Concetti Chiave
- Il poema di Thomas evidenzia il tema dell'amore impossibile, intrecciando i destini di Tristano e Isotta in un legame indissolubile che culmina tragicamente.
- Il viaggio di Isotta si rivela infausto, con circostanze avverse che impediscono l'incontro desiderato e conducono Tristano e Isotta verso un destino di morte.
- La disperazione dei personaggi è un tema centrale, manifestando la loro impotenza di fronte al destino ineluttabile che li separa.
- L'opera di Thomas è caratterizzata da una struttura narrativa ben definita, con sequenze che descrivono il susseguirsi degli eventi in modo chiaro e ordinato.
- I dialoghi e le formule ripetitive sono elementi chiave del poema, con parallelismi che evidenziano il dolore e l'amore disperato dei protagonisti.
Indice
Tristano e il destino crudele
Proponiamo il passo finale del poema di Thomas: Tristano apprende dalla moglie che la nave che avrebbe dovuto portare Isotta ha la vela nera, segnale che indica l’assenza dell’amata. In realtà l’imbarcazione aveva issato la vela bianca, ma Tristano, ingannato dalla moglie, non può saperlo.
Tristano e Isotta rappresentano per la letteratura occidentale il modello degli amanti infelici. Vittime di un destino crudele, i due giovani sono protagonisti di una vicenda che mette in scena esemplarmente quel binomio “amore-morte” destinato a riapparire, con poche varianti, in moltissime opere successive.
Il viaggio di Isotta
Il primo tema presente in questi versi è il viaggio. Il viaggio di Isotta si presenta subito come infausto e sfortunato, a causa delle avverse condizioni in cui si svolge la navigazione di Caerdino, il fedele compagno di Tristano, incaricato di rintracciare l’amata Isotta e riportarla all’amante in fin di vita. Il buon esito della missione è segnalato dalla vela bianca che campeggia in cima all’albero della nave. Ma se la prima parte del viaggio di Caerdino e Isotta procede nel modo migliore, nella seconda parte l’assenza di vento sospinge al largo la nave e, impedendo l’attracco sulla terra, non consente l’agognato incontro tra i due amanti. Non solo: il fato avverso offre il pretesto alla moglie di Tristano di ingannarlo, facendogli credere che sulla nave sia issata la bandiera nera, segnale convenuto per comunicare l’assenza di Isotta la Bionda. Comincia così un altro viaggio: quello che conduce prima Tristano e poi Isotta verso l’aldilà.
Il dolore della comunità
Il dolore per la morte di Tristano coinvolge l’intera comunità e preannuncia la seguente tragica scomparsa di Isotta. Tristano è dunque eroe “tragico”: egli è perseguitato da un destino sventurato. Nei versi di Thomas la disperazione dei protagonisti si presenta come disperazione vana, che non può mutare il corso degli eventi. Infatti, è vano il disperarsi di Caerdino, di Isotta e dell’equipaggio di fronte alle avverse condizioni che impediscono lo sbarco della nave; è inutile la disperazione di Isotta, moglie di Tristano, che con il suo inganno potrà sì impedire il ricongiungimento dei due amanti, ma certo perde il marito per sempre; è vana la disperazione di Tristano, inchiodato dalla malattia e ingannato, che si lascia morire; vano è anche il dolore dei Bretoni, che assistono impotenti allo svolgersi della tragedia; e infine vana è la disperazione di Isotta la Bionda, che arriva troppo tardi, quando ormai il suo amato Tristano è morto.
