Concetti Chiave
- La poesia di Quasimodo, "Ed è subito sera", esplora temi come la solitudine, l'illusione e la transitorietà dell'esistenza umana.
- Il primo verso evidenzia l'isolamento dell'uomo sulla terra, sottolineando una condizione di incomunicabilità e estraneità universale.
- Nel secondo verso, l'immagine di un raggio di sole rappresenta un'illusione di felicità, breve e destinata a svanire, che si tramuta in sofferenza.
- Il terzo verso usa la metafora del calare della sera per simboleggiare la brevità della vita e l'inevitabilità della morte.
- Lo stile della poesia si caratterizza per la metrica libera e l'uso di assonanze e allitterazioni per creare un legame fonico tra i versi.
Ognuno sta solo sul
trafitto da un
La lirica fa parte della raccolta Acque e terre.
Indice
Primo verso: la solitudine
Analisi della solitudine
Ognuno è solo sul cuor della terra
Nel primo verso si ritrova il concetto-chiave della solitudine che non riguarda solo il poeta, ma ogni uomo. Non è un caso se l’aggettivo “solo” si trovi al centro del verso.
Anche se da sempre l’uomo si è trova al centro della terra e tutto ruota intorno a lui, in realtà egli si trova racchiuso di una situazione di incomunicabilità e di estraneità
Inoltre la posizione centrale dell’uomo “sul cuor della terra” sembra quasi significare che la solitudine ha la stessa intensità da qualsiasi parte si guardi e quindi, per questo, è ancor più profonda.
Illusione e sofferenza
Trafitto da un raggio di sole
Nel secondo verso si ha l’immagine del sole che di per sé è positiva perché è legata alla vita, è la speranza, è l’illusione della felicità. L’illusione è di però di breve durata, è destinata scomparire subito e limitata dalla fugacità del singolo raggio la cui luce è troppo effimera per illuminare e riscaldare veramente. L’immagine del raggio del sole che trafigge richiama un’idea di sofferenza; infatti esso non illumina l’uomo, ma sui accanisce contro di esso e lo trafigge.
Breve durata della vita
Ed è subito sera.
Il terzo verso fa ripiombare l’uomo nel buio della sera, metafora nel dolore e nell’angoscia Per sottolineare la brevità della vita e che tutte le illusioni crollano in un istante, il verso è molto più breve degli altri.
Le tematiche affrontate sono: la solitudine, la pena del vivere, la precarietà dell’esistenza ed infine la morte. La vita è fatta di solitudine, di illusioni, e di precarietà e non vale la pena di sperare perché la morte arriva subito. In un certo senso si potrebbe anche dire che la lirica rappresenta la parabola dell’esistenza umana: si vive immersi nella solitudine, ci cerca di raggiungere la felicità, ma quanto raggiunto si consuma in un istante perché, inesorabilmente, arriva immediatamente la morte.
La forma metrica è di versi liberi di varia misura: un doppio senario, un novenario, un settenario. I tre versi sono legati da tutta una serie di richiami fonici:
• terra/sera =
• solo/sole/sta/sul/subito/sera = allitterazione in S
• cuore/terra/sera = allitterazione in R
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del primo verso della lirica?
- Cosa rappresenta il "raggio di sole" nel secondo verso?
- Come viene espressa la brevità della vita nel terzo verso?
- Quali sono le tematiche affrontate nella lirica?
Il tema principale del primo verso è la solitudine universale, che riguarda ogni uomo e non solo il poeta, evidenziata dall'aggettivo "solo" al centro del verso.
Il "raggio di sole" rappresenta l'illusione della felicità e la speranza, ma è un'illusione di breve durata che si trasforma in sofferenza, poiché il raggio trafigge l'uomo invece di illuminarlo.
La brevità della vita è espressa nel terzo verso con la frase "Ed è subito sera", che simboleggia il rapido passaggio dalla luce alla sera, metafora del dolore e dell'angoscia.
Le tematiche affrontate sono la solitudine, la pena del vivere, la precarietà dell'esistenza e la morte, rappresentando la parabola dell'esistenza umana.