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Concetti Chiave

  • Il criterio della discontinuità considera veritieri i dati evangelici non riconducibili né al giudaismo né alla Chiesa delle origini, sebbene l'applicazione radicale possa isolare la figura di Gesù.
  • Il criterio della coerenza valuta storicamente veritieri i detti e le azioni di Gesù coerenti con il suo ambiente e insegnamenti, favorendo una coerenza interna ed esterna.
  • Il criterio della molteplice attestazione conferma la veridicità dei dati presenti in diverse tradizioni e forme neotestamentarie, rafforzando temi come il "Regno dei Cieli".
  • Il criterio dell'imbarazzo attribuisce veridicità a dati che creano difficoltà alla comunità cristiana, come il battesimo di Gesù da Giovanni Battista, per la sua capacità di generare imbarazzo.

Criteri di Autenticità - Verificare la Bibbia

Esistono criteri di vario tipo per stabilire la veridicità delle affermazioni fatte nella Bibbia, e sono necessari per dimostrare la realtà dei fatti, se non in maniera assoluta, almeno ipotizzando con probabilità molto alte.
    • Criterio della discontinuità o della dissomiglianza: si possono considerare storicamente veritieri i dati evangelici non riconducibili né alle concezioni del giudaismo, né al linguaggio, alla prassi e al pensiero della Chiesa delle origini. Questo criterio oggigiorno è stato recentemente ricontrollato, in quanto la sua applicazione radicale può potenzialmente portare a isolare la figura di Gesù dall’ambiente di origine e separato dalla Chiesa che lo considera suo fondatore, insistendo troppo sulla unicità e sulla superiorità di Gesù su di essi. Si tende allora a ritenerlo comunque valido in senso positivo e non in negativo. Un esempio di questo criterio è dato dal rigetto del digiuno volontario per i suoi discepoli oppure dalla totale proibizione del divorzio.
    • Criterio della coerenza o concordanza: si possono considerare storicamente veritieri i detti o le azioni conformi all’ambiente o all’epoca di Gesù e coerenti con il suo insegnamento. Questo criterio cancella quindi la visione di un Gesù in continuo contrasto con il giudaismo, creando una sorta di coerenza esterna. Al contempo però si deve ritenere di Gesù quel materiale che è tipico del suo linguaggio, stabilendo quindi invece una coerenza interna. Rispondono a questo criterio della continuità svariati detti riguardanti la venuta del Regno di Dio o dispute con avversari inerenti all’osservanza della legge.
    • Criterio della molteplice attestazione: si possono considerare storicamente veritieri i dati ripercorsi da più tradizioni neotestamentarie o che si possono ritrovare presenti in più forme differenti. Questo criterio assume particolare forza, quando un determinato tema lo ritroviamo sia in fonti letterarie differenti, sia in forme letterarie diverse. L’esempio più evidente di molteplice attestazione, lo ritroviamo nel tema del “Regno dei Cieli – Regno di Dio”.
    • Criterio dell’imbarazzo: si possono considerare storicamente veritieri i dati che provocano imbarazzo alla comunità cristiana, perché è molto improbabile che la Chiesa abbia creato qualcosa che le crei problemi nella spiegazione. L’esempio fondamentale è il battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista, c'era infatti al tempo una competizione tra i discepoli dei due, e ammettere di esser stato battezzato da Battista poteva generare una superiorità sua, questo crea imbarazzo nella chiesa.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del criterio della discontinuità o dissomiglianza?
  2. Il criterio della discontinuità o dissomiglianza considera storicamente veritieri i dati evangelici che non si riconducono né al giudaismo né alla Chiesa delle origini, ma la sua applicazione radicale può isolare la figura di Gesù dal suo contesto originale.

  3. Come funziona il criterio della molteplice attestazione?
  4. Il criterio della molteplice attestazione ritiene veritieri i dati presenti in più tradizioni o forme neotestamentarie, conferendo forza storica quando un tema appare in fonti e forme letterarie diverse, come il tema del "Regno dei Cieli – Regno di Dio".

  5. Perché il criterio dell'imbarazzo è considerato significativo?
  6. Il criterio dell'imbarazzo considera veritieri i dati che creano difficoltà alla comunità cristiana, poiché è improbabile che la Chiesa abbia inventato elementi problematici, come il battesimo di Gesù da parte di Giovanni Battista.

Domande e risposte