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Concetti Chiave

  • L'induismo è una religione del subcontinente indiano con radici antiche e testi sacri chiamati Veda, che offrono una comprensione della realtà e delle interazioni con le divinità.
  • La visione dell'induismo su Dio è policentrica, con molte divinità come Brahmā, Vishnu e Shiva, in contrasto con il monoteismo cristiano.
  • Il buddhismo nasce dall'induismo con Siddharta Gautama come fondatore, distaccandosi dalla casta dei brahmani e dalla normativa dei Veda.
  • Le quattro nobili verità del buddhismo trattano la natura della sofferenza, la sua origine, il superamento e il percorso della liberazione attraverso l'ottuplice via.
  • Il buddhismo è una religione senza Dio, focalizzata sulla liberazione dalla sofferenza piuttosto che su speculazioni metafisiche riguardanti la divinità.

Indice

  1. Induismo, Buddhismo e Cristianesimo a confronto
  2. Buddhismo

Induismo, Buddhismo e Cristianesimo a confronto

L’induismo è la religione classica del subcontinente indiano il cui fondatore è rimasto anonimo, ma si conosce la fondazione nel delta dell’Indo, l’archeologia ha infatti portato alla luce delle culture che risalgono al periodo che va dal 2600 a 1600 a.C., è infatti risaputo che là, dopo il 1400, vi fu un’immigrazione di tribù ariane, le quali tabuizzarono evidentemente i contatti con le tribù indigene e contribuirono alla nascita del successivo sistema delle caste. Ma è anche risaputo che, all’incirca tra il 1200 e il 300 a.C., vennero alla luce i Veda, ovvero gli scritti religiosi classici, che contengono tutt’oggi il «sapere fondamentale» normativo, un sapere che, appreso da veggenti in epoche preistoriche, tratta del modo di comportarsi con gli dèi, della comprensione delle loro direttive, nonché dell’esperienza della realtà così come essa è realmente. L’induismo contesta al cristianesimo, principalmente la visione cristiana di Dio: in India Dio ha molti nomi e volti come Brahmā, il creatore dell’universo; Vishnu, il protettore e il conservatore del mondo; Shiva, il grande trasformatore delle cose, nello stesso tempo generatore, distruttore, vincitore della morte e comunicatore di salvezza. La pluralità di volti sarebbe segno del contrasto tra un Signore personale e una realtà divina cosale e impersonale che pervade l’universo intero. Inoltre, l’induismo contesta che la via che conduca l’uomo all’incontro con Dio e con se stesso passi attraverso la storia, è nel proprio intimo la realtà vitale che conta; infine contesta anche la posizione unica di Gesù nella storia, l’importanza della sua esistenza storica; anche la sua morte in croce per la salvezza del mondo risulta di difficile spiegazione in un mondo che rimane neutrale nei confronti del divenire storico. In fondo, infatti, l’induismo contesta che il mondo sia creazione: esso, così come ci appare, non è neppure la vera realtà.

Buddhismo

Il movimento buddhista si riallaccia nella sua origine all’induismo, al principio infatti, c’è la figura di un fondatore storico: Siddharta Gautama Shakyamuni, che a motivo della sua fondamentale esperienza illuminativa vissuta a Bodhgaya ricevette il titolo di Buddha, cioè l’Illuminato o Risvegliato. Buddha si distaccò dall’induismo in due modi: anzitutto si liberò della tutela dei brahmani (la casta sacerdotale suprema) e, di conseguenza, della normatività dei Veda (libri sacri). Poi abolì per i suoi discepoli il predominante sistema delle caste, aprendo il suo movimento a tutte le creature umane, uomini e donne, membri delle caste e senza casta, connazionali e stranieri. Le quattro nobili verità predicate da Buddha sono:
    1. L’«insufficienza di questo mondo mutevole»: la verità della sofferenza;
    2. «L’origine della sofferenza»: l’attaccamento al mondo e il desiderio;
    3. Il fine: «Liberazione perfetta/illuminazione suprema»: la verità del superamento della sofferenza;
    4. La «via»: la verità dell’ottuplice via per superare la sofferenza.
La massima provocazione del buddhismo sta nella sua pretesa di essere una religione senza Dio: Buddha non ha certo negato Dio; però non ha parlato né di Dio né di dèi rifiutando le speculazioni metafisiche come inopportune, perché tutto si concentra sulla possibilità di liberarsi dalla sofferenza della terra.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine storica dell'induismo e quali sono i suoi testi sacri principali?
  2. L'induismo è la religione classica del subcontinente indiano, con origini che risalgono al periodo tra il 2600 e il 1600 a.C. I suoi testi sacri principali sono i Veda, scritti religiosi classici che contengono il "sapere fondamentale" normativo.

  3. In che modo l'induismo si differenzia dal cristianesimo nella concezione di Dio?
  4. L'induismo presenta una pluralità di volti divini, come Brahmā, Vishnu e Shiva, in contrasto con la visione cristiana di un Dio personale. Inoltre, contesta l'importanza storica di Gesù e la sua morte in croce.

  5. Chi è il fondatore del buddhismo e quale esperienza fondamentale ha vissuto?
  6. Il fondatore del buddhismo è Siddharta Gautama Shakyamuni, noto come Buddha, che ha vissuto un'esperienza illuminativa a Bodhgaya, ricevendo il titolo di "l'Illuminato" o "Risvegliato".

  7. Quali sono le quattro nobili verità predicate da Buddha?
  8. Le quattro nobili verità sono: l'insufficienza del mondo mutevole (sofferenza), l'origine della sofferenza (attaccamento e desiderio), la liberazione perfetta (superamento della sofferenza) e la via dell'ottuplice sentiero per superare la sofferenza.

  9. In che modo il buddhismo si distingue dall'induismo riguardo alla struttura sociale e alla concezione di Dio?
  10. Il buddhismo si distacca dall'induismo abolendo il sistema delle caste e aprendo il movimento a tutte le persone. Inoltre, si distingue per la sua pretesa di essere una religione senza Dio, concentrandosi sulla liberazione dalla sofferenza piuttosto che su speculazioni metafisiche.

Domande e risposte