Concetti Chiave
- Bauci è una città sospesa sopra le nuvole, sostenuta da sottili trampoli, rendendo difficile il suo avvistamento immediato.
- Gli abitanti di Bauci raramente scendono a terra, contemplando la Terra dall'alto con telescopi per vari motivi: odio, rispetto o amore per la natura incontaminata.
- Fillide è caratterizzata da una varietà di ponti che arricchiscono il paesaggio urbano, ma la città sfuma nell'invisibilità, lasciando ai visitatori solo memorie.
- Pirra delude le aspettative di Marco Polo, presentandosi come l'opposto delle sue fantasie, con il mare visibile e le strutture diverse da come immaginato.
- Le città immaginate da Marco Polo persistono nella sua mente, ma diventano irriconoscibili e senza nome, sfidando la sua percezione della realtà.
Indice
La città sospesa tra le nuvole
Chiunque arrivi non realizza immediatamente di essere giunto a destinazione, “non riesce a vederla”, questo è dovuto al fatto che la città sia sostenuta da sottili trampoli che la elevano sopra le nuvole, per raggiungerla sono necessarie delle scalette.
Ipotesi sugli abitanti
Nel corso del tempo sono state stilate tra ipotesi sui suoi abitanti, che di rado si mostrano a terra, in quanto hanno già tutto il necessario:
1. Che odino la Terra;
2. Che la rispettino a tal punto da evitare contatti;
3. Che la amino com’era prima di loro e la contemplano dall’alto con cannocchiali e telescopi;
Caratteristiche architettoniche
Caratteristici di questa città sono i ponti che la attraversano: ponti a schiena d’asino, coperti, su pilastri, sospesi, coi parapetti traforati, che corrispondono ad equivalenti varietà di finestre e pavimenti. In ogni suo punto la città offre quindi soprese alla vista, presto però comincia a sfumarsi fino a rendere riconoscibile solo zone di ombra o sole, forse una porta o una scala, ma “il resto della città è invisibile”, e quindi i passi rincorrono ciò che ora si trova nella memoria e non più davanti agli occhi.
La delusione di Marco Polo
Una volta giunto a Pirra, dopo anni di fantasie su di essa, Marco Polo vede concretizzarsi davanti a sé l’opposto della sua immaginazione, credeva infatti che il mare non fosse in vista dalla città, che le vie fossero lunghe e diritte, che le case fossero raggruppate e basse. La sua mente continua a contenere città mai visitate “anche la città alta sul golfo è sempre là ma non posso più chiamarla con un nome, né ricordare come potevo darle un nome che significava tutt’altro”.