Concetti Chiave
- La sera è personificata come un'immagine cara e desiderabile, associata alla quiete finale.
- Il contrasto tra le serene brezze estive e le inquietanti tenebre invernali sottolinea la dualità della sera.
- La sera è invocata per la sua capacità di lenire il cuore e calmare l'animo inquieto.
- Il tempo è descritto come malvagio e fuggitivo, portando con sé preoccupazioni e ansie.
- La contemplazione della pace serale placa l'inquietudine interiore e il tumulto dell'anima.
Forse perché della fatal quïete ossimoro
Tu sei l'imago a me sì cara vieni
L'Immagine della Sera
O sera! E quando ti corteggian liete anafora
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme poliptoto
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge ossimoro
questo reo tempo, e van con lui le torme metafora
Delle cure onde meco egli si strugge; latinismo
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
O sera, a me vieni così cara, forse perchè sei l'immagine della morte a cui nessuno puo' scappare. Sia quando ti accompagnano, come in un corte, le nubi estive e le brezze primaverili, sia quando dal cielo invernale, carico di neve fai scendere su tutto l'universo tenebre lunghe e inquietanti sempre da me invocata, e occupi dolcemente le vie più intime che conducono al mio cuore.
Il Vagar dei Pensieri
mi fai vagare col pensiero sui passi che vanno alla morte,e intanto fugge questo malvagio tempo e con lui vanno schiere di angosce e preoccupazioni, a causa delle quali il tempo si consuma insieme a me, e mentre io guardo la tua pace, si placa quell' animo che in me ruggisce.