Concetti Chiave
- Gianni Rodari è stato un importante scrittore e poeta italiano, celebre per le sue opere di letteratura per l'infanzia e conosciuto per il suo contributo al genere fantastico.
- Rodari ha scritto numerose opere per bambini, tra cui fiabe, racconti e filastrocche, come "Il libro degli errori" e "Favole al telefono", ancora molto apprezzate.
- La "Grammatica della fantasia" è uno dei suoi lavori più conosciuti, un manuale per bambini per alimentare la creatività e l'invenzione di storie.
- Tra le poesie natalizie di Rodari si trovano "Il mago di Natale", "Un abete speciale", "L'albero dei poveri" e "Lo zampognaro", che esprimono temi di generosità e immaginazione.
- Le poesie natalizie di Rodari sono caratterizzate da un desiderio di magia e bellezza, immaginando un mondo in cui i desideri dei bambini si avverano e la generosità è diffusa.

Indice
Introduzione alla figura di Gianni Rodari: chi è e cosa ha scritto
Gianni Rodari è stato noto scrittore, poeta giornalista e pedagogista italiano, specializzato in letteratura per l'infanzia.
Tra i maggiori interpreti del tema "fantastico", Gianni Rodari fu uno tra i principali teorici dell'arte di inventare storie.
Tradotto in molte lingue, Rodari scrisse tanti libri per l'infanzia, quali ad esempio fiabe, racconti e filastrocche (Il libro degli errori, Favole al telefono, Filastrocche in cielo e in terra), ancora oggi letti e amati da grandi e piccini.
Tra le sue opere spicca però la Grammatica della fantasia, una specie di manuale per bambini per imparare a inventare storie coinvolgenti scatenando la fantasia.
Oltre ai libri, Rodari ha scritto anche tanti componimenti poetici, tra cui anche alcune poesie natalizie, come ad esempio Il mago di Natale, Un abete speciale, L'albero dei poveri, Lo zampognaro, Il pianeta degli alberi di Natale.
Per ulteriori approfondimenti su Gianni Rodari vedi qui
Filastrocca di Natale, Gianni Rodari: Il mago di Natale
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
Un abete speciale
Quest’anno mi voglio fare
un albero di Natale
di tipo speciale,
ma bello veramente.
Non lo farò in tinello,
lo farò nella mente,
con centomila rami
e un miliardo di lampadine,
e tutti i doni
che non stanno nelle vetrine.
Un raggio di sole
per il passero che trema,
un ciuffo di viole
per il prato gelato,
un aumento di pensione
per il vecchio pensionato.
E poi giochi,
giocattoli, balocchi
quanti ne puoi contare
a spalancare gli occhi:
un milione, cento milioni
di bellissimi doni
per quei bambini
che non ebbero mai
un regalo di Natale,
e per loro ogni giorno
all’altro è uguale,
e non è mai festa.
Perché se un bimbo
resta senza niente,
anche uno solo, piccolo,
che piangere non si sente,
Natale è tutto sbagliato.
L'albero dei poveri
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
Lo zampognaro
Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso.
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso,
il bianco, il moro, il giallino.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente:
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
Per ulteriori approfondimenti sulle poesie di Natale vedi qui
Domande da interrogazione
- Chi è Gianni Rodari e quali sono le sue opere principali?
- Qual è il tema centrale delle poesie natalizie di Gianni Rodari?
- Cosa farebbe il "mago di Natale" secondo la poesia di Rodari?
- Qual è il messaggio della poesia "Lo zampognaro"?
- Come viene rappresentato l'albero di Natale nella poesia "L'albero dei poveri"?
Gianni Rodari è stato un noto scrittore, poeta, giornalista e pedagogista italiano, specializzato in letteratura per l'infanzia. Tra le sue opere principali ci sono "Il libro degli errori", "Favole al telefono", "Filastrocche in cielo e in terra" e "Grammatica della fantasia".
Le poesie natalizie di Gianni Rodari, come "Il mago di Natale" e "Un abete speciale", si concentrano su temi di magia, generosità e il desiderio di rendere il Natale un momento speciale per tutti, specialmente per i bambini meno fortunati.
Nella poesia "Il mago di Natale", il mago farebbe spuntare alberi di Natale veri in ogni casa e per le strade, carichi di regali per tutti, rendendo il Natale un momento di gioia e condivisione.
La poesia "Lo zampognaro" trasmette il messaggio che, se ci uniamo e collaboriamo, possiamo realizzare miracoli e far sì che lo spirito del Natale duri tutto l'anno, portando felicità e uguaglianza a tutti i bambini.
Nella poesia "L'albero dei poveri", l'albero di Natale è un sogno che non si realizza per i bambini poveri, rappresentato dai fiori di gelo sui vetri, simbolizzando la mancanza di doni e la realtà difficile che affrontano.