Concetti Chiave
- Eufemia è una città centrale per il commercio internazionale, con fiere che si tengono quattro volte l'anno.
- La città attira mercanti da sette nazioni, che scambiano merci e non tornano mai a mani vuote.
- Oltre alle merci, Eufemia è un luogo di scambio culturale e umano, dove le storie e le esperienze vengono condivise attorno ai fuochi.
- Gli scambi a Eufemia vanno oltre l'economia, coinvolgendo la trasmissione di memorie e conoscenze umane.
- Calvino sottolinea l'importanza degli scambi umani che arricchiscono il patrimonio culturale della città.
La Fiera di Eufemia
Venendo a determinare la natura di questi scambi della categoria "Città e gli scambi", è fondamentale la sua prima città: Eufemia. Calvino dice che “i mercanti di 7 nazioni convengono ad ogni solstizio ed equinozio”, quindi c’è una sorta di fiera che si ripete quattro volte all’anno, la prima determinazione degli scambi che stanno alla base delle relazioni cittadine riguarda il commercio, lo scambio di merci. Troviamo l'idea della compravendita, chi si reca ad Eufemia per vendere non ritorna mai a mani vuote ma riempie nuovamente le stive della sua imbarcazione o il carico dei cammelli di altra mercanzia che porterà nella città natale.
Scambi Umani e Memoria
Però Calvino aggiunge che “Eufemia non è solo il luogo in cui avviene lo scambio di mercanzie”, anche perché questi prodotti possono trovarsi anche in altre città, allora si va “anche perché la notte accanto ai fuochi tutt’intorno al mercato […] a ogni parola che uno dice, gli altri raccontano ognuno la sua storia di lupi, di sorelle, di tesori, di scabbia, di amanti, di battaglie”. Gli scambi non possono quindi essere ridotti alla sola dimensione economica-commerciale, sono anche scambi umani di esperienze, cognizioni, tutto ciò che appartiene al patrimonio dei saperi umani: “città in cui ci si scambia la memoria ad ogni solstizio e a ogni equinozio”.