Concetti Chiave
- Le copie esistenti dell'Antico Testamento ebraico risalgono al X secolo d.C., ma il confronto con la Septuaginta greca conferma la precisione della trasmissione dei testi.
- I rotoli di Khirbet Qumran scoperti tra il 1947 e il 1956 hanno rivelato manoscritti ebraici molto più antichi, risalenti fino al 70 d.C.
- La scoperta dei rotoli ha portato alla luce circa 800 manoscritti, di cui 225 contengono testi biblici, con il libro dei Salmi maggiormente attestato.
- La comunità degli Esseni è probabilmente responsabile della produzione di questi rotoli, che hanno resistito fino alla loro scoperta nel XX secolo.
- I rotoli del Mar Morto hanno dimostrato che le differenze tra i testi antichi e più recenti dell'Antico Testamento sono minime e non alterano il significato originale.
Indice
La difficoltà di ritrovare gli originali
Oggi è praticamente impossibile poter ritrovare gli originali manoscritti della Bibbia, il testo sacro cristiano è stato infatti copiato innumerevoli volte nel corso dei secoli, anche più di qualsiasi altro testo antico e questo significa che il numero dei testimoni e delle conseguenti interpretazioni è molto esteso. Benché le copie esistenti del principale antico testo ebraico risalgano solo al X secolo d.C., due altre linee importanti di evidenza testuale aumentano la fiducia dei critici testuali che possono scoprire il testo originale:
Evidenze testuali e scoperte
1. Prima di tutto, l’Antico Testamento ebraico del X secolo d.C. può essere confrontato con la traduzione greca conosciuta come Septuaginta o LXX, c’è infatti una considerevole somiglianza fra i due, che dimostra la precisione del processo di copiatura dei testi ebraici durante i secoli precedenti
2. Poi, la scoperta dei rotoli a Khirbet Qumran verso la metà del XX° secolo, in particolare dal 1947 al 1956, che fu un’esperienza fondamentale in questo processo, fino agli anni quaranta infatti, il testo più antico dell’Antico Testamento scritto in ebraico era datato all’anno 1000.
La scoperta dei rotoli di Qumran
Casualmente però un beduino, nel 1947 ritrovò in una grotta una giara contenente un rotolo antico, solo in fase successiva si comprese come il documento reperito fosse in realtà il libro del profeta Isaia, questa scoperta spronò un’assennata ricerca di altri testi nella zona e la ricerca portò a risultati sorprendenti. A Qumran, infatti, sono stati ritrovati circa ottocento manoscritti, di cui ci restano almeno 15.000 frammenti, circa 225 manoscritti contengono testi biblici, mentre circa 300, per il loro pessimo stato di conservazione sono praticamente illeggibili e quindi incomprendibili. Il libro dei Salmi è quello più attestato in quanto ne sono state trovate 36 copie, seguito da Deuteronomio, Isaia, Esodo, Genesi e Levitico, le cui copie superano la decina. Questi rotoli erano il prodotto di una comunità religiosa ebraica, con molta probabilità quella degli Esseni, che abitò quella regione fino al 70 d.C., il passaggio decisivo per lo studio del testo della Bibbia è che confrontando i testi ebraici più recenti che già si conoscevano con quelli più antichi ritrovati a Qumran, vennero trovate sono alcune piccole varianti, ma nessuna così importante da cambiare il significato di un brano. Ciò ha aiutato a confermare ulteriormente che benché l’Antico Testamento sia stato tradotto e copiato da secoli, la versione più recente è essenzialmente la stessa di quelle di prima. Insomma, i rotoli del mar Morto screditarono le affermazioni di quelli che credevano che la Bibbia originale era stata persa e manomessa
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della scoperta dei rotoli di Qumran per lo studio dell'Antico Testamento?
- Quali sono le due linee di evidenza testuale che aumentano la fiducia dei critici nel testo originale dell'Antico Testamento?
- Quali libri della Bibbia sono stati maggiormente attestati nei rotoli di Qumran?
- Chi era probabilmente la comunità che ha prodotto i rotoli di Qumran?
La scoperta dei rotoli di Qumran ha permesso di confrontare i testi ebraici più recenti con quelli più antichi, rivelando solo piccole varianti e confermando che la versione più recente dell'Antico Testamento è essenzialmente la stessa di quelle precedenti.
Le due linee di evidenza sono il confronto tra l'Antico Testamento ebraico del X secolo d.C. e la traduzione greca Septuaginta, e la scoperta dei rotoli di Qumran, che hanno dimostrato la precisione del processo di copiatura dei testi ebraici.
Il libro dei Salmi è il più attestato con 36 copie, seguito da Deuteronomio, Isaia, Esodo, Genesi e Levitico, le cui copie superano la decina.
I rotoli di Qumran erano probabilmente il prodotto di una comunità religiosa ebraica, con molta probabilità quella degli Esseni, che abitò la regione fino al 70 d.C.