Concetti Chiave
- Ugo Foscolo concepì l'idea di "Le Grazie" inserendo frammenti di un presunto poeta greco in un suo commento del 1803.
- L'opera, divisa in tre parti, è dedicata alle dee Venere, Vesta e Pallade, rappresentanti bellezza, virtù e intelligenza.
- Nel primo inno, Foscolo descrive la nascita delle Grazie emergendo con Venere dal mare, simbolo della civiltà umana nascente.
- Il secondo inno presenta tre donne che incarnano i doni delle Grazie: armonia, poesia ed eloquenza, e danza.
- Nel terzo inno, Pallade protegge le Grazie in Atlantide, tessendo un velo con i valori umani, permettendo loro di tornare sulla terra.
Indice
L'idea iniziale di Foscolo
Nel 1803, Foscolo inserì nel commento alla Chioma di Berenice, tradotta dal latino di Catullo, alcuni frammenti di un poeta greco, in realtà composto dal poeta stesso, definito antico inno alle Grazie. Questa è l’idea iniziale di Ugo Foscolo che lo porterà a comporre il carme Le Grazie, a cui egli lavorò per tutto il resto della vita. L’opera, rimasta incompiuta, fu pubblicata postuma, la prima volta nel 1848.
Le tre parti del carme
Essa è divisa in tre parti dedicate a Venere, a Vesta e a Pallade, rispettivamente dee della bellezza, della virtù e dell’intelligenza.
L'invocazione e la nascita delle Grazie
Dopo l’invocazione alle Grazie, ritenute divinità intermedie tra cielo e terra il cui compito è placare l’uomo dagli istinti bestiali e violenti, il poeta si sofferma a descrivere la loro nascita che avviene emergendo con Venere dalle acque del mare Egeo. Questo provocò commozione nel genere umano il quale solo alloro si aprì alla luce della civiltà.
Il secondo inno e i doni delle Grazie
Nel secondo inno, il poeta immagina di accompagnare verso l’altare delle tre Grazie tre bellissime donne che incarnano i doni che le Grazie elargiscono agli esseri umani. La prima, con l’aiuto dell’arpa intona un inno all’armonia che regge il mondo; la seconda porta all’altare un favo che rappresenta i doni della poesia e l’eloquenza destinati alla Grecia e quindi per passare in Italia; la terza esprime con la danza l’armonia delle forme.
Il terzo inno e la protezione di Pallade
Nel terzo inno, lo scrittore immagina che le Grazie, preoccupate per la violenza delle passioni del genere umano che mette in forse i loro doni,, trovano protezione presso Pallade che le guida verso l’isola lontana di Atlantide, dove gli uomini non potranno mai arrivare ed in cui essa è solita rifugiarsi quando gli uomini si dedicano alla guerra. In questa isola, Pallade fa tessere un velo che raffigura ciò che esiste di più prezioso nella vita dell’uomo: la giovinezza, l’amore coniugale, la compassione, l’ospitalità e l’amore materno. Protette da questo velo, le Grazie possono così ritornare in mezzo agli uomini per diffondere di nuovo i loro doni sulla terra.
La promessa finale del poeta
Il poeta chiude il carme con la promessa di rinnovare un sacro rito tutti gli anni, con l’arrivo del mese di aprile.
Domande da interrogazione
- Qual è l'idea iniziale di Foscolo per il carme "Le Grazie"?
- Come sono strutturate le tre parti del carme "Le Grazie"?
- Qual è il significato della nascita delle Grazie nel carme?
- Qual è il ruolo di Pallade nel terzo inno del carme?
L'idea iniziale di Foscolo per il carme "Le Grazie" nasce nel 1803, quando inserisce frammenti di un presunto poeta greco nel commento alla "Chioma di Berenice", che in realtà sono composti da lui stesso. Questo lo porta a lavorare per tutta la vita su quest'opera, pubblicata postuma nel 1848.
Il carme è diviso in tre parti, ciascuna dedicata a una dea: Venere, Vesta e Pallade, rappresentanti rispettivamente la bellezza, la virtù e l'intelligenza.
La nascita delle Grazie, emergendo con Venere dalle acque del mare Egeo, simboleggia l'apertura del genere umano alla civiltà, placando gli istinti bestiali e violenti.
Nel terzo inno, Pallade protegge le Grazie dalla violenza delle passioni umane, guidandole verso l'isola di Atlantide, dove tesse un velo che rappresenta i valori più preziosi della vita umana, permettendo alle Grazie di tornare tra gli uomini.