Concetti Chiave
- L'uomo è dotato di intelligenza e libertà, doni naturali concessi da Dio, ma insufficienti per raggiungere la felicità eterna in Paradiso.
- La grazia santificante è un dono straordinario di Dio che permette all'uomo di avvicinarsi a lui e di accedere alla vita eterna.
- Adamo ed Eva persero la grazia a causa del peccato, privando i loro discendenti del diritto al Paradiso.
- Grazie al sacrificio di Gesù Cristo, l'umanità può riottenere la grazia e la possibilità di raggiungere il Paradiso.
- La grazia ci rende figli adottivi di Dio, conferendo all'anima una vita soprannaturale che la mantiene in unione con lui.
La natura dell'uomo
Un dono straordinario: L’uomo è la più perfetta tra le creature della Terra: il suo corpo, fatto di materia, lo fa simile agli animali; la sua anima, che è spirituale, lo avvicina agli angeli e a Dio. L’uomo è intelligente, pensa, ragiona, ama ed è libero. L’intelligenza e la libertà sono doni che Dio ha concesso solo all’uomo. Questi doni, però, anche se tanto grandi, sono doni naturali e non bastano all’uomo per raggiungere il fine ultimo, che è quello di vedere il Signore ed essere eternamente felice con lui in Paradiso.
Il dono della grazia
Per aiutare l’uomo a raggiungere questo fine, Dio ha dato alla sua anima anche un dono straordinario: la grazia santificante. Quando furono creati, Adamo ed Eva possedevano la grazia: con il peccato la perdettero, e con essi la perdettero anche i loro discendenti, che nacquero e nascono senza la grazia. Perdendo la grazia, l’uomo aveva perso anche il diritto al Paradiso. Ma Dio, nel suo immenso amore, volle riparare l’errore commesso dalla sua creatura: il Figlio di Dio si fece uomo, patì e morì sulla croce per redimere il genere umano. per merito di Gesù Cristo, noi possiamo ancora possedere il dono della grazia e arrivare così in Paradiso.
La vita soprannaturale
La vita soprannaturale: La grazia ci rende figli di Dio. Figlio di Dio, per natura, è solo Gesù Cristo; noi siamo figli adottivi di Dio, perché la grazia dà alla nostra anima una vita superiore, una vita soprannaturale, che la fa vivere in unione con Dio. Noi non sappiamo come ciò avvenga, ma ne siamo certi, perché Gesù lo ha detto e confermato. Leggiamo nel Vangelo: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio da sé non può potar frutto, se non rimane congiunto alla vite, così nemmeno voi, se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci”. La grazia, se non la perdiamo con il peccato mortale, rimane sempre nell’anima nostra. Viene detta, perciò, abituale e si chiama, inoltre, santificante, perché ci rende santi.
Domande da interrogazione
- Qual è il dono straordinario che Dio ha concesso all'uomo per raggiungere il Paradiso?
- Cosa accadde alla grazia dopo il peccato di Adamo ed Eva?
- Come possiamo riottenere la grazia e il diritto al Paradiso?
Dio ha concesso all'uomo la grazia santificante, un dono straordinario che permette all'anima di vivere in unione con Dio e di raggiungere il Paradiso.
Dopo il peccato di Adamo ed Eva, la grazia fu persa, e di conseguenza anche i loro discendenti nacquero senza di essa, perdendo il diritto al Paradiso.
Possiamo riottenere la grazia e il diritto al Paradiso grazie al sacrificio di Gesù Cristo, che si fece uomo, patì e morì sulla croce per redimere il genere umano.