Concetti Chiave
- Il sonetto "Mio padre è stato per me l’assassino" appartiene alla sezione "Autobiografia" de "Il canzoniere" di Umberto Saba, con schema rimico ABAB, ABAB, CDE, CDE.
- La figura del padre viene evocata come un uomo che ha abbandonato la famiglia, causando risentimenti profondi nella madre, che lo descriveva come un "assassino".
- Al primo incontro con il padre a vent'anni, Saba prova compassione anziché rabbia, vedendolo come un "bambino" pieno di speranze e sogni infantili.
- Il padre viene descritto tramite una metafora come un palloncino che vola via, rappresentando la sua fragilità e incapacità di assumersi responsabilità.
- Saba vede in sé stesso l'incrocio di due razze in "antica tenzone", con origini tedesche e ebree, che creano tensioni opposte nella sua anima e ispirazione poetica.
Il Sonetto e il Padre
“Mio padre è stato per me l’assassino” rappresenta uno dei componimenti parte integrante del raccolta “Il canzoniere”, in particolare come terzo della sezione “Autobiografia”, si presenta come un sonetto che segue i seguenti schemi rimici: ABAB, ABAB, CDE, CDE. Qui viene evocata la figura del padre, il quale aveva abbandonato la famiglia quando la moglie era incinta del poeta ma non prima di aver sperperato completamente la dote di lei, Umberto Saba lo incontrò dunque quanto ormai era già adulto, all’età di vent’anni.
Il titolo deriva dalla concezione del padre che l’autore ebbe di lui fino all’incontro, la madre infatti aveva ancora risentimenti profondi nei suoi confronti e lo descriveva come assassino al figlio, in modo da cercare che lui potesse diventare un imbroglione come lui.L'Incontro e la Trasformazione
Tuttavia, una volta che Saba fa conoscenza diretta del padre l’idea che aveva di lui si trasforma rapidamente e invece di provare rabbia e giudizio nei suoi confronti, emerge più un atteggiamento di pietà che lo porta ad assolverlo dalle colpe di cui si era macchiato.
Metafore e Somiglianze
L’uomo si presenza infatti agli occhi del poeta come un “bambino” dallo “sguardo azzurrino” ancora pieno di pure speranze e sogni, proprio come avviene durante la dolce fase infantile della vita, dove non si è ancora condizionati dalla crudeltà del mondo. Essendo così “gaio e leggero” quindi, non si può chiedere di comportarsi da adulto e prendersi la responsabilità delle proprie azioni, rimanendo dunque al fianco della moglie e crescendo il figlio Umberto, è quindi un uomo debole e per descrivere questa sua indole l’autore propone una metafora significativa: il padre è come un palloncino che viene lasciato volare nel cielo dalla moglie, consapevole che non ritornerà mai. Nel padre, l’autore vede però alcune somiglianze, come appunto questa pura fragilità che lo rende anche poetico e capisce, tramite una sorta di epifania improvvisa, come tutte le complessità della sua personalità abbiano un’origine concreta. Saba appare infatti come l’incrocio tra “due razze in antica tenzone” che da secoli sono così differenti da diventare inconciliabili, ovviamente l’autore sta facendo riferimento alle origini tedesche del padre e quelle ebree della madre. Questo lo ha portato ha sviluppare nella sua anima tensioni completamente opposte tra di loro: speranza e sconforto, sogno e disincanto, gioia e dolore, in base alla predominanza di uno o dell’altro, viene determinato l’umore di Saba e di conseguenza anche la sua ispirazione poetica.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del sonetto "Mio padre è stato per me l’assassino"?
- Come cambia la percezione di Saba nei confronti del padre dopo l'incontro?
- Quali metafore utilizza Saba per descrivere suo padre?
- Quali tensioni interne caratterizzano l'anima di Saba?
Il tema principale del sonetto è il rapporto complesso tra Umberto Saba e suo padre, che viene inizialmente percepito come un "assassino" a causa dell'abbandono della famiglia e del risentimento della madre.
Dopo l'incontro, la percezione di Saba nei confronti del padre cambia da rabbia e giudizio a pietà, portandolo ad assolverlo dalle colpe passate.
Saba descrive suo padre come un "bambino" con uno "sguardo azzurrino" e lo paragona a un palloncino lasciato volare nel cielo, simbolo della sua fragilità e incapacità di assumersi responsabilità.
L'anima di Saba è caratterizzata da tensioni opposte, come speranza e sconforto, sogno e disincanto, gioia e dolore, derivanti dalle sue origini tedesche e ebree.