Concetti Chiave
- ‘Ali Zayn al-‘Abidin sopravvive al massacro di Kerbelà e diventa il quarto imam, insieme alla sorella di Husayn, Zaynab, considerata una figura "santa".
- La successione degli imam sciiti avviene di padre in figlio, con un'eccezione per i fratelli Hasan e Husayn, giustificata dal loro legame con il Profeta.
- Ja’far al-Sadiq è cruciale per aver sistematizzato la teologia e giurisprudenza sciita, trasformando lo sciismo in una dottrina.
- La successione di Ja’far al-Sadiq porta a una disputa tra i figli Isma’il e Musa, generando diverse correnti sciite, tra cui imamiti e ismailiti.
- Oltre agli imamiti e ismailiti, emergono altre correnti minori come i Qarmati e i Zayditi, ciascuna con differenze su chi riconosce come legittimo successore.
‘Ali Zayn al-‘Abidin, Muhammad al-Baqir
Il massacro di Kerbelà
Il massacro di Kerbelà vede la sopravvivenza del figlio di Husayn, cioè ‘Ali Zayn al-‘Abidin, che diventa quindi quarto imam. Un altro sopravvissuto è la sorella di Husayn, Zaynab, che viene vista come una “santa”: ella raccoglie in un’ampolla il sangue di Husayn. È una delle poche donne ad emergere nella storia dell’Islam.
La successione degli imam
Il figlio di al-‘Abidin, al-Baqir, diviene il quindi imam. A sua volta suo figlio Ja’far al-Sadiq diventa il sesto. Per gli sciiti gli imam quindi si devono succedere di padre in figlio. Ciò avviene sempre, tranne per i fratelli Hasan e Husayn. Si tratta però di un’anomalia giustificata alla luce del fatto che entrambi sono nipoti del Profeta, sangue del suo sangue.
Ja’far al-Sadiq, Isma’il, Musa al-Kazim
Ja'far al-Sadiq e la teologia sciita
Ja’far è importante per un motivo fondamentale: egli fu il sistematizzatore della teologia e della giurisprundenza sciita. Si può parlare di sciismo come “dottrina” proprio a parte da lui.
Accade che Ja’far designa come settimo imam suo figlio Isma’il. A questo punto però non è chiaro che cosa accada: forse il figlio premuore al padre, oppure Ja’far stesso si accorge di aver sbagliato scelta. Sta di fatto che nomina successore un altro figlio, Musa.
Il problema principale è che Isma’il ha già un figlio, Muhammad, che rivendica la successione, diventando anche lui il settimo imam. Ce ne sono quindi tre: Isma’il, Muhammad e Musa. Su chi sia davvero il settimo, dipende da chi riconosce chi come legittimo successore di Ja’far. Infatti nascono tre diverse correnti (più una molto minoritaria):
1) Sciiti imamiti (duodecimani): riconoscono Musa e ammettono la successione di 12 imam. Si tratta della corrente principale.
2) Sciiti ismailiti (settimani): riconoscono o Isma’il o Muhammad e ammottono la successione di soli 7 imam.
3) Qarmati: riconoscono soltanto Muhammad, sono sempre ismailiti, ma fondamentalmente sono considerati soltanto una setta.
4) Zayditi (pentamanti): si richiamano ad un certo Zayd come quinto e ultimo imam. Si pensa fosse discendente di al-‘Abidin, fu anche lui ribelle agli Omayyadi e ucciso nel 740.
Domande da interrogazione
- Chi è sopravvissuto al massacro di Kerbelà e quale ruolo ha avuto nella storia dell'Islam?
- Qual è il contributo di Ja’far al-Sadiq alla teologia sciita?
- Quali sono le principali correnti sciite emerse dalla successione di Ja’far al-Sadiq?
Al massacro di Kerbelà sopravvive ‘Ali Zayn al-‘Abidin, figlio di Husayn, che diventa il quarto imam. Anche Zaynab, sorella di Husayn, sopravvive ed è vista come una "santa" per aver raccolto il sangue di Husayn.
Ja’far al-Sadiq è fondamentale per aver sistematizzato la teologia e la giurisprudenza sciita, permettendo di parlare di sciismo come "dottrina" a partire da lui.
Le principali correnti sciite emerse sono: gli Sciiti imamiti (duodecimani) che riconoscono Musa, gli Sciiti ismailiti (settimani) che riconoscono Isma’il o Muhammad, i Qarmati che riconoscono solo Muhammad, e i Zayditi che si richiamano a Zayd come quinto e ultimo imam.