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Concetti Chiave

  • Francesco Petrarca è considerato uno dei primi poeti moderni per il suo focus sull'"io" e la sua dimensione intima, influenzando profondamente la letteratura successiva.
  • Trasferitosi da giovane ad Avignone, Petrarca studiò in Francia e Italia, diventando chierico per sicurezza economica e ottenendo fama come poeta grazie alle sue connessioni.
  • Le sue opere in latino, come "de Africa" e "Secretum", esaltano figure storiche e riflettono il suo dilemma spirituale, mostrando il suo interesse per la filologia.
  • Il "Canzoniere" in volgare è una raccolta poetica organizzata che esplora l'amore e la spiritualità attraverso la figura di Laura, utilizzando uno stile classico e un lessico selezionato.
  • I "Trionfi" sono un poemetto allegorico che rappresenta virtù e concetti astratti attraverso una sfilata simbolica, mostrando l'influenza dantesca nella sua struttura.

Indice

  1. L'influenza di Petrarca nella letteratura
  2. La vita e gli studi di Petrarca
  3. L'incontro con Laura e la carriera ecclesiastica
  4. Il dilemma interiore e la crisi spirituale
  5. Il sostegno a Cola di Rienzo e la peste
  6. Gli ultimi anni e le opere principali

L'influenza di Petrarca nella letteratura

Francesco Petrarca è uno dei grandi classici della letteratura italiana, insieme a Dante e Boccaccio ed è anche uno dei maggiori modelli presi come esempio dagli autori che lo succedettero.

È detto uno dei primi poeti moderni: infatta non generalizza più le situazioni, ma parla del suo "io", esprime la sua dimensione più intima; per questo motivo è anche definiti da molti un preumanista.

La vita e gli studi di Petrarca

Nasce il 19 luglio del 1304 ad Arezzo, seppur di famiglia fiorentina: il padre infatti era originario di Firenze e, proprio come Dante (suo amico), fu cattivamente cacciato dalla sua città natale quando presero potere i guelfi neri.

Quando aveva 8 anni, nel 1312, la sua famiglia si trasferì ad Avignone, dove si era spostata la sede papale: il padre infatti era un notaio.

Francesco e Gherardo, suo fratello, studiano dapprima in Provenza, poi si trasferiscono in Italia per frequentare l'università di Bologna. Dopo la morte del padre nel 1326 i due fratelli tornano in Francia, dove Francesco riuscirà a farsi dare l'accesso alla biblioteca pontificia grazie all'amicizia con Giacomo Colonna stretta all'università.

L'incontro con Laura e la carriera ecclesiastica

L'anno dopo Francesco incontra per la prima volta Laura de Noves, ad Avignone, durante la messa del Venerdì Santo, e lei sarà la sua ispirazione per il Canzoniere.

Nel 1330, per rassicurarsi economicamente, egli diventa chierico: era un sacerdozio minore, ma pur sempre retribuito, e successivamente, di nuovo grazie all'amicizia con Giacomo, diventa anche segretario del cugino, il Cardinal Colonna.

Nel frattempo Petrarca aveva già iniziato a scrivere alcune opere e stava già acquisendo della fama: infatti sia la città di Roma che l'università di Parigi gli offrono una laurea poetica: lui, dato anche il periodo (la cosìddetta "cattività Avignonese") preferisce recarsi a Roma e l'8 aprile 1341 viene incoronato poeta con l'alloro dal re di Napoli Roberto d'Angiò.

Il dilemma interiore e la crisi spirituale

Il modello poetico di Petrarca era Sant'Agostino, uno dei padri fondatori della Chiesa, che ha scritto per difenderla ed ha messo in chiaro le fondamenta di questa in chiave personale.

