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Concetti Chiave

  • Mario Luzi's early works, like "La barca," reflect a hermetic style, characterized by themes of moral unease and civil dissent during Italy's fascist era.
  • Luzi's poetry often explores universal themes such as pain, death, and human existence, aiming to transcend everyday phenomena through sublimation and interrogation.
  • His later collections, such as "Onore del vero" and "Nel magma," mark a shift from hermeticism to a more dialogic and engaged style, addressing themes of love, solidarity, and societal challenges.
  • In his mature works, Luzi embraces a free-flowing style, focusing on the multifaceted reality of life and adopting a role of a scribe rather than a creator.
  • Luzi's later poetry addresses contemporary social issues, including terrorism and war, emphasizing the perpetual search for truth and the human condition as a journey filled with doubt.

Indice

  1. Esordio letterario di Luzi
  2. Temi universali e sublimazione
  3. Poesia come interrogazione
  4. Superamento dell'ermetismo
  5. Conflittualità e introspezione
  6. Espansione del pensiero poetico
  7. Temi civili e verità

Esordio letterario di Luzi

Il primo libro di Luzi, “La barca”, esce nel 1935, esile raccolta di poesie ancora ricche di echi scolastici, in particolare da Foscolo, Leopardi e D’Annunzio, in esse il poeta assume una posizione di autoesclusione e denunzia la propria insofferenza e la propria inquietudine. Il libro porta in scena un mondo di personaggi assorti e atmosfere rarefatte, di oggetti e scene enigmatici e privi di senso, in relazione alla situazione storica italiana, in quel momento dominata dalla dittatura fascista, una posizione simile è un’implicita dichiarazione di disagio morale, di dissenso civile e politico. La raccolta evoca e interroga il rapporto tra uomo e mondo, registrando ciò che si cela al di là dei fenomeni quotidiani, arriva così a scoprire che amare le cose di ogni giorno significa riconoscere che essi valgono, pur nella loro precaria contingenza, come tessere di una dimensione universale che li contiene.

Temi universali e sublimazione

Tutto ciò che vive è parte di un misterioso flusso esistenziale che scaturisce dalla fonte originaria dell’essere, da Dio, e perciò essere accolto con umiltà e carità di cuore, ma questo è possibile solo tramite un processo di sublimazione, ne deriva l’insistere su temi universali come il dolore, la morte e il senso dell’uomo.

Poesia come interrogazione

Il titolo della seconda raccolta di Luzi, “Avvento notturno” è indicativo della natura della poesia: essa è un luogo notturno, sottratto al dominio del sole e della luce, cioè della logica elementare, ma rappresenta anche lo spazio in cui si manifesta la verità. La poesia per lui è un’operazione delicata e precaria, tesa alla coscienza intuitiva di quanto fugge alla ragione, di quanto appartiene all’intimità del singolo uomo, ed è a questa altezza che egli ha sviluppato uno dei suoi artifici stilistici ed espressivi più peculiari: l’interrogazione.

Superamento dell'ermetismo

La domanda di senso e verità che nutre la poesie di Luzi, costringe la scrittura a farsi appello, invocazione e ascolto, nascono così le raccolte pubblicate tra la fine degli anni ’50 e l’inizio del decennio seguente, con cui conferma il superamento dell’ermetismo: “Onore del vero” e “Nel magma”.

Conflittualità e introspezione

Nella prima i testi sono popolati da figure umane indefinite e misteriose a cui si rivolge una domanda d’amore, il desiderio di solidarietà e la gioia di condivisione diventano uno dei motivi portanti della scrittura di Luzi, la rinuncia alla solitudine pare la strada più ideona per arginare il dolore che viene dalla perdita di persone amate, come la madre. Alla sofferenza della morte si oppone però la tenacia dell’amore fraterno. Nel secondo invece troviamo una svolta nella parabola poetica di Luzi, l’opera è animata infatti da un più decisa disponibilità ad affrontare il mondo reale, la società contemporanea caratterizzata dal boom economico. La scrittura acquista un andamento poematico e drammaturgico che mette in scena una serie di inchieste incalzanti che l’autore immagina vengano condotte nei suoi confronti, facendo così assumere alla raccolta l’andamento di un vero e proprio esame di coscienza autocritico, in cui confessa la sua stanchezza e sfiducia: timore di deludere le attese, paura di non reggere il confronto con le asprezze del proprio tempo. I contenuti appartengono a due registri differenti: a livello pubblico viene messa in discussione la vocazione ad una poesia introspettiva e religiosa, a livello privato invece viene registrato l’esplodere di una conflittualità all’interno della sfera affettiva e amorosa. Sul piano stilistico, di conseguenza, il registro lirico e contemplativo viene arricchito da una tecnica rappresentativa, che ricorre a formule espressive del dialogo, con un andamento più fluido e naturale.

