Concetti Chiave
- Il poema di Georg Trakl è una rappresentazione metaforica e cupa del mondo contemporaneo, avvicinandosi all'espressionismo.
- La prima strofa evoca immagini di guerra, con frastuono, collera e sangue, evidenziando un'atmosfera di violenza e irrazionalità.
- Nella seconda strofa, immagini inquietanti mostrano la notte personificata, soldati morenti e spiriti dei caduti, creando un ambiente lugubre.
- La terza strofa si focalizza su una città avvolta da rovi, evocando morte e sangue, con una visione onirica e psicanalitica.
- Il componimento ha un andamento circolare, sottolineato dall'uso dell'aggettivo "selvaggi" nella prima e nell'ultima strofa.
La collera del popolo
Ai selvaggi organi della tempesta invernale
somiglia del popolo l’oscura collera,
la purpurea onda della battaglia,
di stelle sfrondate.
Immagini inquietanti della notte
Con cigli infranti, argentee braccia
fa cenno ai soldati morenti la notte.
Nell’ombra dell’autunnale frassino
sospirano gli spiriti degli abbattuti.
La città e la violenza
Sterpaglia spinosa cinge la città.
Da sanguinanti gradini discaccia la luna
le atterrite donne.
Selvaggi lupi irruppero attraverso la porta.
Il tema del componimento è la rappresentazione metaforica, cupa e violenta del mondo contemporaneo con una tecnica che avvicina il poeta all’espressionismo.
- Prima strofa: “L’oscura collera del popolo è simile gli organi di una tempesta invernale, l’onda color porpora della battaglia, le stelle ridotte all’essenziale”. La prima strofa ci rimanda ad alcune immagini della guerra: il frastuono della battaglia, l’ira del popolo minacciosa (o forse la rabbia dei soldati in azione), il colore rosso della battaglia che richiama il sangue versato, le stelle inesplicabilmente sfrondate. Ci troviamo in un modo fatto di violenza e di irrazionalità. Significativo è l’aggettivo “selvaggi” che si ritrova anche nell’ultimo verso della quarta strofa, il che ci permette di affermare che il componimento ha un andamento circolare.
- Seconda strofa: “Con le ciglia spezzate da una ferita, ) e con le braccia color argento (perché illuminate dalla luna) la notte fa cenno (forse per avvertire che l’ora è arrivata) ai soldati morenti. Gli spiriti dei caduti giacciono all’ombra del frassino d’autunno”.
La seconda strofa è un susseguirsi di immagini inquietanti che ci trasportano nella realtà circostante: la notte personificata dal corpo color argento, ma anch’essa ferita, i sodati morenti, gli spiriti dei morti, l’ombra d’autunno dei frassino, tenendo presente che i frassino in autunno non fanno ombra perché è una pianta a foglie cedue. Il campo semantico dei termini adoperati ci rimanda ad un ambiente cupo, sinistro, lugubre se non terrificante
- Terza strofa: “La città è circondata da una cortina di rovi, la luna scaccia via le donne impaurite dai gradini degli edifici che grondano sangue. Attraverso la porta (forse della città o delle case), entrarono con violenza dei lupi selvaggi.”
L’attenzione si sposta sulla città dove tutto evoca morte e sangue. Sono immagini separate da lunghe pause che dal punto di vista logico non sembra avere dei punti in contatto, ma che invece sono correlate dal sangue e dal tema della guerra. La visione dell’insieme è onirica, irreale, di carattere psicanalitico.
V. degli Albeti e E. Innerkofler, in G.Trakl, Le poesie, Garzanti, Milano, 1983
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del componimento?
- Come viene descritta la collera del popolo nella prima strofa?
- Quali immagini inquietanti emergono nella seconda strofa?
- Cosa simboleggia la città nella terza strofa?
Il tema principale è la rappresentazione metaforica, cupa e violenta del mondo contemporaneo, con un approccio espressionista.
La collera del popolo è paragonata agli organi di una tempesta invernale, all'onda purpurea della battaglia e alle stelle sfrondate, evocando immagini di guerra e violenza.
La seconda strofa presenta immagini inquietanti come la notte con ciglia infrante e braccia argentee, i soldati morenti e gli spiriti degli abbattuti sotto l'ombra di un frassino autunnale.
La città è simbolo di morte e sangue, circondata da rovi e invasa da lupi selvaggi, con immagini oniriche e psicanalitiche che evocano la guerra.