Concetti Chiave
- La poesia "Fa così freddo, ti copro i ginocchi…" di Patrizia Valduga esplora il tema del dolore e della malattia attraverso il rapporto tra una figlia e il padre anziano.
- Utilizza un contrasto cromatico tra il bianco della neve e il nero della farfalla, simboli rispettivamente di purezza e morte, per accentuare la tristezza della situazione.
- La lirica evidenzia il legame tra l'inverno e l'agonia del padre, suggerendo che il freddo esterno riflette il gelo interiore della malattia e della morte imminente.
- Il linguaggio della poesia è semplice ma raffinato, con un uso attento degli aggettivi e delle rime per evocare emozioni profonde e desolazione interiore.
- La struttura metrica in ottava di endecasillabi e lo schema di rime (ABABABCC) sottolineano il tono intimo e familiare della lirica, mettendo in risalto la pesantezza della situazione.
Patrizia Valduga è una scrittrice italiana contemporanea, nata nel 1953. Nella poesia, essa assiste, cercando di alleviarne i dolori, un padre anziano e sofferente, pur nella consapevolezza che di fronte all’avanzare della malattia si può fare ben poco. Siamo in inverno e fuori sta nevicando sul paesaggio coperto di brina
Sul bianco della brina a lenti fiocchi
si perde un po' di neve silenziosa;
tu avevi un'ombra nera dentro gli occhi,
ogni giorno ti toglieva qualcosa...
Fa così freddo, ti copro i ginocchi,
tu segui la tua ombra misteriosa,
quella farfalla nera, viva e greve,
non l'hai neanche guardata, quella neve
Indice
Il paesaggio invernale e la malattia
Sul paesaggio ricoperto di brina, si posa la neve che cade nel silenzio con fiocchi lenti. L’uomo lascia trasparire dagli occhi un pensiero triste e nero, cioè il presentimento della morte che si avvicina inesorabilmente e ogni giorno che trascorreva lo privava di qualcosa. Con un gesto di affettuosa premura, la figlia [ la poetessa] copre il padre ammalato per proteggerlo dal freddo. Il termine “freddo” deve essere inteso in senso denotativo cioè come “freddo dell’inverso”, ma anche in senso connotativo come “freddo della malattia e della morte che non tarda a venire”. L’uomo continua a seguire il suo tetro pensiero di morte che aleggia su di lui come una pesante farfalla nera e tale pensiero cupo lo assorbe talmente da impedirgli di vedere la neve, come se la malattia lo privasse a poco a poco delle sue facoltà fisiche e mentali.
Contrasti cromatici e simbolismo
La poesia si articola su di un contrasto cromatico: il bianco delle neve si oppone al nero della farfalla che, metaforicamente corrisponde al cupo pensiero della morte e che ci fa capire come l’uomo sofferente sia del tutto estraneo alla realtà. L’opposizione accentua il senso di tristezza che pervade tutta la lirica
Nella lirica si può cogliere agevolmente un contrasto e un’analogia. Il candore evocato dall’immagine dei fiocchi neve contrasta con la cupa tristezza del genitore che traspare dai suoi occhi. C’è, invece, un’analogia tra l’inverno e l’agonia dell’uomo: il gelo della neve e della brina è lo stesso che ghiaccia l’anima sia della poetessa che del padre in fin di vita. Contro questo gelo, abbiamo il gesto di sollecitudine della figlia che però è inutile perché non serve a proteggere il padre dalla sofferenza e dal destino che lo attende. Fra l’altro, la stessa neve, simbolo di purezza e di gioia infantile, lascia l’uomo indifferente e totalmente estraneo.
Linguaggio e struttura poetica
Il linguaggio è semplice e scorrevole anche se non mancano delle raffinatezze come i tre aggettivi riferiti alla farfalla nera (nera viva e greve). Il lessico appartiene al registro familiare e l’ottava di endecasillabi rientra nella più pura tradizione letteraria. Il gioco delle rime (ABABABCC) è molto evocativo per l’allitterazione: fiocchi”, “occhi”, “ginocchi”: il genitore non alza lo sguardo verso il biancore della neve, ma tiene gli occhi bassi e la testa china sui ginocchi in un atteggiamento che ci indica una forte desolazione interiore. Nello stesso modo la parola “neve” che di solito richiama un senso di leggerezza, nella poesia fa rima con “greve e richiama, per questo la pesantezza degli anni che gravano sulle spalle dell’anziano genitore.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia di Patrizia Valduga?
- Come viene utilizzato il simbolismo cromatico nella poesia?
- Qual è il significato del "freddo" nella poesia?
- In che modo il linguaggio e la struttura poetica contribuiscono al tono della poesia?
- Qual è l'effetto del gesto di premura della figlia verso il padre?
Il tema principale è l'assistenza di una figlia al padre anziano e sofferente, con la consapevolezza dell'inevitabilità della malattia e della morte.
Il bianco della neve contrasta con il nero della farfalla, simbolo del pensiero di morte, accentuando la tristezza e l'estraneità dell'uomo alla realtà.
Il "freddo" ha un doppio significato: denotativo, come il freddo invernale, e connotativo, come il freddo della malattia e della morte imminente.
Il linguaggio semplice e il registro familiare, insieme alla struttura in ottava di endecasillabi e al gioco di rime, evocano un senso di desolazione interiore.
Il gesto di coprire il padre dal freddo è affettuoso ma inutile, poiché non può proteggerlo dalla sofferenza e dal destino che lo attende.