Alessia.pi
Erectus
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Concetti Chiave

  • Il razionalismo del Quattrocento si manifesta in ambiti pratici come il commercio e la cultura, promuovendo l'uso della ragione nelle azioni umane.
  • Nasce la filologia, una disciplina dedicata alla corretta interpretazione e valutazione dei testi classici, grazie all'influenza del razionalismo.
  • L'impiego della prospettiva rivoluziona la visione del mondo, spostando il focus dalla simbologia medievale a una realistica rappresentazione della natura.
  • L'umanesimo del periodo si estende a vari settori, comprese le scienze naturali, e incoraggia l'interesse per discipline mistiche che preludono alle scienze moderne.
  • Il Quattrocento introduce una nuova "coscienza storica," distinguendo chiaramente tra epoche classiche, medievali e umanistiche, e conferendo al tempo una dimensione cristiana quotidiana.

Indice

  1. L'affermazione del razionalismo nel Quattrocento
  2. L'influenza del razionalismo sulla cultura
  3. La prospettiva e la visione umanistica
  4. Innovazioni del Quattrocento: tempo e coscienza storica

L'affermazione del razionalismo nel Quattrocento

Durante il Quattrocento si afferma il razionalismo(ovvero una corrente filosofico intellettuale che si fonda sull’utilizzo della ragione alla base delle azioni umane) sia in ambiti pratici come i commerci, sia per quanto riguarda la cultura attraverso atteggiamenti di tipo culturale.

L'influenza del razionalismo sulla cultura

Il razionalismo si riscontra anche nello studio dei classici, tanto che nasce un’apposita disciplina: la filologia, materia che permette la corretta interpretazione e la valutazione di testi e documenti appartenenti alle varie epoche. L’applicazione del razionalismo si riscontra anche nell’impiego della prospettiva. Il razionalismo tende inoltre ad avere una visione completa della cultura umanistica e a dimostrare la capacità dell’uomo di imporsi sulla natura.

La prospettiva e la visione umanistica

L’atteggiamento umanistico che prevale nel periodo ricopre vari settori, tra cui le scienze umane, quelle naturali e causa la rapida diffusione di tendenze mistiche quali l’alchimia, l’astrologia e la magia ; che riscontrano interesse nei ceti più alti della società. Queste discipline nonostante richiamino al mondo e alla cultura medievale sono il presupposto che porterà a sviluppare le scienze moderne. Lo spazio, considerato “teocentrico” perde la sua importanza con l’invenzione della prospettiva, la natura non viene più interpretata simbolicamente ma secondo la reale apparenza. Il mondo medievale era concepito infatti secondo due dimensioni opposte, solitamente a carattere simbolo- religioso. In questo ambito la prospettiva permette all’uomo di avere una visione realistica del mondo , infatti alla gerarchia divina va unito un criterio ordinatore, la prospettiva, che permette di interpretare razionalmente gli avvenimenti.

Innovazioni del Quattrocento: tempo e coscienza storica

Fra le varie innovazioni del Quattrocento vi è anche quella del tempo, si verifica infatti che per la prima volta nella storia si acquista una “coscienza storica” che tende a far considerare il passato come un epoca lontana e irriproponibile. L’umanista è quindi cosciente della differenza tra età classica, Medioevo e umanesimo. Il tempo non viene percepito solo come periodo storico, ma anche come tempo quotidiano, ciò si rifà al senso cristiano delle vita, incarnato sia da Lorenzo il magnifico che da Girolamo Savonarola.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto del razionalismo sulla cultura del Quattrocento?
  2. Il razionalismo ha influenzato la cultura del Quattrocento attraverso lo studio dei classici e la nascita della filologia, permettendo una corretta interpretazione dei testi. Ha anche promosso una visione umanistica e la capacità dell'uomo di imporsi sulla natura.

  3. In che modo la prospettiva ha cambiato la visione del mondo nel Quattrocento?
  4. La prospettiva ha permesso una visione realistica del mondo, superando la concezione teocentrica medievale e introducendo un criterio ordinatore che ha reso possibile interpretare razionalmente gli avvenimenti.

  5. Come si è sviluppata la coscienza storica nel Quattrocento?
  6. Nel Quattrocento si è sviluppata una coscienza storica che ha portato a considerare il passato come un'epoca lontana e irripetibile, distinguendo tra età classica, Medioevo e umanesimo, e percependo il tempo anche come quotidiano.

Domande e risposte

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