Analisi e significato della poesia "Nuotatore" di Sandro Penna

“Nuotatore” rappresenta uno dei componimenti più noti della raccolta “Poesie”, pubblicata nella prima edizione nel 1957 presso Garzanti, venne scritta in endecasillabi composto solamente di cinque versi, di cui il primo e il terzo considerati come a scaletta. L’ambientazione è a dir poco bucolica, il poeta si trova infatti in riva al mare e la sua attenzione si focalizza temporaneamente su un giovane che si allontana dalla spiaggia per poi tuffarsi nell’acqua e inizia a nuotare, questa immagine è fondamentale perché il rumore del tuffo ha un ruolo quasi di sveglia, in quanto riscuote l’autore e anima successivamente una sorta di epifania. In realtà però questo tipo di ambientazione marina non è affatto estranea alla poesia di Sandro Penna, appare infatti già dai suoi primi componimenti e non a caso “Nuotatore” rappresenta una delle prime poesie della raccolta, in quanto venne scritto nel 1939.

Il giovane nuotatore e il poeta

Il protagonista non è l’autore stesso con le sue più intime riflessioni, è invece il giovane ragazzo, nonché il nuotatore del titolo, che con il suo “guizzo” risveglia letteralmente il poeta, che poi finisce per ritornare nel suo mondo fatto di solitudine e quindi assorto nelle sue riflessioni. Questo permette di identificare una sorta di distacco tra la spiaggia, luogo di solitudine e angoscia, e il mare, luogo di liberazione da tutte le preoccupazioni, e questo distacco e proprio sottolineato dal rumore che si verifica nel momento in cui il giovane si tuffa nell’acqua.

Stile e vita di Sandro Penna

La poesia è estremamente lapidaria, come avviene spesso nella letteratura di Penna, il lessico è ridotto ma proprio per questo oggetto di una profonda riflessione e ricerca linguistica che permette di introdurre il lettore ad alcune parole chiave, anche queste frutto di una ricerca anteriore. Dal punto di vista fonico, il tema viene ulteriormente richiamato con alcuni stratagemmi come l’incursione frequente della vocale “o”, che si riscontra in parole come: poi, tolse, stirò, guardò, occhi, corpo, lasciò, numerose parole considerando la brevità del componimento. Il richiamo alla lettera o ovviamente serve per evidenziare l’oscurità che il poeta sente e quindi facilitarne la comprensione da parte del lettore. Il poeta dimostra inoltre una stretta connessione tra il suo stile letterario e la sua vita privata, questi sentimenti di isolamento emotivo caratterizzavano infatti anche la sua vita quotidiana, con la frequente tendenza ad aprirsi emotivamente solo con alcuni amici stretti.