In particolare Francesco ha apprezzato e tratto modello dalle "Confessioni", a cui si rifà quando nelle sue opere tratterà del suo dilemma interiore: infatti egli vorrebbe poter scegliere il bene spirituale anzichè quello materiale, ma non ci riesce e continua a preferire il secondo. A questa pesante crisi spirituale si aggiunge anche il ritiro in convento del fratello, Gherardo, che fa riflettere il poeta sulla possibilità di abbracciare una vita monastica. Però egli resta indeciso e preferisce restare chierico. Intanto ritorna a viaggiare, svolgendo intanto anche incarichi diplomatici per il papa e per il Cardinal Colonna. Tra il 1343 e 45 Francesco si sposta fra Napoli, Parma e Verona e qui, nella biblioteca Capitolare, riesce a trovare le lettere di Cicerone, indirizzate al fratello Quinto, ad Attico ed a Marco Giunio Bruto. Petrarca è infatti definito da molti uno dei primi filologi: ossia uno studioso che analizza e confronta le opere antiche fino a risalire all'originale.

Il sostegno a Cola di Rienzo e la peste

Nel 1347 Petrarca appoggia apertamente il governo popolare instaurato da Cola di Rienzo, che propone le istituzioni repubblicane dell'antica Roma. Questo appoggio porta il poeta alla chiusura dei rapporti con la famiglia Colonna, a cui questa insurrezione aveva ucciso dei membri.

In quegli anni si stava anche attraversando un periodo molto difficile: la peste stava attraversando i vari paesi ed era giunta anche in Europa, dove aveva raggiunto e portato via amici cari ed anche Laura, la donna amata.

L'anno dopo inizia la sua raccolta di testi ed opere che avrebbe poi raccolto nel suo "Canzoniere".

Nel 1350 Francesco si reca a Roma in occasione del Giubileo e, mentre stava sostando a Firenze, incontra e stringe amicizia con Giovanni Boccaccio.

Tre anni dopo il poeta decide di lasciare definitivamente la Provenza: si trasferisce prima a Milano, ospite di Giovanni Visconti, della cui famiglia diventa per un periodo ambasciatore: si reca infatti a Parigi nel 1361 per un solenne festeggiamento della liberazione di Giovanni il Buono, prima prigioniero degli inglesi in seuito alla battaglia di Poitiers. Nello stesso anno decide di lasciare Milano a causa della peste che stava devastando la città.

Si sposta dunque a Venezia dove il governo cittadino gli offre un magnifico palazzo ed in cambio gli chiede di donare al convento di San Marco la sua biblioteca personale, una volta morto (essa infatti conteneva circa 10.000 volumi, ed era quindi immensa per l'epoca). Egli accetta, e qui porterà a termine molti proggetti letterari.

Nel 1368 si trasferisce a Padova, ospite del signore Francesco de Carrara, che gli donerà un terreno ad Arquà. Qui egli si farà costruire una casa e morirà il 18 luglio del 1374 (la vigilia del suo settantesimo compleanno), assistito dalla figlia Francesca (avuta da una relazione clandestina: Francesco era infatti un chierico ed era tenuto quindi a rispettare il voto di castità).

Gli ultimi anni e le opere principali

Petrarca era convinto che avrebbe raggiunto la fama grazie alle sue opere in Latino, in particolare grazie al "de Africa". Ecco una breve descrizione delle sue opere più importanti.

- Il "de Africa" è un poema epico in cui il poeta tratta delle imprese di Scipione l'Africano, il generale romano che sconfisse Annibale nella Seconda Guerra Punica nel 202 a.C., proprio questa opera gli fece acquistare la fama grazie a cui ricevette la laurea poetica;

- il "de villis illustribus" è una raccolta delle biografie degli "uomini illustri", quindi dei personaggi più famosi romani, esprimendo la storia come maestra di vita che offre esempi da seguire e da evitare;

- il "de vita solitaria" è un trattato in due libri in cui Petrarca esalta l'isolamento dedito alla lettura ed alla scrittura in luoghi tranquilli e sereni basandosi su esempi concreti: eremiti, personaggi biblici, santi, figure storiche...

- il "de otio religioso" è un trattato che esalta la vita monastica e la scelta dell'ozio religioso, che altro non è se non l'allontanamento dai beni fisici e materiali per potersi avvicinare quindi a quelli spirituali;

- il "Secretum" è una conversazione immaginaria tra il poeta e Sant'Agostino, ambientato negli anni della crisi spirituale del poeta (quindi 1342/3) seppur scritto intorno 1347/53; l'opera è composta di tre libri in cui il poeta si confessa, ammette le sue debolezze ecc...