L'amore assoluto di Tristano e Isotta
Nel brano proposto il carattere assoluto dell’amore di Tristano e Isotta appare con grande chiarezza. Nessuno dei due può infatti sopravvivere all’altro. I loro destini sono incrociati, connessi da un legame indissolubile, che però non può compiersi. Nell’orizzonte ideologico dell’autore, infatti, non c’è alcuno spazio per la compassione nei confronti di un sentimento adulterino, al di fuori dei canoni consacrati dalla Chiesa. Tristano e Isotta la Bionda non sono marito e moglie: sono amanti, e quindi peccatori, e in quanto tali destinati ad espiare la propria colpa. L’originalità dell’opera di Thomas consiste nella sua ambientazione “bretone” e nell’insistenza con la quale l’autore sottolinea il contrasto, presente nell’animo dei due protagonisti, tra la coscienza della natura colpevole del proprio amore e l’incapacità di liberarsene. Strettamente legato all’amore è il tema della morte, che è uno dei tratti dominanti dell’opera di Thomas. Nelle battute finali del poema essa coinvolge direttamente i principali protagonisti ed appare come la logica conclusione e il coronamento di un amore disperato e per molti versi distruttivo.
Le sequenze del brano
Il brano presenta cinque sequenze nettamente distinguibili. Nella prima sequenza si racconta la parte conclusiva della navigazione, che sembra svolgersi all’insegna dell’allegria e della fiducia nell’esito felice. La seconda sequenza narrativa comincia con uno stacco deciso: cala il vento e all’improvviso la nave si blocca. Col mutare delle condizioni climatiche cambiano pure i sentimenti dei protagonisti, adesso disperati per non potere toccare la riva. Nella terza sequenza muta la scena: non più all’aperto, sulla distesa marina, ma all’interno della casa di Tristano. A cambiare sono anche i protagonisti: allo stesso Tristano si aggiunge la moglie Isotta. In questa sezione si consuma l’episodio dell’inganno, che si conclude con la morte di Tristano. Segue la quarta sequenza, che ha un carattere interlocutorio. In essa è in primo piano il compianto per la morte di Tristano, che Isotta, finalmente arrivata a destinazione, apprende da un ignoto anziano. Nella sequenza finale esplode la disperazione della donna, espressa nel lamento per non essere giunta per tempo. A chiudere il brano è quindi la morte di Isotta.
Formule ripetitive e simmetria narrativa
Come accade di solito nelle composizioni medievali destinate alla diffusione orale, anche nel testo di Thomas si rintraccia l’uso di alcune formule ripetitive e di una simmetria narrativa. Si pensi al parallelismo dei passi in cui si esprime il lamento dei due protagonisti. In entrambi i casi si ritrovano termini- chiave analoghi («pietà», «amore», «dolore »), e una stessa dinamica narrativa. La notizia della morte della persona amata innesca infatti in entrambi i casi un processo che porta alla consapevolezza di non potere vivere oltre. Si noti anche che il narratore resta rigorosamente all’esterno del racconto, tanto da non inserire alcun commento riguardante i fatti o le passioni dei personaggi. Questa scelta è confermata dalla presenza di tanti dialoghi in cui i personaggi prendono la parola in prima persona.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del poema di Thomas riguardo Tristano e Isotta?
- Come viene rappresentato il viaggio di Isotta nel poema?
- Qual è il ruolo della disperazione nel poema?
- In che modo l'autore sottolinea il contrasto tra amore e colpa?
- Quali sono le caratteristiche narrative del poema di Thomas?
Il tema principale è l'amore impossibile tra Tristano e Isotta, caratterizzato da un legame indissolubile ma destinato a non compiersi, culminando in una tragica conclusione.
Il viaggio di Isotta è descritto come infausto e sfortunato, con condizioni avverse che impediscono l'incontro con Tristano, e culmina nell'inganno della moglie di Tristano riguardo alla vela della nave.
La disperazione è un tema ricorrente e vana, poiché non può cambiare il corso degli eventi tragici, coinvolgendo tutti i personaggi principali e la comunità.
L'autore evidenzia il contrasto tra la consapevolezza della natura colpevole dell'amore adulterino di Tristano e Isotta e la loro incapacità di liberarsene, in un contesto che non concede compassione.
Il poema presenta sequenze narrative distinte, dialoghi e formule ripetitive tipiche delle composizioni medievali, con un narratore esterno che non commenta i fatti o le passioni dei personaggi.