-dille-
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Il teatro popolare del secondo Novecento in Italia vede protagonisti Eduardo De Filippo e Giovanni Testori, entrambi autori di opere che riflettono le loro regioni d'origine.
  • Eduardo De Filippo, di origini napoletane, mette in scena drammi sociali quotidiani con elementi di iconografia tradizionale, utilizzando spesso il dialetto napoletano.
  • Le opere di De Filippo, come "Natale in casa Cupiello" e "Napoli milionaria!", danno dignità alla cultura popolare e ritraggono la resilienza del popolo napoletano.
  • Giovanni Testori è rappresentante dell'espressionismo lombardo, con opere che esplorano una Milano industrializzata e metropolitana, caratterizzata da atmosfere cupe e grigie.
  • Le opere di Testori, incluse nel ciclo "Segreti di Milano", come "La Maria Brasca" e "L’Arialda", presentano personaggi crudi in un contesto urbano spudorato.

Indice

  1. Il Teatro Popolare di De Filippo
  2. Opere e Stile di De Filippo
  3. L'Espressionismo Lombardo di Testori

Il Teatro Popolare di De Filippo

Nel secondo novecento, parallelamente al cinema neorealista che comincia ad instaurare le proprie radici in Italia, si verifica il fenomeno del teatro popolare, di cui Eduaedo De Filippo e Giovanni Testori ne sono esponenti. Il primo, di origini napoletane, è arrivato a mettere in scena i drammi che i suoi compaesani affrontano quotidianamente, facendo luce su questioni sociali di grande rilievo come la precarietà e le condizioni di vita, lo fa mostrando anche una forte matrice di iconografia tradizionale utilizzando ad esempio Pulcinella in chiave moderna, l’obiettivo dunque è anche quello di omaggiare la propria terra con i suoi cittadini, mettendo in evidenza la loro capacità di affrontare ed adattarsi anche alla condizioni più terribili, mantenendo il tipico estro partenopeo.

Opere e Stile di De Filippo

Tra le sue opere più importanti, sicuramente emerge “Natale in casa Cupiello”, primo capolavoro del 1931, a cui seguirono: “Napoli milionaria!” del 1945, “Filumena Marturano” del 1946, “Sabato, domenica e lunedì” del 1959, “Il sindaco di rione Sanità” del 1960 e “Gli esami non finiscono mai” del 1973. Un carattere fondamentale della sua letteratura è sicuramente il fatto di aver riportato dignità alla cultura popolare, segno evidenziato anche a livello di linguaggio in quanto utilizza molto spesso il dialetto napoletano.

L'Espressionismo Lombardo di Testori

Il secondo invece rientra in quel tipo di letteratura definibile come espressionismo lombardo, in cui la ricerca sul linguaggio viene esortato fino ad arrivare ad un tipo di conformazione deformata quasi violenta, che ritrova nella sua letteratura forma tramite personaggi squallidi e crudi che emergono soprattutto nella periferia di Milano. La città di Milano diventa quindi teatro di vicende spudorate e poco decorose, viene infatti estremizzata la conformazione di questa città sempre più industrializzata e metropolitana, cupa e grigia, la cui atmosfera fredda viene reincarata non solo dalle fabbriche sorte recentemente ma anche dalla nebbia che spesso le ricopre. Anche nel caso di Testori emergono alcune opere fondamentali, tra cui “La Maria Brasca” e “L’Arialda” del 1960, parte integrante del ciclo “Segreti di Milano”, successivamente vennero pubblicati “Amleto” nel 1972, “Macbetto” nel 1974, “Edipus” del 1977, “I promessi sposi alla prova” del 1984 e “Sfaust” del 1990, in cui ovviamente vengono rivisitati in chiave grottesca alcuni dei capolavori della letteratura che sono emersi a livello internazionale e che rappresentano pilastri nel panorama letterario mondiale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo di Eduardo De Filippo al teatro popolare italiano?
  2. Eduardo De Filippo ha messo in scena i drammi quotidiani dei napoletani, affrontando questioni sociali come la precarietà e le condizioni di vita, utilizzando una forte iconografia tradizionale e il dialetto napoletano per omaggiare la sua terra e i suoi cittadini.

  3. Quali sono alcune delle opere più importanti di Eduardo De Filippo?
  4. Tra le opere più importanti di Eduardo De Filippo ci sono “Natale in casa Cupiello” (1931), “Napoli milionaria!” (1945), “Filumena Marturano” (1946), “Sabato, domenica e lunedì” (1959), “Il sindaco di rione Sanità” (1960) e “Gli esami non finiscono mai” (1973).

  5. Come si caratterizza l'espressionismo lombardo di Giovanni Testori?
  6. L'espressionismo lombardo di Giovanni Testori si caratterizza per una ricerca linguistica che porta a una conformazione deformata e quasi violenta, con personaggi squallidi e crudi che emergono nella periferia di Milano, una città industrializzata e metropolitana.

  7. Quali opere di Giovanni Testori sono fondamentali per comprendere il suo stile?
  8. Opere fondamentali di Giovanni Testori includono “La Maria Brasca” e “L’Arialda” (1960), parte del ciclo “Segreti di Milano”, oltre a “Amleto” (1972), “Macbetto” (1974), “Edipus” (1977), “I promessi sposi alla prova” (1984) e “Sfaust” (1990), che rivisitano in chiave grottesca capolavori letterari internazionali.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community