Concetti Chiave
- Goffredo Parise, nato a Vicenza nel 1929 e morto a Treviso nel 1986, si è dedicato al giornalismo a partire dal 1954, producendo resoconti di viaggio suggestivi e impegnati.
- Il suo debutto nella narrativa è avvenuto con "Il ragazzo morto e le comete", caratterizzato da un'ambientazione surreale e onirica.
- Parise ha ottenuto il primo successo editoriale con "Il prete bello", un'opera più aderente alla realtà.
- I suoi romanzi successivi esplorano la piccola e media borghesia, con temi di perbenismo e frustrazione, come in "Il fidanzamento" e "Amore e fervore".
- Con "Il Padrone", Parise ha ritrovato il successo, inserendosi nella "letteratura industriale" con uno stile allegorico e favolistico.
Vita e Carriera di Parise
Nato a Vicenza nel 1929, Parise è morto a Treviso nel 1986. Dal 1954 si dedica al giornalismo; dalla sua attività di inviato speciale nasceranno suggestivi e impegnati resoconti di viaggio, riferiti a paesi e momenti cruciali della storia del nostro tempo.
Esordi Narrativi e Stile
Precoce e assai felice l'esordio nella narrativa, con Il ragazzo morto e le comete, che tende a trasferire i dati della realtà su un piano surreale, in cui anche i riferimenti storici vivono in un'atmosfera incantata e allucinata, popolata di apparizioni e di fantasmi, che infrangono i confini tra la vita e la morte, tra il sogno e le cose.
A un'analoga concezione corrisponde il romanzo successivo, La grande vacanza, del 1953. Aderente ai dati del reale resta invece Il prete bello, che ha costituito il primo successo editoriale di Parise. Nel mondo della piccola e media borghesia, con i suoi compromessi e le sue frustrazioni, rivestite da un perbenismo morboso e bigotto, sono ambientati i romanzi successivi, Il fidanzamento e Amore e fervore.Successi e Tematiche Ricorrenti
Parise tornerà al grande successo di pubblico con il Padrone, riconducibile anch'esso nell'alveo della "letteratura industriale", sebbene in forme del tutto particolari.
Il romanzo segue le tappe del progressivo inserimento di un giovane provinciale, ingenuo e sprovveduto, nella grande città e nel mondo della produzione. E' uno schema tipico del romanzo ottocentesco, che non viene tuttavia sviluppato in chiave "realistica", ma nei toni di una favola allegorica.