Concetti Chiave
- La figura dell'inetto è centrale, rappresentata da Zeno incapace di emulare il padre e di realizzarsi nella vita.
- Zeno nutre un disprezzo nascosto verso il padre, scegliendo di essere inetto come forma di ribellione.
- I sensi di colpa di Zeno derivano dalla sua incapacità di ammettere il suo disprezzo, creando alibi e autoinganni.
- L'episodio dello schiaffo del padre morente rappresenta il culmine del conflitto paterno-filiale in "La coscienza di Zeno".
- Dopo la morte del padre, Zeno si rifugia nel ruolo infantile di debolezza, cercando di sentirsi "buono".
L'Inetto e il Conflitto Paterno
- Definizione di Inetto come figura incapace di realizzarsi concretamente nella vita non riuscendo ad assumere i tratti caratteristici della figura paterna.
- Disprezzo nascosto verso il padre
Zeno vuole essere un inetto per contrapporsi alle solide certezze che invece appartengono totalmente al padre borghese
Sensi di Colpa e Autoinganni
- > Trasforma questi impulsi in sensi di colpa non ammettendoli alla propria coscienza; si crea alibi e autoinganni in una prospettiva totalmente inattendibile.
La coscienza di Zeno, nell'episodio dello schiaffo da parte del padre, vecchio e malato, è l'opera di Svevo che analizza nel modo più adatto il conflitto con la figura paterna.
Il padre di Zeno , ormai vecchio e in fin di vita, in preda alla confusione mentale ha la sensazione che il figlio gli voglia negare l’aria avvertendo quell’odio represso che c’è in lui; la conseguenza di ciò è uno schiaffo a Zeno.
Quest’ultimo si sente come un “bambino punito” e la sua interiorità viene avvolta da un forte senso di colpa. Subito egli si tenta di dimostrare la propria innocenza, che però è impedito dalla successiva morte del padre.
Alla fine il protagonista si adatta al ruolo infantile della debolezza nei confronti del genitore, arrivando all’obiettivo di sentirsi “buono, buono ”.