Concetti Chiave
- Durante l'Umanesimo, il dibattito sulla dignità dell'uomo si concentrava sulla celebrazione della fisicità contro la visione ascetica della vita, sostenuta da opere come "De contemptu mundi" di Innocenzo III.
- Vi era un'enfasi crescente sull'educazione del corpo e la pratica degli esercizi fisici, considerati fondamentali per una formazione completa, come sostenuto da pensatori come Castiglione, Alberti e Rabelais.
- Giannozzo Manetti, nei suoi scritti, ribalta la visione medioevale di Innocenzo III, celebrando la positività del corpo e dei piaceri della vita, integrando la fede religiosa in una prospettiva umanista.
- Manetti sostiene che l'uomo debba gioire dei piaceri naturali come rimedi contro le avversità, con particolare enfasi sul piacere sessuale per la continuità della specie.
- Giannozzo Manetti, nato a Firenze nel 1396 e morto a Napoli nel 1459, fu un influente umanista e diplomatico, noto per la sua traduzione delle opere morali di Aristotele.
Indice
La Dignità dell'Uomo nell'Umanesimo
Durante l’Umanesimo fra i dibattiti più accesi troviamo diverse tematiche che ci rimandano tutte al problema della dignità dell’uomo; fra queste abbiamo la celebrazione della fisicità e del corpo, contro il disprezzo nei confronti della dimensione mondana della vita, sostenuta con vigore dall’opera De contemptu mondi di Innocenzo III. L’uomo non viene più considerato un ricettacolo del male o una prigione dell’anima, ma celebrato come fonte di piacere a cui dobbiamo attingere. Le conseguenze di questa valorizzazione dell’uomo sono molteplici.
Pedagogia e Bellezza Fisica
La pedagogia umanistico rinascimentale mostra un’attenzione particolare all’educazione del corpo e alla pratica degli esercizi fisici, che Baldassare Castiglione, Leon Battista Alberti e François Rabelais considerano irrinunciabili si si vuole raggiungere una formazione dell’individuo completa. Inoltre si dà uno spazio sempre maggiore alle figurative (come succede in Donatello) che rappresentano il corpo umano e alla celebrazione della bellezza fisica, senza limitazione alcuna di tipo moralistico.
Giannozzo Manetti e la Positività del Corpo
Fra i sostenitori della dignità e dell’eccellenza dell’uomo, troviamo Giannozzo Manetti che consacra al tema quattro volumi scritti in latino dal 1451 al 1452. In una delle pagine di questa opera, l’autore tratta in modo sistematico il testo medioevale De contemptu hominis in cui l’autore, papa Innocenzo III, svalutava ogni aspetto e bene terreno in una prospettiva di rinuncia di tipo ascetico. La posizione di Giannozzo Manetti capovolge questa prospettiva sostenendo la positività della funzionalità del corpo e del piacere di vivere.
La Natura e il Piacere di Vivere
La sua celebrazione della fisicità umana si basa sulla fiducia dell’uomo, al centro del mondo, ma non esclude la fede religiosa, di cui, però, capovolge il rapporto. Egli sostiene che l’uomo invece di lamentarsi per le molestie e gli affanni di cui è vittima nella vita, dovrebbe rallegrarsi e consolarsi con i piacere o rimedi che la Natura gli offre in continuazione per combattere il caldo, il freddo, la fatica, i dolori, le malattie. Quando abbiamo fame e sete il miglior antidoto è mangiare e bere, quando abbiamo caldo, la Natura ci offre la possibilità di rinfrescarsi, tutte altrettanto portatrici di diletto. Tuttavia il piacere che si ottiene dalla pratica del sesso è di gran lunga superiore agli altri rimedi perché lo scopo è quello di mantenere la specie che si conserva, ovviamente tramite l’unione del maschio con la femmina, mentre con l’assorbimento del cibo, l’individuo mantiene se stesso, recuperando, in pratica, quanto ha perso.
Vita e Opere di Giannozzo Manetti
Lo scrittore nacque a Firenze nel 1396 e mori a Napoli nel 1459, dove ricopriva l’incarico di segretario di Alfonso d’Aragona è dove si trovava in esilio dal 1453,per dissensi sorti fra lui e Cosimo de’ Medici. A Firenze, partecipò attivamente alla vita politica e fu ambasciatore presso diverse corti italiane. Ottimo conoscitore del latino e del greco, al suo tempo era molto famoso per aver tradotto le opere morali di Aristotele.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del dibattito umanistico riguardo alla dignità dell'uomo?
- Come viene vista l'educazione fisica nella pedagogia umanistico rinascimentale?
- Qual è la posizione di Giannozzo Manetti riguardo al corpo umano?
- Come Giannozzo Manetti interpreta il rapporto tra uomo e Natura?
- Quali sono alcuni aspetti della vita e delle opere di Giannozzo Manetti?
Il tema centrale è la celebrazione della fisicità e del corpo umano, in contrasto con il disprezzo per la dimensione mondana della vita, come sostenuto da Innocenzo III.
L'educazione fisica è considerata essenziale per una formazione completa dell'individuo, con un'enfasi sulla bellezza fisica e senza limitazioni moralistiche.
Giannozzo Manetti sostiene la positività del corpo e del piacere di vivere, opponendosi alla visione ascetica di Innocenzo III.
Manetti crede che l'uomo dovrebbe rallegrarsi dei piaceri e rimedi offerti dalla Natura per affrontare le difficoltà della vita, con un'enfasi particolare sul piacere sessuale.
Manetti nacque a Firenze nel 1396, morì a Napoli nel 1459, e fu noto per la sua attività politica e le traduzioni delle opere morali di Aristotele.