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Concetti Chiave

  • Nel Novecento, alcuni autori hanno rielaborato l'allegoria dantesca, trovando ispirazione nel suo modello di "figuralità" per affrontare temi complessi.
  • Thomas Stearns Eliot ed Eugenio Montale sono esempi di poeti novecenteschi che hanno utilizzato l'allegoria dantesca per esplorare questioni spirituali e religiose.
  • L'allegoria dantesca si fonda sulla rappresentazione concreta di eventi che nascondono significati più profondi, spesso spirituali, un metodo che molti autori del Novecento hanno trovato ancora rilevante.
  • La crisi delle strutture sociali e culturali nel Novecento ha reso l'allegoria dantesca un modello efficace per discutere i grandi temi della vita.
  • Gli autori del Novecento, come Eliot e Montale, hanno usato l'allegoria per affrontare la crisi dei sistemi tradizionali di pensiero, ispirandosi alla capacità di Dante di trattare questioni trascendenti.

Indice

  1. L'allegoria nel temporale di Rebora
  2. Eliot e Montale: due esempi di allegoria
  3. La crisi dell'uomo novecentesco

L'allegoria nel temporale di Rebora

Nel testo di Rebora si è visto che dietro la raffigurazione di un temporale è possibile individuare un senso allegorico. Si tratta di un'allegoria abbastanza elementare e diretta, che l'esempio di Dante ha certamente incoraggiato ma che non sfrutta però a pieno il potenziale del modello della "figuralità" dantesca.

Ciò tuttavia avviene in altri autori del Novecento, che affrontano in modo più consapevole e organico la questione dell'allegoria dantesca.

Eliot e Montale: due esempi di allegoria

Consideriamo qui, in particolare, i casi del poeta americano Thomas Stearns Eliot (nato nel 1888 negli Stati Uniti e morto a Londra nel 1965; premio Nobel nel 1948) e di quello italiano Eugenio Montale (1896-1981; premio Nobel 1975): due casi esemplari sia per la grandezza degli autori sia per l'analogia delle loro scelte.

Una premessa di fondo. L'allegoria dantesca consiste nella rappresentazione realistica e concreta di fatti dietro i quali è possibile rintracciare un significato ulteriore di carattere generale (cioè, secondo Dante, spirituale e religioso). Ciò significa che l'allegoria è lo strumento che permette a Dante di parlare ancora di grandi questioni, come il rapporto degli uomini con Dio, nel momento in cui tali questioni tendono a sfuggire al controllo della ragione per il modificarsi delle strutture sociali e culturali e per la crisi conseguente del vecchio impianto trascendente della cultura e della società medievali.

La crisi dell'uomo novecentesco

Ebbene: una crisi in parte simile colpisce l'uomo novecentesco, che avverte ancora spesso il bisogno di affrontare i grandi temi del significato della vita ma non sa più come parlarne direttamente, e soffre la crisi dei grandi sistemi tradizionali del pensiero moderno. Il metodo dell'allegoria dantesca risulta dunque un modello efficace al quale ispirarsi.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato allegorico nel temporale di Rebora?
  2. Nel testo di Rebora, il temporale è utilizzato come allegoria per rappresentare un senso più profondo, sebbene in modo elementare e diretto, ispirato dal modello dantesco.

  3. Come Eliot e Montale utilizzano l'allegoria nei loro lavori?
  4. Eliot e Montale, entrambi premi Nobel, utilizzano l'allegoria in modo consapevole e organico, ispirandosi al modello dantesco per affrontare grandi temi spirituali e religiosi.

  5. Qual è la crisi affrontata dall'uomo novecentesco secondo il testo?
  6. L'uomo novecentesco vive una crisi simile a quella medievale, sentendo il bisogno di discutere i grandi temi della vita ma trovandosi privo dei tradizionali sistemi di pensiero, rendendo l'allegoria dantesca un modello efficace.

Domande e risposte

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