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Luigi pirandello
Vita
La formazione Girgenti
Luigi Pirandello nasce il 28 giugno 1867 a (Agrigento) nei pressi della località Caos. Il
padre, ex-garibaldino, amministra e dirige alcune miniere di zolfo. In seguito a dissesti
finanziari la famiglia si trasferisce a Palermo, dove si iscrive all’Università di Legge e Lettere.
Nel 1887 passa alla facoltà di Lettere a Roma, ma in seguito a una lite con un professore di
latino che minaccia di espellerlo dall’Università, si trasferisce a Bonn per completare gli studi.
La coscienza della crisi
Tornato a Roma, Pirandello si dedica alla letteratura e al teatro, intraprendendo anche la
Maria
carriera di professore universitario. Nel 1894 sposa una donna di famiglia agiata,
Antonietta Portulano. Quando il capitale investito nelle miniere di zolfo andrà perso a causa di
un allagamento, la moglie viene colpita da una paralisi. Con tre figli a carico e la perdita della
rendita, Pirandello è costretto a dare lezioni private e collaborare con i giornali.
Il periodo della narrativa umoristica
Il fu Mattia Pascal.
Nel 1904 pubblica I suoi racconti che sempre più spesso escono sul
“Corriere della sera”, vengono poi raccolti in volumi. Si dedica completamente alle opere
Liolà, Pensaci Giacomino!, Così è (se vi
teatrali che suscitano critiche e perplessità, come
pare). Sei personaggi in cerca d’autore
Il successo internazionale comincia con , messo in
scena anche a New York e Londra. Nel 1924 dopo il delitto Matteotti, si iscrive al partito
fascista, che gli permette di avere finanziamenti per dirigere le compagnie teatrali. Comincia
Marta Abba,
una tournée in Europa, dove la prima attrice protagonista è a cui Pirandello si
lega sentimentalmente per la quale scrive numerosi drammi.
La stagione del Surrealismo
In questo periodo la sua fama è al colmo. Entra a far parte dell’Accademia d’Italia e nel 1934
Premio Nobel
riceve il per la letteratura. Nel dicembre 1936 a Roma, muore colpito da una
polmonite. Non ci furono onoranze funebri, come lui stesso desiderava e le sue ceneri furono
trasportate ad Agrigento.
Temi e caratteri
Pazzia: l’autore concepisce la pazzia come unica scappatoia per potere rappresentare
veramente sé stesso;
Maschera: la maschera nasconde quello che siamo realmente, viene utilizzata per farsi
Uno, nessuno e centomila);
conoscere al mondo (si nota soprattutto in
Il caso: ad esempio in Il fu Mattia Pascal è proprio il caso a farlo vincere alla lotteria,
come è il caso che leggendo un giornale si accorge della sua “morte” o come ancora il
caso gli fa conoscere Adriana;
Irrazionalità: Pirandello è antipositivista, poiché sostiene che la pazzia non sia razionale
e che la ragione non sia l’unica guida. Esprime l’irrazionalità attraverso l’occulto e le
sedute spiritiche, cose appunto non razionali.
Lo stile
Il racconto non segue una linea precisa ;
Utilizza un linguaggio che rappresenta il mondo borghese, né alto né popolare ;
Utilizza molto il dialogo;
L’influenza del teatro (nelle sue novelle segue molto i ritmi del teatro).
Le opere - romanzi
L’esclusa: pubblicato nel 1901, è il primo romanzo di Pirandello. Racconta di una
giovane ragazza, Marta, che viene ingiustamente accusata di adulterio da parte del
marito Rocco. La famiglia cade in disgrazia e subisce ingiustizie da parte della gente del
paese, ormai al corrente dei fatti accaduti. Marta accetta l’aiuto dell’Alvignani, che la
sistema a Palermo e da cui avrà un figlio. Contemporaneamente viene chiamata da
Rocco, che riconosce la sua innocenza e che le chiederà di tornare insieme. La famiglia
si ricomporrà, ma Rocco avrà un figlio che non è suo.
