Concetti Chiave
- Achillini, nato a Bologna nel 1574 e morto nel 1640, fu un professore di diritto e svolse importanti missioni diplomatiche.
- Amico di Giovan Battista Marino, Achillini fu un importante esponente della letteratura marinista, con poesie pubblicate nel 1620.
- La poesia "Bellissima spiritata" descrive la donna amata da Achillini, immaginata in chiesa come posseduta dal demonio.
- Il sonetto presenta una struttura con rime incrociate nelle quartine e rime incatenate nelle terzine, e utilizza anastrofi.
- Nella poesia, sono presenti figure retoriche come la metafora e l'anafora, evidenziando la complessità stilistica dell'opera.
Biografia di Achillini
-nato a Bologna 1574, mori nel 1640
-professore di diritto
-svolse importanti missioni diplomatiche
-amico e stimatore di Marino infatti fu il maggiore esponente della letteratura marinista
-le sue poesie furono pubblicate nel 1620
-nel 1650 ci fu anche una nuova edizione che comprendeva tutte le sue opere(rime e prose) come ad esempio "bellissima spiritata"
Poesia "Bellissima spiritata"
Là nel mezzo del tempio, a l'improviso,
Lidia traluna gli occhi e tiengli immoti,
e mirano i miei lumi a lei devoti
fatto albergo di Furie un sì bel viso.
Maledice ogni lume errante e fiso
e par che contra Dio la lingua arroti.
Che miracolo è questo, o sacerdoti,
che Lucifero torni in paradiso?
Forse costui, che non poteo, mal saggio,
sovrastar, per superbia, al suo Fattore,
venne in costei per emolarne un raggio?
Torna confuso al tuo dovuto orrore,
torna al nodo fatal del tuo servaggio,
e sgombra questa stanza al dio d'amore!
Analisi del sonetto
- La lirica di Achillini rientra nel genere del sonetto. Achillini nel sonetto Bellissima spiritata descrive la donna di cui è innamorato, immaginandola, quando si trova in Chiesa, come se fosse impossessata dal demonio. La sua amata si chiama Lidia. La struttura del testo non è complessa e come Giovan Battista Marino anche Achillini fa ricorso molto alla presenza delle anastrofi.
- La rima presenta la struttura di rima incrociata nelle quartine, mentre nelle terzine si presenta come incatenata.
- In questi versi: "e par che contra Dio la lingua arroti" è presente una metafora.
- In questi versi "e mirano i miei lumi a lei devoti fatto albergo di Furie un sì bel viso. Maledice ogni lume errante e fiso e par che contra Dio la lingua arroti" è presente un'anafora.
Domande da interrogazione
- Chi era Achillini e quale fu il suo contributo alla letteratura?
- Qual è il tema principale del sonetto "Bellissima spiritata"?
- Quali sono le caratteristiche stilistiche del sonetto di Achillini?
Achillini, nato a Bologna nel 1574 e morto nel 1640, fu un professore di diritto e un importante diplomatico. Fu amico e ammiratore di Marino, diventando il maggiore esponente della letteratura marinista. Le sue poesie furono pubblicate nel 1620, con una nuova edizione nel 1650 che includeva tutte le sue opere.
Nel sonetto "Bellissima spiritata", Achillini descrive la sua amata Lidia come se fosse posseduta dal demonio mentre si trova in chiesa. Il tema principale è l'immaginazione dell'amata in uno stato di estasi o possessione, con un linguaggio ricco di metafore e anafore.
Il sonetto di Achillini presenta una struttura di rima incrociata nelle quartine e incatenata nelle terzine. Utilizza figure retoriche come la metafora e l'anafora, simili a quelle usate da Giovan Battista Marino, con una struttura del testo non complessa.