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Concetti Chiave

  • Eugenio Montale trascorse l'infanzia tra Genova e Monterosso, luoghi che influenzarono profondamente la sua poesia.
  • La sua formazione fu interrotta dalla salute malferma, ma Montale continuò a studiare autonomamente, apprendendo lingue e filosofia.
  • Nel 1917 fu chiamato alle armi, e dopo la guerra, tornò a Genova, dove entrò in contatto con vari letterati.
  • La sua prima raccolta poetica fu pubblicata nel 1925 da Piero Gobetti, un ambiente di resistenza culturale al fascismo.
  • Trasferitosi a Firenze nel 1927, Montale divenne direttore del Gabinetto Vieusseux fino al 1938, partecipando attivamente alla vita culturale della città.

Indice

  1. Infanzia e primi contatti con la poesia
  2. Esperienze di guerra e ritorno a Genova
  3. Incontri letterari e resistenza culturale
  4. Trasferimento a Firenze e relazioni decisive

Infanzia e primi contatti con la poesia

La biografia di Eugenio Montale è specchio fedele della sua etica e del suo modo di concepire la poesia che vuole poeta 'povero uomo' tra una folla di poveri uomini. Divide l'infanzia tra Genova, dove era nato nel 1896, e Monterosso, nelle Cinque Terre della Riviera di Levante, a contatto con quel paesaggio che fin da allora si incide nella sua memoria per poi riaffiorare nella prima fase poetica.

È costretto a interrompere gli studi tecnici per la malferma salute. Nel 1915 tenta anche un'esperienza musicale a cui ben presto rinuncia. Risale a questo periodo il suo primo contatto con la poesia, affermato nel sonetto meriggiare pallido e assorto del 1916.

Esperienze di guerra e ritorno a Genova

Nel 1917 Montale viene chiamato alle armi e inviato al fronte. Congedato nel luglio del 1919 ritorna nella città natale dove stringe rapporti con i letterati che frequentano i caffè Diana in Galleria Mazzini; qui conosce, tra gli altri, il poeta Camillo Sbarbaro. Riprende gli studi ma in modo autonomo e al di fuori di ogni carriera sistematica; impara lo spagnolo ed inglese (che gli permetterà poi una profonda conoscenza delle opere di Thomas Eliot e di Ezra Pound); si interessa di filosofia, soprattutto dei testi di Boutroux e di Bergson che lo avvicinano alla cultura antipositivistica.

Incontri letterari e resistenza culturale

Nel 1922 Montale si trovava a Torino dove conosce il gruppo di Piero Gobetti che su "La rivoluzione liberale" (1922) e il Baretti (1924) cerca di dare voce a una resistenza culturale al fascismo, in quegli anni fiancheggiato dal futurismo e dal dannunzianesimo. Proprio nelle edizioni di Piero Gobetti appare nel 1925 la prima raccolta poetica dj Montale. Sempre nel '25 il poeta firma il Manifesto degli Intellettuali Antifascisti redatto da Benedetto croce, e pubblica sulla rivista milanese "L'esame", omaggio a Italo Svevo, da cui inizia la riscoperta italiana dello scrittore triestino. Nel 1926 Montale incontra Svevo a Milano, ne nasce una affettuosa amicizia testimoniata da numerose lettere.

Trasferimento a Firenze e relazioni decisive

Nel '27 il poeta si trasferisce a Firenze come impiegato della casa editrice Bemporad; nel '29 è nominato direttore del Gabinetto scientifico letterario Vieusseux, incarico che ricoprirà fino al '38 quando verrà allontanato perché non iscritto al Partito Fascista. Nel capoluogo toscano avvengono le relazioni decisive per Montale; fa amicizia con gli scrittori Elio Vittorini, Carlo Emilio Gadda, Guido Piovene Gianna Manzini; frequenta regolarmente il noto caffè degli ermetici, chiamato Le Giubbe Rosse. Nel 1939, già nel cuore della second

Domande da interrogazione

  1. Quali sono stati i primi contatti di Eugenio Montale con la poesia?
  2. Montale ha avuto il suo primo contatto con la poesia durante l'infanzia tra Genova e Monterosso, con il paesaggio che ha influenzato la sua prima fase poetica. Il suo primo sonetto, "Meriggiare pallido e assorto", risale al 1916.

  3. Come ha influenzato la guerra la vita di Montale?
  4. Durante la guerra, Montale è stato chiamato alle armi nel 1917 e inviato al fronte. Dopo il congedo nel 1919, è tornato a Genova, dove ha ripreso gli studi in modo autonomo e ha stretto rapporti con letterati locali.

  5. Qual è stato il ruolo di Montale nella resistenza culturale al fascismo?
  6. Montale ha partecipato alla resistenza culturale al fascismo collaborando con il gruppo di Piero Gobetti e firmando il Manifesto degli Intellettuali Antifascisti nel 1925. Ha anche pubblicato opere che hanno contribuito alla riscoperta di Italo Svevo.

  7. Quali relazioni decisive ha sviluppato Montale a Firenze?
  8. A Firenze, Montale ha stretto amicizie con scrittori come Elio Vittorini e Carlo Emilio Gadda. Ha frequentato il caffè Le Giubbe Rosse, un noto ritrovo di intellettuali, e ha lavorato come direttore del Gabinetto scientifico letterario Vieusseux fino al 1938.

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