Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il linguaggio figurato arricchisce le parole con significati aggiuntivi, oltre a quelli propri, tramite vari procedimenti intellettuali.
  • È ampiamente utilizzato sia nel linguaggio quotidiano che in quello letterario, in prosa e poesia, ed è noto anche come linguaggio "traslato" o "metaforico".
  • La metafora sostituisce un vocabolo con un altro basato su una somiglianza, come "leone di Caprera" per Garibaldi.
  • La sineddoche utilizza una parte per rappresentare il tutto, come "carene" al posto di "navi".
  • La metonimia impiega un termine in relazione di dipendenza, come "pane" per riferirsi al lavoro e sforzo necessario per guadagnarsi da vivere.

Indice

  1. L'evoluzione del linguaggio figurato
  2. Esempi di linguaggio figurato
  3. Tipologie di linguaggio figurato

L'evoluzione del linguaggio figurato

La parole che sono state coniate nel tempo sono molto numerose, tuttavia insufficienti per manifestare tutti i suoi pensieri dell’uomo. Pertanto al significato proprio delle parole, è stato necessario aggiungere via via, con vari procedimenti intellettuali, un altro significato, chiamato figurato.

Esempi di linguaggio figurato

Esempio:

• Durante il temporale il tuono ha tuonato tutta la notte = il verbo “tuonare” è utilizzato in senso proprio

• Il predicatore ha tuonato dal pulpito ai fedeli = il verbo “tuonare” è utilizzato in senso figurato e significa “ha predicato con veemenza”.

Il linguaggio figurato è istintivo ed è molto diffuso sia nel linguaggio familiare che letterario, sia in prosa che in poesia.

Si chiama anche “traslato” (da una parola latina che significa “trasportato) oppure “metaforico”.

Tipologie di linguaggio figurato

I procedimenti per cui una parola da un significato proprio passa ad acquistarne uno figurato sono quattro:

1) Metàfora

Un vocabolo è usato al posto di un altro in base ad un rapporto di somiglianza

Garibaldi è definito il leone di Caprera = Garibaldi era forte come un leone

2) Sinèddoche

Quando una parola è usata per un’altra in base ad un rapporto di quantità (una parte per il tutto)

• Cento carene solcavano il mare (invece di “cento navi”, la carena è una parte della nave)

3) Antonomàsia

Quando si una parola al posto di un’altra in base ad una relazione di eccellenza. (da un termine greco che significa “cambiare nome”)

• Lorenzo de’ Medici, mecenate fiorentino, protesse gli artisti

La parola “mecenate” deriva da un patrizio romano, Mecenate che, al tempo di Augusto, favoriva lo sviluppo dell’arte, riunendo intorno a sé i più importanti scrittori dell’epoca. Il termine ha quindi il significato di “sostenitore delle arti”.

• Il parroco ha assunto una nuova perpetua.

Il termine “perpetua” deriva da un personaggio, Perpetua, presente nei Promessi sposi, che prestava servizio nella canonica di Don Abbondio. Il termine ha quindi il significato di domestica, donna di servizio in generale.

4) Metonìmia

Se una parola è usata al posto di un’altra in base ad una relazione di dipendenza

• Si guadagna il pane con il sudore della fronte = Mi guadagno il pane con il lavoro che, per la fatica e lo sforzo che deve produrre, produce il sudore.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la necessità del linguaggio figurato?
  2. Il linguaggio figurato è necessario perché le parole coniate nel tempo sono insufficienti per esprimere tutti i pensieri dell'uomo, quindi si aggiunge un significato figurato alle parole.

  3. Quali sono alcuni esempi di linguaggio figurato?
  4. Esempi includono l'uso del verbo "tuonare" in senso proprio e figurato, e l'uso di "leone di Caprera" per descrivere Garibaldi come forte.

  5. Quali sono le tipologie principali di linguaggio figurato?
  6. Le principali tipologie sono metafora, sineddoche, antonomasia e metonimia, ognuna con un diverso rapporto tra significato proprio e figurato.

Domande e risposte

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