. Il Nuovo Testamento utilizza il linguaggio dell'alzarsi/svegliarsi e dell'innalzamento per descrivere la risurrezione di Cristo, evidenziando rispettivamente il ritorno alla vita e l'esaltazione alla destra di Dio.

  3. Perché il Nuovo Testamento non descrive il momento preciso della risurrezione di Gesù?
  4. Il Nuovo Testamento non descrive il momento preciso della risurrezione di Gesù perché non c'erano testimoni presenti al momento dell'evento.

  5. In quali gruppi principali vengono suddivise le testimonianze del Nuovo Testamento sulla risurrezione di Cristo?
  6. Le testimonianze del Nuovo Testamento sulla risurrezione di Cristo sono suddivise in professioni di fede e inni, predicazione missionaria e narrazioni evangeliche.

Domande e risposte