Concetti Chiave
- Umberto Saba, nato a Trieste, affrontò un'infanzia difficile a causa dell'abbandono del padre, tema ricorrente nelle sue poesie.
- Saba cambiò il suo cognome da Poli a Saba, in omaggio alla madre, e visse sempre con un'identità italiana nella Trieste asburgica.
- Durante la Prima Guerra Mondiale, si arruolò volontario e successivamente gestì una libreria a Trieste, rifugiandosi a Firenze durante la persecuzione fascista.
- La sua opera principale, "Il canzoniere", richiama la semplicità e la ricerca introspettiva, ispirandosi all'opera di Petrarca.
- La poetica di Saba è caratterizzata da un linguaggio chiaro e onesto, in contrasto con la complessità simbolica di D'Annunzio e degli ermetici.
Indice
Infanzia e Origini di Saba
Saba nacque a Trieste da madre di origine ebraica e padre veneziano, il quale abbandonò la famiglia quando Saba era piccolo. L’iniziale risentimento che l’autore provava nei confronti del padre è espresso nel componimento “mio padre è stato per me l’assassino”. A causa del distacco dal padre, il poeta visse un’infanzia triste, descritta ed evocata nelle poesie intitolate “piccolo Berto”.
Il vero cognome dell’autore era Poli, ma egli adottò il cognome Saba (che in ebraico vuol dire “pane”) come segno di riconoscimento nei confronti della madre.
Intrapresi gli studi, egli si imbarcò come mozzo (esperienza trasposta nel componimento “Ulisse”) e, pur vivendo nella Trieste asburgica, si dichiarò sempre come cittadino italiano.Carriera e Vita Familiare
In seguito si sposò con Carolina ed ebbe una figlia: Linuccia. Come Ungaretti si arruolò volontario nella Grande Guerra e, terminato il conflitto, gestì una libreria antiquata a Trieste, che nel frattempo era diventata una città italiana.
Persecuzione e Vita a Firenze
Per sfuggire alle violente campagne razziali, durante gli anni della persecuzione fascista il poeta si rifugiò a Firenze, dove condusse una vita discreta e nascosta fino al giorno della liberazione.
Opere e Poetica di Saba
La raccolta più importante di Saba è “Il canzoniere”, che comprende diverse poesie. La raccolta è ispirata all’omonima opera petrarchesca, da cui l’autore trae la ricerca e la descrizione della semplicità. L’autore scrisse anche alcune raccolte in prosa, come ad esempio “Scorciatoie e raccontini” e “Ricordi”. Infine, dopo la morte del poeta, la figlia Linuccia pubblicò la raccolta postuma “Ernesto”, in cui l’autore narra con un linguaggio semplice e puro le proprie esperienze adolescenziali.
La poetica di Saba è semplice, schietta e limpida. Per questo motivo l’autore si definiva “il poeta più chiaro e onesto al mondo”; la sua lirica, infatti, non risulta mai un monologo dal significato occulto, ma si configura come un colloquio aperto con il lettore, privo di qualsiasi pretesa da poeta vate o veggente. Saba, inoltre, contrappone l’onestà manzoniana alla disonestà dannunziana, veicolata da ideologie complesse quali ad esempio il panismo e il simbolismo. Mentre D’annunzio ricercava la parola roboante, gli ermetici adoperavano termini semplici ed essenziali.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e l'infanzia di Saba?
- Come si sviluppò la carriera e la vita familiare di Saba?
- Qual è la poetica di Saba e quali opere ha scritto?
Saba nacque a Trieste da madre ebrea e padre veneziano, che abbandonò la famiglia. Questo abbandono influenzò profondamente la sua infanzia, come espresso nelle sue poesie.
Saba si sposò con Carolina e ebbe una figlia, Linuccia. Partecipò alla Grande Guerra e successivamente gestì una libreria a Trieste.
La poetica di Saba è semplice e onesta, come dimostrato nella sua opera principale "Il canzoniere". Ha scritto anche raccolte in prosa e la figlia pubblicò postuma "Ernesto".