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Concetti Chiave

  • "Una sera come tante" è parte della raccolta "La vita in versi" di Giovanni Giudici, pubblicata nel 1965 da Arnoldo Mondadori.
  • La poesia è composta da sette strofe di sette versi ciascuna, con lunghezze variabili e uno schema di rime irregolare.
  • Scritta nel 1962, la poesia esplora la frustrazione e l'oppressione dell'uomo contemporaneo intrappolato nella monotonia della vita quotidiana.
  • Il protagonista, un intellettuale al servizio della Olivetti, riflette criticamente sulla propria vita e sul raggiungimento dei quarant'anni.
  • Il tema centrale è l'esame di coscienza in una giornata qualunque, sottolineato dalla ripetizione della frase "una sera come tante".

“Una sera come tante” rappresenta un componimento della raccolta di Giovanni Guidici intitolata “La vita in versi”, in particolare è parte della sezione “L’educazione cattolica” (titolo dell’omonima raccolta pubblicata nel 1963 che poi venne integrata in quest’opera), il tutto pubblicato sotto il nome di Arnoldo Mondadori nella collana “Specchio” nel 1965.

Indice

  1. Struttura e metrica della poesia
  2. Temi e riflessioni dell'opera

Struttura e metrica della poesia

Il componimento presenta sette strofe composte ognuna da sette versi la cui misura non segue un criterio preciso ma varia, solitamente però si può stabilire che tutti siano si un respiro abbastanza lungo e che quindi presentino una lunghezza che va dall’endecasillabo e aumenta in alcuni casi. Per quanto riguarda la rima, anche in questo caso non c’è un vero e proprio schema preciso, alcuni versi sono infatti rimati in maniera irregolare, altri invece sono sciolti, altre volte le rime vengono ridotte a una consonanza.

Temi e riflessioni dell'opera

La poesia venne scritta tre anni prima della sua pubblicazione, quindi nel 1962, rappresenta un punto cardine nella raccolta in quanto sembra esprimere tutte quelle che sono le frustrazioni dell’uomo contemporaneo, ovvero un uomo che risulta così represso e frustrato al punto di sentirsi quasi vuoto dentro, avverte però comunque il sentimento di oppressione, come se si sentisse prigioniero di una vita fatta solamente di ruotine che si seguono irripetibilmente senza una via di fuga dalla monotonia. Le strofe si snodano dunque in una sorta di esame di coscienza in cui il poeta incarna il personaggio di un intellettuale al servizio del colosso Olivetti, la riflessione scaturisce in particolare dal fatto che l’uomo si senta al “vertice”, ha raggiunto infatti i quarant’anni e quindi può permettersi di ragionare sulle proprie esperienze passata anche in maniera critica, facendo una sorta di bilancio del proprio passato. In realtà però non esiste un vero e proprio inizio o punto di partenza di questo suo ragionamento filosofico, il tutto emerge in maniera fastidiosamente spontanea, il personaggio sta infatti vivendo una delle sue giornate che proseguono tutte uguali, è dunque “una sera come tante”, come afferma al primo verso, per poi ripetere le stesse parole anche all’ottavo, al quindicesimo e al quarantatreesimo verso. Nella prima strofa parla infatti della propria vita domestica dipingendo un quadro deprimente: un misero appartamento al settimo piano di un anonimo condominio urbano è infatti ciò che lui chiama casa, appare irritato dalle urla dei figli e dal comportamento del cane.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura metrica del componimento "Una sera come tante"?
  2. La poesia è composta da sette strofe di sette versi ciascuna, con una lunghezza variabile che va dall'endecasillabo in su. Non segue uno schema di rima preciso, presentando rime irregolari, versi sciolti e consonanze.

  3. Quali sono i temi principali trattati nella poesia?
  4. La poesia esprime le frustrazioni dell'uomo contemporaneo, che si sente represso e prigioniero di una vita monotona e ripetitiva. Rappresenta un esame di coscienza di un intellettuale al servizio di Olivetti, riflettendo criticamente sulla propria vita e esperienze passate.

  5. In che contesto temporale è stata scritta la poesia?
  6. La poesia è stata scritta nel 1962, tre anni prima della sua pubblicazione nel 1965, e fa parte della raccolta "La vita in versi" di Giovanni Guidici.

  7. Come viene descritta la vita domestica del protagonista nella poesia?
  8. La vita domestica del protagonista è descritta in modo deprimente, con un misero appartamento al settimo piano di un anonimo condominio urbano, irritato dalle urla dei figli e dal comportamento del cane.

Domande e risposte

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