Andrea301AG
Ominide
3 min. di lettura
Vota 4,5 / 5

Concetti Chiave

  • Pirandello esplora tre miti nei suoi lavori teatrali: sociale, religioso ed estetico, per offrire soluzioni alle esigenze politiche ed esistenziali dell'umanità.
  • Il mito sociale, nel romanzo "La nuova colonia", evidenzia la solidarietà umana e la fedeltà ai valori naturali.
  • Nel mito religioso, "Lazzaro" esalta una religione materialistica e immanente attraverso un doppio miracolo: guarigione e redenzione.
  • "Il gigante della montagna" presenta il mito estetico, esaltando i valori dell'arte opposti alla rozzezza della civiltà industriale e alludendo al fascismo.
  • La favola del figlio cambiato sottolinea l'importanza della natura e la palingenesi morale attraverso un racconto di superstizioni e umanità contadina.

Indice

  1. I Miti Pirandelliani
  2. La Nuova Colonia e la Sicilia
  3. Lazzaro e il Doppio Miracolo
  4. Il Gigante della Montagna
  5. Favole e Superstizioni Contadine

I Miti Pirandelliani

Nell’ultima parte della produzione pirandelliana sono contenuti diversi lavori teatrali in cui vengono discussi tre miti: il mito sociale; il mito religioso e il mito estetico. Il mito sociale è descritto nel romanzo “La nuova colonia” e rappresenta la solidarietà umana; il mito religioso è espresso nel romanzo “Lazzaro”, che rappresenta il miracolo; e il mito estetico, descritto nel romanzo incompiuto “Il gigante della montagna”, rappresenta i valori dell’arte, contrapposti alla rozzezza del mondo. Servendosi di questi tre miti, Pirandello si propone di offrire una sua soluzione personale alle esigenze politiche ed esistenziali dell’umanità. Egli critica la società borghese ed esalta i valori naturali.

La Nuova Colonia e la Sicilia

Nel romanzo “La nuova colonia”, la terra madre in cui l’autore vuole tornare (la Sicilia) punisce con un terremoto coloro che non sanno vivere all’altezza dei valori naturali e invece salva coloro che vi rimangono fedeli.

Lazzaro e il Doppio Miracolo

Il mito religioso esalta una religione materialistica e immanente, rappresentata dall’esaltazione della vita: nel romanzo “Lazzaro”, un sacerdote laico, Lucio, riesce ad ottenere il miracolo di far camminare la sorella paralizzata e quello di far ritornare alla vita naturale e sana della campagna un certo malfattore di nome Arcadipane. In riferimento a questo romanzo si parla di “doppio miracolo”: quello reale (la guarigione della sorella del sacerdote) e quello persuasivo (la redenzione di Arcadipane).

Il Gigante della Montagna

“Il gigante della montagna”, romanzo rimasto incompiuto, presenta il mito estetico e in esso Pirandello esalta il valore dell’arte, contrapposto alla rozzezza della civiltà industrializzata; inoltre l’opera contiene diverse allusioni al fascismo allora imperante. Pare che l’autore abbia svelato al figlio Stefano la conclusione ma essa non fu mai messa per iscritto.

Favole e Superstizioni Contadine

Nel ricordo delle favole ascoltate da bambino, Pirandello rintraccia motivi di grande umanità mescolata ad antiche superstizioni contadine.

Durante la notte, le streghe scambiano i figli nelle culle. A una madre esse sostituiscono il sano e paffuto figlioletto con uno malaticcio e deforme. La donna, disperata, viene a sapere da una maga che il figlio trafugato potrà essere allevato e cresciuto tra il lusso e gli agi se lei si prenderà cura con affetto del bimbo deforme. Nonostante abbia un trattamento regale, il figlio cambiato si sente infelice e malato nell'anima e decide quindi di tornare al paese dove incontra la madre. Ritrovata la gioia di vivere, il ragazzo si riavvicina alla natura e decide di rimanere con la madre. Tramite questo racconto Pirandello vuole attuare una sorta di palingenesi morale e mettere in risalto l’importanza della natura.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i miti discussi nell'ultima parte della produzione pirandelliana?
  2. Nell'ultima parte della produzione pirandelliana vengono discussi tre miti: il mito sociale, il mito religioso e il mito estetico, rappresentati rispettivamente nei romanzi "La nuova colonia", "Lazzaro" e "Il gigante della montagna".

  3. Come viene rappresentato il mito sociale nel romanzo "La nuova colonia"?
  4. Nel romanzo "La nuova colonia", il mito sociale rappresenta la solidarietà umana e la terra madre, la Sicilia, punisce con un terremoto coloro che non vivono secondo i valori naturali, salvando invece chi vi rimane fedele.

  5. Cosa rappresenta il "doppio miracolo" nel romanzo "Lazzaro"?
  6. Nel romanzo "Lazzaro", il "doppio miracolo" si riferisce alla guarigione della sorella paralizzata del sacerdote laico Lucio e alla redenzione di Arcadipane, un malfattore che ritorna alla vita naturale e sana della campagna.

  7. Qual è il significato del racconto sulle favole e superstizioni contadine?
  8. Il racconto sulle favole e superstizioni contadine mette in risalto l'importanza della natura e attua una palingenesi morale, evidenziando come il ritorno alla natura possa portare alla gioia di vivere e alla riconciliazione con se stessi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community