Il turno, Suo marito, I vecchi e i giovani, Uno, nessuno e centomila, Quaderni
di Serafino Gubbio operatore .
Il fu mattia pascal
Nuova Antologia
Pubblicato su nel 1904 a puntate e poi nel 1905 come romanzo intero. E’ il
romanzo più conosciuto, scritto da Pirandello sia per bisogno di soldi (veniva pagato per
pubblicare le puntate), sia perché sente questa tematica.
Trama: E’ la storia di un uomo che scappa dal proprio paese, dalla moglie e dalla famiglia.
Dopo essersi arricchito grazie alla vincita di una somma di denaro alla roulette, viene creduto
morto, in seguito al ritrovamento di un cadavere. Mattia inizialmente accetta positivamente
l'accaduto, sfruttando l’occasione per cambiare vita. Assunto il nome di Adriano Meis, dopo un
soggiorno a Milano, si trasferisce a Roma. Purtroppo col passare del tempo si rende conto che
vivere senza identità non è possibile poiché non si può godere di servizi medici o sposare la
donna che ama (Adriana). A questo punto inscena un suicidio nel Tevere.
Egli torna nel suo paese natio, ma una volta arrivato si rende conto che non è più possibile
riprendere la sua vecchia vita: i suoi cari, i suoi conoscenti, rassegnati di fronte alla sua morte,
l’hanno col tempo dimenticato e sostituito (in particolare la moglie si è risposata con un
amico). Decide di restare in paese, lavorando come bibliotecario in una biblioteca che
nessuna frequenta, estraniandosi totalmente da tutto. Mattia ha cercato di cambiare la sua
"maschera" e inizialmente è convinto di esserci riuscito. Purtroppo alla fine comprende che il
suo atto si è tradotto in fallimento.
Caratteristiche:
la storia non è lineare;
-
è il romanzo non romanzo per eccellenza,
- perché il tempo non è concreto né reale (è
suddiviso in capitoli che non seguono una sequenza temporale, non si sa il tempo in cui
sia ambientato. Vi sono anticipazione flashback) e perché rappresenta l’antieroe per
eccellenza (se nei romanzi dell’800 tutti i personaggi erano positivi, nei romanzi di
Pirandello i personaggi sono degli inetti, degli inabili alla vita, non sanno affrontare la
realtà, non eseguono azioni da eroi. Questa caratteristica è simile alla poetica di Verga,
infatti si avvicina nel suo primo romanzo al Verismo, per poi allontanarsene);
il contrasto tra apparenza e realtà:
- Mattia quando vince alla lotteria si fa operare
all’occhio per vestire gli abiti di un’altra persona, ma dentro è sempre lo stesso. Vive in
una realtà che non è la sua;
il linguaggio
- predilige il discorso diretto;
la città moderna:
- facendo riferimento a Roma e Milano, Pirandello rifiuta il progresso e
parla della città in modo negativo, la tecnologia non può cambiare la vita;
l’umorismo:
- è il sentimento del contrario, poiché coglie tutta la drammaticità di un
evento, smascherandone i significati profondi, esistenziali.
Le opere - il teatro
Pensaci ancora Giacomino!, Liolà, Cosi è (se vi pare), Il berretto a sonagli, La giara, La
patente, Sei personaggi in cerca d’autore, Enrico IV, Questa sera si recita a soggetto.
Le prime rappresentazioni avvennero nei teatri di Roma, Torino e Milano, mentre l’attrice
Marta Abba.
protagonista fu
Le opere - le novelle
Queste opere furono trasformate in opere teatrali o in romanzi.
Novelle per un anno: pubblicate nel 1922, comprendono 241 novelle tra cui:
La giara, Ciaula scopre la luna, La patente;
C’è qualcuno che ride:
è una delle più famose novelle di Pirandello e fa parte dell’ultima
sezione della raccolta. Nella prima parte l’autore descrive uno scenario tetro,
rappresentato da un salone con un’orchestra e dei ballerini che danno l’apparenza di
una festa da ballo, turbata però dalle risate di alcuni intrusi; nella seconda viene
rappresentata la situazione dal punto di vista dei partecipanti, perplessi dalle risate.
