Concetti Chiave
- Gesù viaggiava tra villaggi e città, avvicinandosi agli emarginati della società, anziché isolarsi nel deserto.
- Si relazionava con sette categorie di esclusi: malati e indemoniati, peccatori e pubblicani, bambini, poveri, donne, pagani e piccoli.
- Gesù sfidava le norme sociali ebraiche, che tendevano a escludere chi non seguiva la Torah, accogliendo invece questi individui.
- Offriva ai marginalizzati un nuovo rapporto con Dio, senza giudizio, promuovendo l'inclusione attraverso banchetti e incontri.
- Il suo comportamento incarnava le caratteristiche del Regno di Dio, mettendo in discussione le convenzioni e suscitando scandalo.
Rapporto con i discepoli
Gesù non si ritirò nel deserto isolandosi completamente, decise infatti di viaggiare per i villaggi e le città, imparando con umiltà a conoscere gli stili di vita della gente che incontrò nelle più svariate situazioni sociali che gli si prospettavano. Gesù, infatti, tendeva a dare maggiore importanza a tutti coloro che si trovavano ai margini della società del suo tempo, avvicinandosi e instaurando rapporti con tutte le categorie di emarginati. Le società ebraica infatti mostrava la tendenza ad escludere tutti coloro che non rispettavano o semplicemente non condividevano la credenza nella legge della Torah. Nella società del tempo in particolare si possono riscontrare sette categorie di emarginati:-
1. I malati e gli indemoniati», la mentalità ebraica associava il peccato e la malattia come un segno della disapprovazione di Dio.
2. I peccatori e pubblicani», in questo caso il ruolo sociale svolto porta inevitabilmente a peccare quindi ad esempio le prostitute o i ladri. I pubblicani, in particolare, erano dei funzionari che avevano il compito di riscuotere le tasse, erano additati negativamente per la ricchezza conquistata e per i buoni rapporti con il governo e con i pagani;
3. I bambini, ancora privi della conoscenza della Torah e per questo considerati inferiori, Gesù invece li indica come esempio da seguire, come modello di vita per la loro infinita bontà e affidamento alla guida dei superiori;
4. I poveri, con questo si intendeva sia i poveri materialmente parlando, quindi senza ricchezza, che i poveri in spirito, quindi coloro che si mostrano lontano da Dio;
5. Donne, considerata inferiori e impure, a causa delle mestruazioni che simboleggiano la loro impurità e per questo apparivano agli occhi dei rabbini come più lontane da Dio per natura;
6. I pagani, ovviamente allontanati dalla società ebraica in quanto non fedeli della Torah, Gesù invece li apprezza per la loro fede e adesione totale alla religione;
7. I piccoli, inteso come i più semplici ed incolti;
A queste diverse categorie di persone, Gesù non solo si presenta come un modello di vita, ma li incoraggia e li sostiene, offrendo loro una nuova relazione con Dio. Per questo, si mette al loro livello senza giudicare o discriminare, ad esempio tramite i banchetti con i pubblicani e con i peccatori. I banchetti di Gesù con i protagonisti di tutte queste categorie emarginate, acquistavano sapore spirituale: col suo comportamento che suscitava scandalo, Gesù metteva in pratica le caratteristiche del Regno di Dio.
Domande da interrogazione
- Qual era l'approccio di Gesù nei confronti delle persone emarginate?
- Quali categorie di persone erano considerate emarginate nella società ebraica del tempo?
- Come Gesù interagiva con i pubblicani e i peccatori?
- Perché i bambini erano considerati inferiori nella società ebraica?
Gesù si avvicinava e instaurava rapporti con tutte le categorie di emarginati, offrendo loro una nuova relazione con Dio senza giudicare o discriminare.
Le categorie emarginate includevano malati e indemoniati, peccatori e pubblicani, bambini, poveri, donne, pagani e i piccoli.
Gesù partecipava a banchetti con pubblicani e peccatori, dimostrando accoglienza e mettendo in pratica le caratteristiche del Regno di Dio.
I bambini erano considerati inferiori perché privi della conoscenza della Torah, ma Gesù li indicava come esempio da seguire per la loro bontà e affidamento.