Concetti Chiave
- La filologia si sviluppa durante l'umanesimo e il rinascimento, raggiungendo il culmine con Lorenzo Valla, focalizzandosi sullo studio letterale delle opere di Platone e Aristotele.
- Il passaggio dal teocentrismo all'antropocentrismo segna un cambiamento culturale ed economico, dove l'uomo diventa il centro, e la ricchezza è vista come opportunità.
- La cultura si laicizza parallelamente alla crescita delle monarchie europee, allontanandosi dalla dominanza teologica medievale.
- Nell'umanesimo si osserva un ritorno a Platone, influenzato dai residui del clero e della cultura medievale.
- Durante il rinascimento, l'accento si sposta su Aristotele, alimentato dall'interesse per la matematica e le scienze, richiedendo un'istruzione più pratica.
Indice
L'evoluzione della filologia
Si studiò molto la "filologia" che nasce nell'umanesimo e prosegue nel rinascimento. Raggiunge l'apice soprattutto con gli studi di Lorenzo Valla. Questa è lo studio delle varie parole che compongono le frasi poichè il ritorno a Platone ed Aristotele venne fatto cercando di studiare letteralmente le loro opere.
Dall'antropocentrismo all'economia
-A livello culturale: prima dell'umanesimo,periodo feudale,esisteva un forte teocentrismo. Dio era al centro di tutto. Quindi si pensava che la ricchezza allontanasse da Dio. A questa mentalità teocentrica si sostituisce l'antropocentrismo quindi l'uomo diventa il centro di tutto. Questo perché era cambiata l'economia e il denaro non era stato più visto in maniera demonizzante,come un peccato,ma come un opportunità.
Laicizzazione e ritorno ai classici
-Laicizzazione della cultura: a livello politico vi è la fioritura delle monarchie europee.
-Nella prima parte,Umanesimo, ci fu forte ritorno a Platone poichè c'era ancora il retaggio del medioevo e quindi del clero che stava nella cultura.
-Nella seconda parte,Rinascimento,diventò molto più attinente lo studio di Aristotele poichè nel rinascimento rinacque l'impulso per la matematica e le scienze.Richiedevano un tipo di istruzione più pratica rispetto a quella teologica del medioevo. Per questo motivo ci fu un ritorno ai classici,soprattutto a Platone ed Aristotele.