Queste, vengono ritenute inappropriate, data la situazione misteriosa e lugubre della
riunione; infine nell’ultima, si scopre che gli intrusi sono una famigliola proveniente
dalla campagna e formata dal padre e i due figli. I capi della comunità mettono in scena
una parodia minacciosa che fa esplodere la folla in una risata sotto i baffi. Gli intrusi,
sono così costretti a scappare.
IL FU MATTIA PASCAL
Il Fu Mattia Pascal è il romanzo scritto da Luigi Pirandello che ebbe maggior successo. Venne
Nuova Antologia
pubblicato su nel 1904 a puntate e poi nel 1905 come romanzo intero.
Trama
E’ la storia di un uomo, Mattia Pascal, che scappa dal proprio paese (Miragno) , dalla moglie e
dalla famiglia, poiché non aveva niente in comune con quella gente. Si reca a Montecarlo
dove vince una somma di denaro alla roulette. Diventato ricco può tornare a casa ma, sulla
via del ritorno, legge sul giornale la notizia del ritrovamento del suo cadavere: si è ucciso per
dissesti finanziari. Così decide di cogliere l’ occasione per cambiare vita (“Sono libero da
Mattia Pascal”); si crea una nuova identità, Adriano Meis e viaggia molto fino a stabilirsi a
Roma. Purtroppo col passare del tempo si rende conto che vivere senza identità non è
possibile poiché non si può sposare con la donna che ama (Adriana), non può svolgere attività
e non può nemmeno denunciare un furto avvenuto ai suoi danni: per la società che lo
circonda Adriano Meis non esiste. Finge il suicidio, muori così per la seconda volta e torna al
suo paesino, ma una volta arrivato si rende conto che non è più possibile riprendere la sua
vecchia vita: i suoi cari, i suoi conoscenti, rassegnati di fronte alla sua morte, l’hanno col
tempo dimenticato e sostituito (in particolare la moglie si è risposata con un amico). Decide di
restare in paese, lavorando come bibliotecario in una biblioteca che nessuna frequenta,
estraniandosi totalmente da tutto. Mattia ha cercato di cambiare la sua "maschera" e
inizialmente è convinto di esserci riuscito. Purtroppo alla fine comprende che il suo atto si è
tradotto in fallimento.
Il narratore
La narrazione avviene in prima persona, Mattia scrive, su invito di Don Eligio, la sua biografia
sotto forma di diario, rivolgendosi al lettore, dialogando persino con lui e racconta i fatti
andando a ritroso nel tempo.
I personaggi
Quest’ opera è caratterizzata da una grande quantità di personaggi (almeno una trentina)
tutti differenti tra loro e tutti con una diversa importanza nella vicenda. Ogni personaggio
viene presentato da Mattia in modi diversi ma la descrizione iniziale è minima e il carattere
del personaggio che entra in scena si presenta da sé in modo indiretto. Si nota che alla fine
della storia l’unico che veramente è cambiato e maturato rispetto alla condizione iniziale è il
protagonista Mattia Pascal. Quindi tutti gli altri personaggi hanno la funzione di cornice.
- Mattia Pascal (Adriano Meis): è il protagonista , un bibliotecario che svolge
quotidianamente un lavoro normale.Nei panni di Mattia appare come un uomo di carattere
impulsivo ma confusionario, a differenza di quando si “trasforma” in Adriano Meis, dove è
molto sensibile; ama Adriana, donna che vorrebbe sposare, ma non può a causa della sua
“non esistenza”.
- Madre del protagonista: è una persona fiduciosa verso il prossimo, credente ed
introversa. Non vuol mai far notare la sua presenza, quasi per non dare fastidio.
- Zia scolastica: si contrappone alla figura della madre a causa delle sue scelte decise ed
immediate.
- Malagna: è l’amministratore dei beni della famiglia Pascal, che però, invece di sorvegliarli
cerca in ogni modo di impossessarsene, tradendo la fiducia della madre di Mattia Pascal.