Concetti Chiave
- San Benedetto nella sua Regola stabilisce norme dettagliate per la vita monastica, enfatizzando l'importanza della lettura per l'edificazione morale.
- Le regole di lettura includono la scelta del libro la domenica e la sua lettura continuativa per tutta la settimana, con obbligo di silenzio assoluto durante la lettura.
- Sono esclusi dalla lettura testi del Vecchio Testamento che contengono narrazioni di intrighi e violenze, inadatti dopo i pasti.
- Durante la Quaresima, i monaci dedicano tempo specifico alla lettura e al lavoro, con vigilanza per evitare ozio e chiacchiere.
- La Regola ha influenzato la cultura medioevale, con i chierici che si occupano della trasmissione della cultura e della trascrizione di opere classiche.
Indice
Introduzione
In alcuni capitoli della sua Regola (= Regula monachorum), San Benedetto fornisce tutta una serie di disposizioni, anche minuziose che devono seguire quotidianamente i monaci. Pur trattandosi di attività in una prospettiva religiosa, l’influenza e le conseguenze che queste disposizioni hanno avuto sul piano dell’alfabetizzazione e della trasmissione della cultura in epoca medioevale sono di una grande rilevanza.
Caratteristiche generali della Regola
La Regola, fu redatta verso il 540. In essa sono fissate in 73 capitoli le norme che regolano la vita monastica: obbedienza all’autorità dell’abate eletto a vita, obbligo di permanere a vita all’interno dell’ordine e tutta una serie di regole, molto minuziose.Innanzitutto, occorre sottolineare che la Regola attribuisce una grande importanza alla lettura, derivata non da finalità culturali, ma didattico-religiose. Lo scopo della lettura non è l’acculturazione e l’ampliamento del proprio sapere, ma l’edificazione, ossia la costruzione della personalità de lettore alla luce della morale cristiana
Le severe regole da rispettare in campo della lettura
“A tavola, la lettura dei monaci non deve mai mancare; il libro da leggere deve essere individuato la domenica e la relativa lettura è d’obbligo che sia continuata per tutta la settimana. Durante la lettura, i monaci devono osservare un silenzio rigoroso: non sono ammessi bisbigli e si deve sentire soltanto la voce del monaco che legge. Se durante il pasto un monaco ha bisogno di qualcosa, deve essere passato vicendevolmente senza che nessuno debba domandare nulla. Se proprio occorre chiedere qualcosa si deve usare il suono di un segnale, ma non la propria voce. Nessuno deve chiedere chiarimenti sulla lettura in corso; soltanto il superiore può intervenire, se lo ritiene necessario ai fini dell’edificazione dei confratelli. Il monaco lettore, prima di iniziare il suo compito deve bere un po’ del vino utilizzato durante la Messa affinché il digiuno gli sia meno gravoso. Egli pranzerà più tardi con i servitori e gli addetti alla cucina”.Da quanto sopra, si evince che la lettura è assimilabile ad un vero e proprio rito religioso
Che cosa leggere e quando?
“In ogni periodo dell’anno, appena si sono alzati da cena, i monaci si riuniscono per ascoltare uno di loro che legge le conferenze dei Santi Padri che in un primo tempo erano destinate soltanto ad essere recitate oppure le vite dei Padri. È categoricamente esclusa la lettura dei primi sette libri del Vecchio Testamento o del libro dei Re; questo perché detti testi contengono narrazioni in cui c’è posto per intrighi e violenze che non si adattano ad essere letti dopo pranzo, quando gli animi sono più deboli. Nel caso di periodo di digiuno, una volta recitato il Vespro, dopo un breve intervallo, i monaci devono leggere alcune pagine, dopodiché si devono ritrovare tutti insieme per recitare l’ultima preghiera della giornata, detta la Compieta. Anche in tale situazione deve essere osservato il più assoluto silenzio. Nei giorni di Quaresima, i monaci devono leggere dalla mattina fino all’ora terza compresa, poi si devono dedicare al lavoro che è stato assegnato loro. Durante la quaresima un monaco vigila attentamente che nessuno perda tempo in ozio o in chiacchere evitando di leggere. Se un monaco non rispetta l’ordine di lettura o il silenzio deve essere rimproverato fino a due volte e se nonostante questo, egli insiste nel suo atteggiamento, deve essere sottoposto alle punizioni previste dalla Regola. In ogni caso se un monaco è negligente e svogliato e non è capace per questo di starsene raccolto a leggere, al fine di evitare l’ozio deve essere impegnato in una qualche attività pratica”.
Conseguenze culturali del ruolo preponderante della cultura
Il ruolo assegnato alla lettura dall’autorità religiosa e nei vari Ordini religiosi, seguendo l’esempio dei Benedettini, comporta, nella società medioevale un processo particolare. La cura e la trasmissione della cultura diventa appannaggio dei chierici e ciò determina la fisionomia didattico-morale-religiosa nella produzione di parecchi secoli. L’interesse per la lettura e per la cultura in senso lato, sul piano operativo crea la necessità di discorre di codici manoscritti e da questo è derivata l’enorme lavoro di trascrizione fatto dagli amanuensi nei vari monasteri e la conseguente opera di salvataggio di tante opere classiche.Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza della lettura nella Regola di San Benedetto?
- Quali sono le regole da rispettare durante la lettura a tavola?
- Quali testi sono esclusi dalla lettura e perché?
- Come viene gestita la lettura durante la Quaresima?
- Quali sono le conseguenze culturali della Regola di San Benedetto?
La lettura nella Regola di San Benedetto è fondamentale per l'edificazione morale e religiosa dei monaci, non per l'acculturazione personale.
Durante la lettura a tavola, i monaci devono mantenere il silenzio assoluto, ascoltare solo il monaco lettore e utilizzare segnali per comunicare necessità.
I primi sette libri del Vecchio Testamento e il libro dei Re sono esclusi perché contengono narrazioni di intrighi e violenze inadatte dopo i pasti.
Durante la Quaresima, i monaci leggono dalla mattina fino all'ora terza e poi si dedicano al lavoro, con un monaco che vigila per evitare l'ozio.
La Regola ha portato i chierici a curare e trasmettere la cultura, favorendo la trascrizione di codici manoscritti e il salvataggio di opere classiche.