- l' "epistolario" è una raccolta di lettere indirizzate ad amici, intellettuali suoi contemporanei, signori e uomini di Chiesa;

seppur tratta di eventi realmente vissuti, il poeta un ritratto ideale dell'uomo presente nelle lettere in modo da adattarlo perfettamente al ruolo di guida seguendo la morale cristiana e la conoscenza letteraria;

l'epistolario è composto di 66 lettere in esametri scritte fra il 1305 e 1361, dette epistole metrice, e di altre 3 raccolte in prosa (Familiares, Sine nomine, Senile) più le Variae.

- l'opera forse più famosa di Petrarca è stata "Rerum Vulgari Eloquenti", scritta in volgare seppur il titolo è latino, tradotto "frammenti di cose in volgare";

il "Canzoniere" è il primo esempio di raccolta poetica organizzata ed ordinata dall'autore stesso: contiene principalmente sonetti e canzoni, ma anche ballate e madrigali;

c'è un componimento per ogni giorno dell'anno, più uno introduttivo: in totale sono 366;

l'opera è concentrata sulla figura di Laura, che ha un ruolo importante in quanto non simboleggia solo l'amore che il poeta prova per lei, ma anche la sua attrazione verso il bene materiale, è l'ancora che lo trattiene a terra e non gli permette di innalzarsi, lo distacca da Dio;

principalmente l'opera è divisa in due parti: in vita e in morte di Laura, ma attenzione: i componimenti non sono posti in ordine cronologico: per esempio il sonetto introduttivo è stato scritto intorno al 1350, quando Laura era già morta;

gli argomenti principali sono amore, desiderio e ricordo;

Petrarca utilizza sempre schemi molto rigidi e standard, simili ai grandi classici greci e latini, usa inoltre anche molte figure retoriche;

il lessico è stato attentamente scelto: usa solo 10.000 parole circa, pochissime, e utilizza inoltre uno stile mediamente levato;

in questa opera viene introdotto il paesaggio - stato d'animo;

- "i trionfi" è un poemetto allegorico - didascalico in terzine dantesche in cui ha luogo una parata in cui sfilano in ordine i carri di amore, pudicizia, morte, fama, tempo ed eternità insieme a vari personaggi mitici e storici.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'influenza di Petrarca nella letteratura italiana?
  2. Francesco Petrarca è considerato uno dei grandi classici della letteratura italiana, insieme a Dante e Boccaccio, ed è un modello per gli autori successivi. È definito uno dei primi poeti moderni per il suo focus sull'"io" e la dimensione intima, guadagnandosi il titolo di preumanista.

  3. Come si sviluppa la carriera ecclesiastica di Petrarca?
  4. Petrarca diventa chierico nel 1330 per motivi economici e, grazie all'amicizia con Giacomo Colonna, diventa segretario del Cardinale Colonna. La sua carriera ecclesiastica gli permette di ottenere incarichi diplomatici e di viaggiare, pur mantenendo un dilemma interiore tra vita spirituale e materiale.

  5. Qual è il ruolo di Laura nella vita e nelle opere di Petrarca?
  6. Laura de Noves è l'ispirazione per il "Canzoniere" di Petrarca. Rappresenta non solo l'amore del poeta, ma anche la sua attrazione verso il bene materiale, distaccandolo da Dio. L'opera è divisa in due parti: in vita e in morte di Laura, e tratta temi di amore, desiderio e ricordo.

  7. Quali sono le opere principali di Petrarca e i loro temi?
  8. Tra le opere principali di Petrarca ci sono il "de Africa", "de villis illustribus", "de vita solitaria", "de otio religioso", "Secretum", l'"epistolario", "Rerum Vulgari Eloquenti" (Canzoniere) e "i trionfi". Queste opere trattano temi di eroismo, isolamento, vita monastica, crisi spirituale, amore e desiderio.

  9. Come affronta Petrarca la crisi spirituale nella sua vita?
  10. Petrarca vive un dilemma interiore tra il desiderio di scegliere il bene spirituale e la preferenza per il materiale. La sua crisi spirituale è influenzata dal ritiro in convento del fratello e si riflette nelle sue opere, come il "Secretum", dove dialoga immaginariamente con Sant'Agostino.

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