Concetti Chiave
- "Adolescente" è una poesia di Cardarelli, parte della raccolta "Prologhi" del 1916, rielaborata fino alla sua pubblicazione nel 1942.
- Il tema centrale è la rappresentazione di un'adolescente vergine, focalizzandosi su grazia, purezza e pudore, piuttosto che sull'aspetto fisico.
- Il componimento trae ispirazione dalla tradizione stilnovista, con un parallelo al sonetto di Dante "Tanto gentile e tanto onesta pare".
- La poesia esplora l'elevazione della ragazza a un rango quasi sacro, con metafore che evidenziano la sua distanza incolmabile dal poeta.
- Viene introdotta una contrapposizione tra l'innocenza della protagonista e la potenziale corruzione da parte di un uomo insensibile.
Indice
Origini e pubblicazione del componimento
“Adolescente” è un componimento di tre strofe di versi liberi dalla misura compresa tra il quinario e l’endecasillabo, fa parte della raccolta “Prologhi” del 1916, in particolare nella prima sezione di “Fonti Nascoste”. Il teso era però già stato anticipato nella rivista italiana “Lirica” e fu oggetto per diversi anni di mutazioni e rimaneggiamenti da parte di Cardarelli fino alla sua stesura definitiva, presente nel volume di “Poesie” pubblicate nel 1942.
Rappresentazione dell'adolescente vergine
Il tema essenziale è la rappresentazione di un’adolescente vergine, il quadro di questa ragazza però, già delineato a partire dalla prima strofa, non tende a soffermarsi sul suo aspetto fisico quanto invece sugli attributi che la rendono donna, e che rappresentano la forma universale della femminilità. Per questo l’attenzione dell’autore si focalizza sulla sua grazia, la sua purezza, il suo pudore e le forme corporee non ancora totalmente sviluppate, la sua pelle è “imporosa e liscia”, la bocca è “serrata” e il corpo è “difficoltoso”. La sua presenza viene descritta a partire dal topos tipico della letteratura italiana del passaggio della donna pudica e di una bellezza naturale, in questo senso infatti appare particolarmente evidente la connessione con il sonetto stilnovista “Tanto gentile e tanto onesta pare” di Dante Alighieri. Questo prevede due possibili risvolti:
• Elevazione della vergine adolescente a un rango superiore, regale e quasi sacro tipico della donna-angelo, per questo vengono inserite dall’autore metafore come quella al verso trentasei con una “perla rara” oppure al verso quarantacinque con la convinzione di Cardarelli di “morire prima di toccarti”
• Adorazione della ragazza non seguita da alcun corteggiamento, tanto appare angelica “abiti lontano con la tua grazia”, dice infatti Cardarelli al verso sette e al verso otto, che tra lei e il poeta si presenta una distanza incolmabile, e infatti ai versi successivi si legge “chi ti raggiungerà. Certo non io”
Contrapposizione tra purezza e violenza
Nella seconda strofa si presenta la possibilità di vedere questa purezza rovinata, quando l’autore scrive “qualcuno ti sfiorerà” e questo qualcuno per lui si presenterà per forza come un uomo insensibile che se ne approfitterà senza rimorsi e mosso solamente dalla pulsione erotica. Qui avviene quindi un’evidente contrapposizione tra la violenza animalesca dell’uomo e la dolcezza infantile della protagonista e proprio questo tema emerge poi anche nell’ultima strofa nell’amara considerazione che vede gli incoscienti che vedono sempre il sopravvento sul “cauto volere che indugia”.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la storia della pubblicazione del componimento "Adolescente"?
- Come viene rappresentata l'adolescente vergine nel componimento?
- Qual è la contrapposizione principale presente nel componimento?
- Quali sono le implicazioni della distanza tra il poeta e l'adolescente?
"Adolescente" è un componimento di tre strofe di versi liberi, parte della raccolta "Prologhi" del 1916, nella sezione "Fonti Nascoste". Fu anticipato nella rivista "Lirica" e subì modifiche fino alla versione definitiva nel volume "Poesie" del 1942.
L'adolescente vergine è rappresentata non tanto per il suo aspetto fisico, ma per la sua grazia, purezza e pudore. La sua bellezza è descritta attraverso metafore che la elevano a un rango quasi sacro, simile alla donna-angelo della tradizione stilnovista.
La contrapposizione principale è tra la purezza dell'adolescente e la violenza animalesca dell'uomo. L'autore teme che la purezza della ragazza possa essere rovinata da un uomo insensibile, mosso solo da pulsioni erotiche.
La distanza tra il poeta e l'adolescente è incolmabile, sottolineando l'adorazione platonica e l'impossibilità di un corteggiamento. La ragazza appare angelica e irraggiungibile, come espresso nei versi "abiti lontano con la tua grazia" e "chi ti raggiungerà. Certo non io".