Espansione del pensiero poetico

Nelle ultime raccolte poetiche, il pensiero si espande senza ordine apparente, la poesia diventa pura manifestazione dello sciame di idee che attraversa il soggetto, in uno stato di dormiveglia, quindi in una condizione da cui si presume sia più facile cogliere la verità. I testi assumono così un andamento libero, procedendo per scatti momentanei con l’obiettivo di testimoniare la vita in tutte le sue multiformi manifestazioni. Avviene inoltre il passaggio da una poesia ontologica, con cui il poeta nominava il mondo e decifrandolo ne fissava le eterne verità, a una poesia dialogica e critica, che riproduce amorevolmente gli infiniti volti del reale senza ambire a una definitiva interpretazione. Il poeta si scopre non più regista o demiurgo, ma scriba, quindi trascrittore di eventi del continuo e imprevedibile svolgersi dei fatti.

Temi civili e verità

Sceglie anche di affrontare direttamente anche i temi civili: gli anni del terrorismo in “Al fuoco della controversia”, la violenza in Irlanda del Nord, la mafia e la guerra del Golfo nelle raccolte successive. Da un lato descrive l’inferno della società contemporanea, in cui si intrecciano la barbarie della guerra e del terrorismo, dall’altro non rinuncia però a testimoniare il perpetuo accadere della verità tra gli uomini in attimi di “radiosità straripante”. La conclusione a cui approda consiste nello scardinamento di ogni certezza umana, di ogni presunzione di verità, e nel riconoscimento che la vera vocazione dell’uomo è quella del pellegrino, titolare solo dei propri dubbi, la speranza autentica si radica infatti in un’accettazione di essere senza difese.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'esordio letterario di Mario Luzi e quale contesto storico lo ha influenzato?
  2. L'esordio letterario di Mario Luzi è avvenuto con la pubblicazione del suo primo libro "La barca" nel 1935. Questo lavoro riflette un mondo di personaggi assorti e atmosfere rarefatte, influenzato dalla situazione storica italiana dominata dalla dittatura fascista, esprimendo disagio morale e dissenso civile e politico.

  3. Quali sono i temi universali trattati da Luzi e come vengono sublimati nella sua poesia?
  4. Luzi tratta temi universali come il dolore, la morte e il senso dell'uomo, che vengono sublimati attraverso un processo che accoglie l'esistenza con umiltà e carità di cuore, riconoscendo il valore delle cose quotidiane come parte di una dimensione universale.

  5. In che modo la poesia di Luzi si configura come un'interrogazione?
  6. La poesia di Luzi si configura come un'interrogazione attraverso la sua natura notturna e sottratta alla logica elementare, rappresentando uno spazio in cui si manifesta la verità e si sviluppa una coscienza intuitiva di ciò che sfugge alla ragione.

  7. Come si manifesta il superamento dell'ermetismo nella poesia di Luzi?
  8. Il superamento dell'ermetismo nella poesia di Luzi si manifesta attraverso la pubblicazione di raccolte come "Onore del vero" e "Nel magma", dove la scrittura diventa appello, invocazione e ascolto, confermando una nuova direzione poetica.

  9. Quali temi civili affronta Luzi nelle sue ultime raccolte e quale conclusione raggiunge?
  10. Nelle sue ultime raccolte, Luzi affronta temi civili come il terrorismo, la violenza in Irlanda del Nord, la mafia e la guerra del Golfo. La conclusione a cui giunge è lo scardinamento di ogni certezza umana e il riconoscimento della vocazione dell'uomo come pellegrino, titolare solo dei propri dubbi.

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