LauraMara
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Concetti Chiave

  • Il sonetto "Alla sera" di Ugo Foscolo è stato scritto nel 1803, durante un periodo di profondo disagio personale e politico del poeta.
  • La sera è celebrata come immagine della morte, rappresentando una tregua dopo la giornata e portando al poeta un senso di serenità e riflessione meditativa.
  • Foscolo attribuisce alla sera sentimenti umani, rendendola un momento desiderato che occupa i sentieri segreti del suo cuore, sia quando è serena che quando è cupa.
  • Il tema del "nulla eterno" è centrale, con la sera che placa l'animo del poeta e lo avvicina alla contemplazione della morte come un imago dell'infinito.
  • Il ricordo degli anni passati è evocato attraverso la contemplazione della sera, interrompendo il circuito temporale passato/presente e collegandosi al nulla eterno.

Indice

  1. Il Sonetto di Ugo Foscolo
  2. La Sera come Immagine della Morte
  3. Il Concetto di Nulla Eterno
  4. Eternità e Contemplazione della Sera

Il Sonetto di Ugo Foscolo

In questo appunto viene descritto il sonetto di Ugo Foscolo dal titolo Alla sera che fa parte della raccolta poetica Poesie. Alla sera è stato composto nel 1803 dal poeta italiano. Ugo Foscolo scrisse questo sonetto in un periodo molto particolare della propria vita contrassegnato da un profondo disagio sia umano sia di natura politica.

La sera è quel momento della vita umana in cui si verifica il dileguarsi delle persone e dove il poeta riesce a ritrovare la propria serenità interiore. Risulta essere proprio la sera quel momento in cui egli effettua una profonda riflessione meditativa sulla morte. Il componimento poetico Alla sera inizia inoltre con un avverbio di dubbio che è forse e serve per rendere l’idea di una situazione in sospeso quasi a volere testimoniare la ripresa di un dialogo a lungo protrattosi. Il poeta italiano sta facendo una vera e propria riflessione sulla sera, che sembra quindi essere l’unico momento in grado di placare il suo animo ribelle. La sera viene dunque visto come un momento dolce che è capace di infondergli un certo senso di quiete.

Alla sera di Ugo Foscolo

La Sera come Immagine della Morte

Nel componimento poetico Alla sera il poeta si rivolge alla sera e dichiara che la sera gli è particolarmente chiara in quanto immagine della morte. La sera è invocata e celebrata come immagine della morte: come la sera rappresenta la tregua dopo la giornata, così la morte rappresenta la tregua dopo la vita.

La sera però viene invocata anche come sera: viene invocata la sera estiva e quella invernale. Abbiamo questa descrizione della sera che è una rappresentazione della natura romantica. La sera assume sentimenti umani: "le nubi sono liete": vengono attribuiti alla natura dei sentimenti umani. Sera è sempre desiderata dal poeta, sia quando è serena sia quando è cupa. La sera occupa i sentieri segreti del cuore del poeta. Si passa poi al contenuto delle due terzine. La visione della sera suscita pensieri che portano il poeta all'idea della morte e del "nulla eterno”, qui il poeta ritrova la pace e per un momento riesce dimenticare i propri drammi. La sera lo accompagna verso la morte, verso l'idea del nulla eterno. E intanto passa il tempo malvagio, reo, e porta via con sé tutti gli affanni e le sofferenze per le quali il poeta si addolora. Qui torna il motivo dello scorrere del tempo. Per Foscolo il passare del tempo è qualcosa di positivo. Lo scorrere del tempo è un topos letterario greco e latino (Lucrezio), ma mentre alcuni lo vedevano come qualcosa di qualcuno perché il tempo porta via con sé tutti i dolori e le sofferenze. Foscolo ebbe presente nella stesura di questo sonetto "Il sonno" di Monsignor Giovanni della casa. È un temporaneo momento di pace dove non c'è distacco completo e l'oblio di tutto ciò che lo circonda. L'atteggiamento di Foscolo può essere paragonato a quello di Leopardi negli ultimi due versi dell'infinito: è dolce non perdere contatto con la realtà. Viene meno qualsiasi percezione della realtà. Il desiderio di trovare la quiete in Foscolo ha un legame con la realtà, mentre nel pensiero di Leopardi c'è l'obbligo completo. Dal punto di vista della struttura formale le terzine sono caratterizzate da un tono pacato: anche la lunghezza delle parole dà quest'idea di pacatezza, ci sono molte sillabe aperte (sillabe su cui cade l'accento), l’iperbato. Nelle due terzine finali il discorso si fa più mosso: le frasi sono più brevi.

Il Concetto di Nulla Eterno

Molto importante in Alla sera di Ugo Foscolo è il concetto di nulla eterno e quella che è la visione della morte come imago. Già nel carme Al sole, il poeta aveva affrontato il cosiddetto concetto di nulla eterno, in cui la sera e le nuvole sembrano quasi corteggiare il sole. La sera viene vista come quel momento che placa l’animo del poeta, in cui questi si rasserena. Il poeta, in questo momento della giornata, può far vagare i suoi pensieri; il suo pensiero si muove verso il nulla eterno e si associa ad una vera e propria situazione in cui sia le passioni sia le tensioni che lui prova si placano trovando il riposo. L’osservazione della sera da parte sua è un momento dolce durante il quale effettua delle vere e proprie riflessioni sulla morte, la quale sembra insinuarsi come una sorta di imago vista come una contemplazione del tutto, dell’indefinito e dell’infinito, pertanto di ciò che viene visto come poesia.

Riflessioni di Ugo Foscolo sulla sera e il nulla eterno articolo

Eternità e Contemplazione della Sera

Affrontando il concetto di eternità in Alla sera, Foscolo non utilizza alcuna espressione, verbo o sostantivo che rimandino al passato o al presente. La sera lo fa vagare “su l’orme / de’ cari anni passati”. Inoltre specifica che nel dileguarsi del tempo “van con lui le torme / delle cure or meco egli si strugge”. La serenità data dalla contemplazione della sera inoltre inizialmente rievoca il ricordo degli anni della giovinezza, in cui non si aveva a che fare con il male. In una riedizione e riscrittura del sonetto il poeta interrompe il circuito temporale passato/presente mettendosi in relazione con il cosiddetto nulla eterno.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della sera nel sonetto di Ugo Foscolo "Alla sera"?
  2. Nel sonetto "Alla sera", la sera è vista come un'immagine della morte e un momento di tregua che porta serenità al poeta, permettendogli di riflettere sulla vita e sulla morte.

  3. Come viene rappresentata la sera nel sonetto di Foscolo?
  4. La sera è invocata sia come immagine della morte che come un momento di pace, capace di infondere quiete e di far dimenticare i drammi personali del poeta.

  5. Qual è il concetto di "nulla eterno" nel sonetto "Alla sera"?
  6. Il "nulla eterno" rappresenta un momento di pace e contemplazione in cui il poeta trova riposo dalle passioni e tensioni, associandolo alla morte come un'immagine di infinito e indefinito.

  7. In che modo Foscolo affronta il concetto di eternità nel suo sonetto?
  8. Foscolo affronta l'eternità senza riferimenti diretti al passato o al presente, ma attraverso la contemplazione della sera che evoca ricordi di giovinezza e si collega al "nulla eterno".

  9. Qual è l'atteggiamento di Foscolo verso il passare del tempo nel sonetto?
  10. Foscolo vede il passare del tempo come positivo, poiché porta via dolori e sofferenze, offrendo un temporaneo momento di pace e distacco dalla realtà.

Domande e risposte

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