Concetti Chiave
- La poesia di Mario Luzi esplora la figura della madre, raffigurandola come un'ombra celestiale, simbolo di continuità e affetti familiari.
- L'opera si struttura in tre quartine di endecasillabi, descrivendo la madre come una presenza eterea che trascende la vita terrena.
- Luzi immagina la madre in una dimensione ultraterrena, avvolta in un alone di luce e candore, proiettata verso il paradiso.
- Il componimento trasforma la morte della madre in un messaggio di speranza e salvezza, attraverso il ricordo positivo del poeta.
- L'uso di immagini come "nuvola di cenere e sole" suggerisce una fusione tra distruzione e rinascita, alludendo alla fragilità e trasfigurazione.
Forse, infranto il mistero, nel chiarore
del mio ricordo un’ombra apparirai,
un nonnulla vestito di dolore.
Tu, non diversa, tu come non mai:
solo il paesaggio muterà colore.
In un nembo di cenere e di sole
identica, ma prossima al candore
del cielo passerai senza parole.
Io ti vedrò sussistere nel vago
degli sguardi serali, nel ritardo
dei fuochi che si spengono in un ago
di luce rossa a cui trema lo sguardo.
Riflessioni sulla figura materna
Il componimento, articolato in tre quartine di endecasillabi, ci presenta la figura della madre del poeta, da un lato minacciata dalla fragilità che è propria delle cose terrene, ma anche in gradi di trasfigurarsi in una figura celestiale, fatta di luce e proiettata verso il colore candido del paradiso. Essa viene immaginata come una figura incorporea, un ombra, un nonnulla che ormai ha valicato l’ultimo confine della vita ed è entrata in una dimensione ultraterrena, acquisendo così un aspetto silenzioso e rassicurante. Il ricordo fa si che per il poeta essa diventi il simbolo della continuità degli affetti familiari. Pertanto la morte della madre si trasforma in un messaggio positivo di salvezza e di speranza.
Il mistero della morte
Forse, una volta infranto il mistero della morte, tu apparirai come un’ombra all’interno di un mio ricordo luminoso, come un’ombra inconsistente avvolta nel dolore. [E mi apparirai] non diversa da quando eri viva, te stessa come non mai
Soltanto il paesaggio cambia colore.
In una nuvola di cenere al sole [ossimoro che allusione alla distruzione portata dalla guerra e alla morte, ma probabilmente si tratta di un’antitesi come morte e resurrezione]
Sei identica [termine messo in rilievo dall’enjambement],
ma vicina al colore candido del cielo, passerai davanti ai miei occhi senza parlare [la figura della madre sembra confondersi con la luce del cielo per cui la morte si associa alla trasfigurazione]
E ti vedrò continuare ad esistere nella indeterminatezza degli sguardi della sera [probabile allusione a delle consuetudini familiari quando la famiglia si ritrovava riunita e i componenti si scambiano degli sguardi], nel ritardo in cui la luce rossa dei fuochi si spenge assumendo la forma assottigliata di un ago [l’immagine ci rimanda al concetto del trascorrere del tempo, materializzato dalla materia che piano piano si esaurisce, come la fiamma del focolare domestico] e a cui trema lo sguardo.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale del componimento?
- Come viene rappresentata la madre del poeta nel testo?
- Qual è il significato del paesaggio che cambia colore?
Il tema centrale è la riflessione sulla figura materna e il mistero della morte, con la madre del poeta che si trasfigura in una figura celestiale e rassicurante, simbolo di continuità degli affetti familiari.
La madre è rappresentata come un'ombra incorporea e celestiale, avvolta nel dolore ma proiettata verso il paradiso, simbolo di salvezza e speranza.
Il cambiamento di colore del paesaggio simboleggia la trasformazione e la trasfigurazione della madre, che passa dalla vita terrena a una dimensione ultraterrena, associando la morte alla resurrezione.