Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il sonetto esplora la trasformazione fantastica dei cedri in un giardino, evocando figure mitologiche e creando un'atmosfera onirica.
  • Utilizza immagini surreali e mostruose, come zampe di tigri e chimere di serpi, per descrivere i cedri potati in forme inusuali.
  • La metamorfosi dei cedri è espressa attraverso metafore e invenzioni retoriche, tipiche dello stile barocco.
  • Il contrasto tra l'osservazione realistica iniziale e le successive descrizioni fantastiche sottolinea l'illusione e l'instabilità visiva.
  • L'effetto complessivo del testo induce inquietudine nel lettore, rispecchiando il sentimento predominante dell'epoca barocca.

Rustiche frenesie, sogni fioriti,

deliri vegetabili odorosi,

capricci dè giardin, Protei frondosi,

e di ameno furor cedri impazziti,

quasi piante di Cadmo armano arditi

a l’Autunno guerrier tornei selvosi,

o di Pomona adulteri giocosi,

fan nascere nel suol mostri mentiti.

Vedi zampe di tigri e ceffi d’orso

e chimere di serpi, e se l’addenti,

quasi ne temi il tocco e fuggi il morso.

Altri in larve di Lemuri frementi

arruffano di corna orrido il dorso,

e fan cibo e diletto anco i spaventi.

Indice

  1. Passeggiata nel giardino fantastico
  2. Stile barocco e metamorfosi

Passeggiata nel giardino fantastico

Il poeta sta passeggiando all’interno di un giardino e contempla i cedri. Forse per il modo con cui gli alberi sono stati potati o per l’aspetto che essi hanno assunto naturalmente, ai suoi occhi appaiono come creature fantastiche, dall’aspetto di personaggi o mostri mitologici che l’autore si compiace di descrivere ricorrendo a metafore ed altre invenzioni retoriche che rendono il testo di non immediata comprensione.

“Rustiche pazzie (= i cedri che hanno assunto forme inimmaginabili, fuori dall’ordine comune), simili a sogni dalle forme bizzarre e fantasiose, profumati deliri di vegetali, forme inattese e incomprensibili, ma anche divertenti, dei giardini. Simili a Protei ricoperti di fronde (Proteo è la divinità in grado di cambiare aspetto e natura, come hanno fatto i cedri) e cedri impazziti a causa di una piacevole follia,

simili alle piante di Cadmo (Cadmo è un personaggio mitologico che uccise un drago e ne seminò i denti da cui nacquero dei guerrieri armati), [i cedri] preparano con ardimento al guerriero Autunno dei tornei contro gli alberi e le selve intricate [di vegetazione]; oppure [come] amanti traditori della parola data a Pomona (= divinità latina dei frutti) fanno nascere dal suolo dei finti mostri.

Si scorgono zampe di tigri e musi di orso e serpenti a forma di chimera (le chimere erano dei mostri mitologici che vomitavano delle lingue di fuoco); e se, per caso, ne mordi i frutti, quasi hai paura del contatto e ti rifiuti di morderli.

Altri cedri assumono l’aspetto di Lemuri ( nella mitologia, i Lemuri, simili a vampiri, erano gli spiriti vaganti dei morti che essendo deceduti di morte violenta non trovavano riposo) impazienti, rendono il loro dorso irto di corna e nonostante abbiano un aspetto spaventoso, offrono godimento con i loro frutti.”

Stile barocco e metamorfosi

Nel testo, un sonetto dallo schema classico ABBA, ABBA, CDC, DCD, troviamo tutti i procedimenti stilisti frequenti nei componimenti dell’età barocca. Dal dato di partenza, estremamente realistico (osservazione degli alberi di cedro in un giardino di Reggio Calabria), si passa a tutta una serie di immagini fantastiche e mostruose, conseguenza di una continua metamorfosi che dà all’insieme un aspetto onirico

Elenco delle metamorfosi presenti nel testo:

Rustiche frenesie, sogni fioriti, deliri vegetabili, capriccio de’ giardini, Protei frondosi, ameno furor, piante di Cadmo, adulteri giocosi di Pomona, mostri mentiti, zampe di tigri, ceffi d’orso, chimere di serpi, larve di Lemuri. Tutte le immagini si collegano all’insolito, al fantasioso, all’irreale, se non al mostruoso. A ben osservare, il dato propriamente realistico è presente solo nel titolo e nella prima quartina mentre nel resto del componimento non ne abbiamo più alcuna traccia. Da sottolineare che il procedimento è proprio del barocco, in cui prevale la relatività delle cose, l’illusione, la realtà che si trasforma, l’instabilità di ciò che appare ai nostri occhi; questo aspetto della poesia seicentesca, nel lettore, crea inquietudine, un sentimento predominante in quell’epoca.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del sonetto "Cedri fantastici variamente figurati negli orti reggiani"?
  2. Il tema principale del sonetto è la trasformazione fantastica e mostruosa dei cedri negli orti reggiani, che assumono forme mitologiche e spaventose, creando un'atmosfera onirica e surreale.

  3. Quali figure mitologiche vengono evocate per descrivere le trasformazioni dei cedri?
  4. Nel testo vengono evocate diverse figure mitologiche, tra cui Protei, Cadmo, Pomona, chimere, e Lemuri, per descrivere le metamorfosi fantastiche dei cedri.

  5. Come viene descritta la reazione di chi osserva o interagisce con questi cedri trasformati?
  6. La reazione di chi osserva o interagisce con i cedri trasformati è di timore e rifiuto, come evidenziato dalla paura di mordere i frutti che sembrano avere un contatto pericoloso o spaventoso.

  7. Quali sono le caratteristiche stilistiche del sonetto che lo collegano all'età barocca?
  8. Le caratteristiche stilistiche che collegano il sonetto all'età barocca includono l'uso di immagini fantastiche e mostruose, la metamorfosi continua, e un'atmosfera onirica e surreale, che riflettono la relatività, l'illusione e l'instabilità tipiche del barocco.

  9. Qual è l'effetto creato dalla continua metamorfosi degli elementi nel sonetto?
  10. L'effetto creato dalla continua metamorfosi degli elementi nel sonetto è un senso di inquietudine nel lettore, riflettendo il sentimento predominante dell'epoca barocca e sottolineando l'instabilità e l'illusione della realtà.

Domande e risposte

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