Concetti Chiave
- Vittorio Sereni è stato un poeta e scrittore italiano, noto per la sua esperienza di prigionia durante la seconda guerra mondiale.
- "Diario di Algeria" (1947) è una raccolta che testimonia la sua condizione di combattente e prigioniero di guerra.
- La poesia descrive il momento dello sbarco in Normandia, evocando speranze e disillusioni del poeta.
- I versi liberi e la struttura metrica irregolare riflettono l'incertezza e il caos del periodo.
- La lirica si conclude con una data e un luogo, segnando un ricordo indelebile del conflitto vissuto.
Vittorio Sereni (1913 – Milano 1983) è stato un poeta e scrittore italiano.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale lui era un insegnante di italiano e latino in un liceo. Viene richiamato alle armi. Nel 1943 viene fatto prigioniero vicino Tripoli, e trascorre due anni di prigionia, facendo ritorno a casa soltanto a guerra terminata.
Prigionia e poesia
Questa lirica fa parte della raccolta "Diario di Algeria" (1947), una sofferta testimonianza della condizione del poeta prima di combattente e poi di prigioniero di guerra in Algeria.
Evocazione dello sbarco in Normandia
La poesia evoca lo sbarco in Normandia degli anglo-americani per liberare l'Europa durante il conflitto. Le strofe sono due, per un totale di 17 versi liberi, i quali quindi non seguono una struttura metrica precisa. Un esempio di verso settenario può per esempio essere il tredicesimo mentre il primo è un verso endecasillabo.
Era prigioniero in un campo di concentramento presso Orano quando si diffuse la notizia dello sbarco delle truppe alleate in Normandia.
Immaginò che di notte, proprio durante lo sbarco, nel dormiveglia, un'ombra gli si avvicina e gli sussurra di pregare per il destino dell'Europa libera dalla presenza nazista.
Ma ormai il poeta è incredulo ad ogni speranza, indifferente a tutto: si rende conto soltanto della sua condizione di detenuto.
Alla fine della poesia l'autore decide di inserire anche la data (giugno '44) e il luogo probabilmente per non dimenticare nulla di quegli anni cupi e bellicosi.
Non sa più nulla, è alto sulle ali
il primo caduto bocconi sulla spiaggia normanna.
Per questo qualcuno stanotte
mi toccava la spalla mormorando
di pregar per l'Europa
mentre la Nuova Armada
si presentava alle coste di Francia.
Ho risposto nel sonno: - È il vento,
il vento che fa musiche bizzarre.
Ma se tu fossi davvero
il primo caduto bocconi sulla spiaggia normanna
prega tu se lo puoi, io sono morto
alla guerra e alla pace.
Questa è la musica ora:
delle tende che sbattono sui pali.
Non è musica d'angeli, è la mia
sola musica e mi basta.
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico della poesia di Vittorio Sereni?
- Quali sono i temi principali della poesia "Evocazione dello sbarco in Normandia"?
- Come viene descritta l'atmosfera nella poesia di Sereni?
La poesia di Vittorio Sereni è ambientata durante la seconda guerra mondiale, evocando lo sbarco in Normandia e riflettendo sulla sua esperienza di prigionia in Algeria.
I temi principali includono la speranza e l'incredulità del poeta riguardo alla liberazione dell'Europa, la sua condizione di prigioniero e la riflessione sulla guerra e la pace.
L'atmosfera è descritta come cupa e malinconica, con il poeta che si sente indifferente e distaccato, percependo solo la sua condizione di detenuto e la musica delle tende che sbattono sui pali.