Concetti Chiave
- Il processo esegetico di un testo biblico include quattro fasi principali: stabilizzazione del testo, traduzione, analisi diacronica e sincronica, e interpretazione teologica.
- La critica testuale è fondamentale per stabilizzare il testo, cercando di raggiungere la forma originale prima della traduzione.
- I metodi diacronici analizzano la formazione del testo, confrontando i testi paralleli dei vangeli sinottici per identificare somiglianze e differenze.
- I metodi sincronici studiano il testo nella sua forma finale, esaminando la formazione e la trasmissione dei materiali nei Vangeli.
- L'interpretazione teologica finale collega l'autore, il testo e il lettore, completando il processo esegetico.
Indice
Fasi iniziali dell'esegesi biblica
Un procedimento completo di esegesi di un testo biblico dovrebbe includere almeno quattro fasi: la prima riguarda la stabilizzazione del testo ovvero tramite la sua critica testuale, come preliminare alla traduzione, l’obiettivo è infatti quello di raggiungere la forma originale del testo, nella seconda fase avviene invece la vera e propria traduzione mediante la critica filologica. Nella penultima fase subentrano due tipi di metodi, quelli detti «diacronici», cioè che studiano il testo dal punto di vista della sua formazione e considerano la ricostruzione delle fasi della stessa uno dei mezzi principali per cogliere il significato del testo. Ma che si differenziano dai metodi detti «sincronici», i quali studiano il testo nella sua forma finale, oppure in un determinato stadio della sua trasmissione. Per essere maggiormente precisi si potrebbero descrivere in questa maniera:
Metodi diacronici nell'esegesi
• Metodi Diacronici, prevedono alcuni procedimenti interni come la «Critica delle fonti» che consiste nel mettere a confronto i testi paralleli dei tre vangeli sinottici, ovvero di Marco, Matteo e Luca. L’obiettivo è quello di rilevare sia le somiglianze, sia le differenze, per appurare se ci siano dipendenze e successivamente chi sia stato il primo a scrivere un determinato contenuto, poi ripetuto negli agli vangeli, se è infatti possibile accertare concordanze molto strette, letterali, si può ipotizzare un contatto diretto tra i testi, mentre le differenze servono ad individuare quale testo sia stato usato come modello. Altro tipo di approccio è quello della «Storia della redazione» che si focalizza invece sulle caratteristiche e sugli apporti del redattore finale del Vangelo, per questo si interessa particolarmente di alcuni elementi presenti nei Vangeli, come la cornice, con cui si intende essenzialmente la serie dei brani di introduzione e di conclusione delle pericopi, che dovrebbero appunto essere di mano dell’evangelista. La scelta del materiale, è infatti facilmente presupponibile che tutti gli evangelisti, non abbiano scritto tutto, nel senso che si deve attuare una scelta di omissione dei contenuti da espletare nel proprio documento. La disposizione e la strutturazione del materiale: è in gran parte opera degli evangelisti il collegamento di brani che nella tradizione comparivano isolati.
Metodi sincronici e interpretazione
• Metodi Sincronici, anche in questo caso esistono alcuni procedimenti interni come la «Storia delle forme» che si interessa della formazione e della trasmissione dei materiali confluiti nei Vangeli a partire dalle singole unità primitive. Solitamente si parte dall’assodata consapevolezza che si possano riconoscere nei testi attuali dei Vangeli piccole unità conosciute come pericopi, che alcuni volte non appaiono neanche ben connesse col contesto e sistemate talvolta in modi diversi nei diversi Vangeli.
Infine, nella quarta e ultima fase si arriva alla interpretazione teologica, la quale permette di mettere in relazione il triangolo ermeneutico “autore-testo-lettore”
Domande da interrogazione
- Quali sono le fasi principali dell'esegesi di un testo biblico?
- Cosa si intende per metodi diacronici nell'esegesi biblica?
- Qual è l'obiettivo della critica delle fonti nei metodi diacronici?
- Come si differenziano i metodi sincronici dai metodi diacronici?
L'esegesi di un testo biblico include quattro fasi principali: stabilizzazione del testo tramite critica testuale, traduzione mediante critica filologica, analisi con metodi diacronici e sincronici, e interpretazione teologica.
I metodi diacronici studiano il testo dal punto di vista della sua formazione, includendo la critica delle fonti e la storia della redazione, per comprendere le somiglianze, differenze e contributi dei redattori finali.
L'obiettivo della critica delle fonti è confrontare i testi paralleli dei vangeli sinottici per rilevare somiglianze e differenze, determinare dipendenze e identificare quale testo sia stato il modello.
I metodi sincronici studiano il testo nella sua forma finale o in un determinato stadio della sua trasmissione, concentrandosi sulla storia delle forme e sulla disposizione delle unità primitive nei Vangeli.