Concetti Chiave
- Tutte le comunità della riforma hanno mantenuto il battesimo, ma differiscono nella concezione dei sacramenti e del rapporto tra fede e battesimo.
- Lutero critica la teologia dei domenicani e francescani, sottolineando il battesimo come "parola di Dio nell’acqua" e l'importanza della fede.
- Zwingli vede il battesimo come un impegno umano, mentre Calvino lo considera un segno pubblico di fede.
- Il concilio di Trento riafferma la teologia scolastica del battesimo, collegandola alla dottrina del peccato originale e alla giustificazione.
- La dottrina del votum baptism permette di ottenere i benefici del battesimo anche senza riceverlo fisicamente, se c'è il desiderio sincero.
Tutte le comunità della riforma conservarono in linea di principio il battesimo e continuarono a credere nella validità del battesimo amministrato nella confessioni da essi combattute, troviamo invece delle differenze nella concezione di fondo dei sacramenti e nella definizione del rapporto tra fede e battesimo. La teologia del battesimo di Lutero porta i segni delle polemiche condotte su diversi fronti:
Contro la teologia dei domenicani, che secondo la sua impressione dimentica la parola e ascrive all’acqua una virtù divina;
Contro la teoria della condizione dei teologi francescani, secondo i quali né la parola né l’acqua opererebbero qualcosa, egli afferma “il battesimo è parola di Dio nell’acqua”;
Contro certe idee magiche pone l’accento sulla preminenza della fede;
Ritiene quindi che il modo giusto di divere il battesimo sia quello di un’esercitazione nella fede che dura tutta la vita;
Zwigli ritiene invece che il battesimo sia un segno di impegno da parte dell’uomo e Calvino cerca una posizione intermedia: è un segno, con cui manifestiamo pubblicamente la nostra fede. Il concilio di Trento ribadisce la teologia battesimale della scolastica, la collega con la dottrina del peccato originale e cerca di precisare anche il posto della fede nel processo di giustificazione, il legame della giustificazione con il battesimo è però modificato, come già nella scolastica, mediante la dottrina del votum baptism. Quindi, chi desidera ricevere il sacramento ma senza colpa propria non lo riceve, ottiene ugualmente il frutto del sacramento.