Concetti Chiave
- Nathalie Sarraute ha subito una significativa influenza da Marcel Proust, descrivendo il suo lavoro come un grande sconvolgimento per la sua concezione letteraria.
- "Les Tropismes" di Sarraute rappresentano movimenti indefinibili ai limiti della coscienza, all'origine di gesti e sentimenti, pubblicati nel 1939 sebbene iniziati nel 1932.
- Il termine "tropismo" viene utilizzato da Sarraute per rappresentare sensazioni fugaci e intense, movimenti interni che analizzano reazioni fisiche spontanee.
- I testi di Sarraute sono espressioni spontanee di impressioni vivide, caratterizzate da una forma naturale e spontanea, frutto di movimenti interiori concentrati.
- Sotto le convenzioni linguistiche apparentemente banali, Sarraute esplora complessi sentimenti umani intensi, come angoscia e panico, visti come movimenti istintivi.
Influenza di Proust su Serraute
Nel suo lavoro critico, Nathalie Serraute cita più volte Proust tra gli autori che l'hanno ispirata. Riconosce che l'opera di Proust è stata "un grande sconvolgimento" per lei e gli attribuisce una profonda influenza sulla sua concezione letteraria.
I testi di Serraute sono molto brevi rispetto a quelli di Proust.
Nathalie Serraute ha iniziato a scrivere "Les Tropismes" nel 1932, ma lo ha pubblicato nel 1939.
André Gide usava questa parola nel 1914 nel senso di una forza oscura e inconscia che spinge ad agire in un certo modo.
Concetto di Tropismi
La Serrauta dice che i Tropismi sono movimenti indefinibili che scivolano molto velocemente ai limiti della coscienza; sono all'origine dei nostri gesti, delle nostre parole, dei sentimenti che manifestiamo, che sperimentiamo e che è possibile definire.
Usa il termine "tropismo" per descrivere una sensazione fugace, breve, intensa ma inspiegabile.
I tropismi sono movimenti interni. Analizza impercettibili reazioni fisiche spontanee.Espressione spontanea e relazioni umane
I testi che componevano questo primo lavoro erano l'espressione spontanea di impressioni molto vivide, e la loro forma era tanto spontanea e naturale quanto le impressioni a cui davano vita.
Lavorando, mi sono reso conto che queste impressioni erano prodotte da certi movimenti, da certe azioni interiori sulle quali la mia attenzione si era concentrata per molto tempo.
Sotto l'apparente banalità di queste convenzioni linguistiche, ci sono infatti complesse relazioni umane, sentimenti intensi, anche violenti (sentimenti di reclusione, angoscia, panico): Sarraute li descrive come movimenti istintivi, innescati dalla presenza di altri o dalle parole di altri.