Concetti Chiave
- Alfonso Gatto, nato a Salerno nel 1908, fu un poeta italiano influente nel movimento dell'Ermetismo.
- Fondò con Vasco Pratolini la rivista "Campo di Marte" nel 1938, che promosse l'Ermetismo nonostante la breve durata.
- Le sue opere poetiche iniziali, come "L'isola" e "Morto ai paesi," sono caratterizzate da un linguaggio allusivo e simbolico.
- Nel dopoguerra, i suoi versi affrontano tematiche civili e sociali, con un linguaggio più aperto e discorsivo.
- Gatto scrisse anche per bambini e si dedicò al teatro e alla prosa, evidenziando un impegno morale e stilistico.
Indice
Vita e carriera iniziale
Nato a Salerno nel 1908 da genitori calabresi, deve interrompere gli studi universitari per problemi familiari. Imprigionato nel 1936 a Milano per attività antifascista, nel 1938 fonda con Vasco Pratolini "Campo di Marte", la rivista fiorentina che, pur durando soltanto un anno, svolse un ruolo importante per l'affermazione dell'Ermetismo.
Dopo aver partecipato alla Resistenza, lavora come redattore all'Unità. Militante del PCL, se ne allontano nel 1951.Contributi letterari e poetici
Esordisce precocemente con la raccolta di poesie L'isola (1932), a cui seguiranno quelle di Morto ai paesi (1937), riunite nel 1939 nel volume delle Poesie. Al periodo bellico risalgono L'allodola (1943) e L'amore della vita (1944). Nel dopoguerra pubblicherà ancora le raccolte La forza degli occhi (1954), Osteria flegrea (1962) e Rime di viaggio per la terra dipinta (1969). I primi due testi rappresentano momenti esemplari nella vicenda dell'Ermetismo, sia per il rifiuto di ogni confronto con i problemi della storia, sia per l'astrazione di un linguaggio allusivo, che si caratterizza in figurazioni fantastiche, di ardua decifrazione sul piano dei significati .
Evoluzione stilistica e tematica
In seguito si avverte un progressivo distacco dalle posizioni dell'Ermetismo più intransigente, con l'esigenza di conciliare la poesia con le tematiche storiche. Nel dopoguerra i versi si fanno carico, oltre che del dramma vissuto, di tematiche civili e sociali che riguardano le sofferenze della povera gente, "la storia delle vittime ". Anche il linguaggio diventa più aperto e discorsivo, disponendosi a recepire gli annessi del quotidiano.
Tematiche familiari e sociali
Il poeta guarda anche con particolare attenzione agli affetti familiari ed alle tristezze dei fanciulli, per i quali ("ricchi di ogni desiderio, pieni d'occhi") scriverà le raccolte di versi Il sigaro di fuoco (1954) e Il vaporetto (1963). Del 1944 è un testo teatrale, Il duello; raccolte di prose sono La sposa bambina (1943) e Carlomagno nelle grotte (1962), dove l'impegno morale si coniuga con il rigore dello stile. Muore nel 1976 in un incidente automobilistico.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i principali contributi letterari e poetici dell'autore?
- Come si è evoluto lo stile e le tematiche dell'autore nel tempo?
- Quali tematiche familiari e sociali ha esplorato l'autore nelle sue opere?
L'autore ha esordito con la raccolta di poesie "L'isola" nel 1932, seguita da "Morto ai paesi" nel 1937. Durante il periodo bellico ha pubblicato "L'allodola" (1943) e "L'amore della vita" (1944). Nel dopoguerra ha continuato con "La forza degli occhi" (1954), "Osteria flegrea" (1962) e "Rime di viaggio per la terra dipinta" (1969), contribuendo significativamente all'Ermetismo.
L'autore ha inizialmente aderito all'Ermetismo, caratterizzato da un linguaggio allusivo e astratto. Successivamente, si è distaccato da queste posizioni, integrando nei suoi versi tematiche storiche, civili e sociali, con un linguaggio più aperto e discorsivo.
L'autore ha dedicato particolare attenzione agli affetti familiari e alle tristezze dei fanciulli, scrivendo raccolte di versi come "Il sigaro di fuoco" (1954) e "Il vaporetto" (1963). Ha anche esplorato temi morali e sociali nelle sue prose, come in "La sposa bambina" (1943) e "Carlomagno nelle grotte" (1962).